
Israele amplia la “zona gialla” a Gaza di 300 metri mentre le famiglie restano intrappolate
InfoPal - Saturday, November 22, 2025
Gaza. Mercoledì, Israele ha ampliato la cosiddetta “zona gialla” nell’est della Striscia di Gaza di oltre 300 metri. L’espansione è avvenuta in silenzio e senza preavviso. I carri armati israeliani sono entrati nell’area e hanno intrappolato decine di famiglie che vivono nei quartieri orientali della città di Gaza.
I residenti affermano che i carri armati hanno bloccato le zone di uscita nelle vie Al-Shaaf, Al-Nazzaz e Baghdad. L’esercito ha quindi spinto i marcatori di cemento gialli più in profondità nei quartieri di Gaza. La mossa ha allargato la zona che Israele controlla secondo il piano Trump.
Il destino di molte famiglie intrappolate rimane sconosciuto. Pesanti bombardamenti hanno colpito l’area durante e dopo l’espansione. Fonti locali affermano che la situazione diventa più pericolosa di ora in ora.
L’Ufficio dei Media del Governo afferma che le forze israeliane si sentono incoraggiate. “Il silenzio dei mediatori e dei garanti incoraggia Israele a continuare questi crimini e a violare il cessate il fuoco”, ha dichiarato l’ufficio in un comunicato.
Ciò è avvenuto dopo un attacco mortale sulla città di Gaza e Khan Younis, mercoledì, che ha ucciso 34 palestinesi, tra cui almeno 17 bambini e donne. Tra le vittime vi era un’intera famiglia sterminata, un padre e i suoi tre figli, e diverse coppie. Decine di altre persone hanno riportato ferite, molte in condizioni critiche.
L’Ufficio dei Media del Governo ha definito la più recente incursione una “palese violazione” del cessate il fuoco. Affermando che Israele ha effettuato quasi 400 violazioni da quando il cessate il fuoco è iniziato. Questi attacchi hanno ucciso più di 300 palestinesi e ne hanno feriti centinaia.
I funzionari avvertono che le continue violazioni aggravano la crisi umanitaria. Le aree ancora abitabili di Gaza continuano a ridursi mentre le forze israeliane ampliano le zone di controllo e compiono nuovi attacchi. Nel frattempo, gli Stati Uniti continuano a concentrarsi sul disarmo delle fazioni della resistenza.
Il comunicato critica duramente i mediatori e i garanti del cessate il fuoco. Afferma che il loro silenzio consente a Israele di intensificare le sue azioni.
L’ufficio ha chiesto un’azione più decisa da tutte le parti coinvolte nell’accordo. Ha chiesto in particolare al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di “fare il suo dovere” e costringere Israele a rispettare il cessate il fuoco e il protocollo umanitario.
I funzionari affermano che il mondo deve smettere di ignorare le azioni di Israele e avvertono che le conseguenze umanitarie peggioreranno se i mediatori non interverranno immediatamente.
(Fonte: Quds News e agenzie).
Traduzione per InfoPal di F.L.