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Arrestate attiviste di Ultima Generazione in sciopero della fame per Gaza
Quattro donne di Ultima Generazione sono state arrestate questa mattina a Montecitorio, mentre annunciavano l’inizio dello sciopero della fame affinché il governo Meloni riconosca il genocidio dei palestinesi. Le forze dell’ordine con due auto della polizia le hanno circondate e poi le hanno prese di peso, nonostante si trattasse di un’azione di protesta nonviolenta. Trovo scandaloso questo spiegamento di forze contro quattro donne pacifiche che manifestano solidarietà alla Global Sumud Flotilla, movimento di resistenza civile nonviolenta che è partito ieri dalle coste siciliane per rompere il blocco criminale agli aiuti umanitari per Gaza. Voglio esprimere tutto il mio rammarico, la mia apprensione e lo sconcerto che ho provato di fronte ad una sproporzionate repressione della polizia, che voleva impedire anche il lavoro dei giornalisti, allontanando chi si avvicinava per documentare l’arresto delle 4 donne. Oltre alle tre in sciopero della fame, è stata arrestata anche quella che documentava la protesta con video e foto. Al momento le quattro donne si trovano ancora nel commissariato Trevi. “Ho deciso di unirmi allo sciopero e a privarmi del cibo, perché non riesco più a tollerare ciò che sta succedendo a Gaza” ha dichiarato Alina, madre di tre figli. Ora basta! Non continuerò la mia vita come se nulla fosse. Metto il mio corpo a disposizione e andrò avanti con lo sciopero della fame a oltranza; il mio impegno è per la Flotilla e per la Palestina, affinché riesca nella sua missione, le persone partite tornino a casa senza un graffio e il governo riconosca che le atrocità che stanno succedendo a Gaza sono un genocidio! Invito chiunque lo desideri a unirsi: c’è ancora speranza, possiamo e dobbiamo ancora agire.” Rayman
Sostenere lo sciopero generale, continuiamo a costruire il movimento di classe
La crisi conclamata del Modo di produzione capitalista e di tutta la civiltà occidentale sta da tempo generando numerosi mostri ma allo stesso tempo, in continuità con la previsione di Marx, sta producendo le “armi” che ne decreteranno la fine: il movimento di classe. Lo sciopero generale del 22 settembre […] L'articolo Sostenere lo sciopero generale, continuiamo a costruire il movimento di classe su Contropiano.
La solitudine dei palestinesi – di Ahmed Frenkel
L’attacco da parte dell’esercito israeliano deciso unilateralmente dal governo Netanyahu contro Gaza City assomiglia sempre più a una sorta soluzione finale di tragica memoria. Avviene nella totale complicità e indifferenza non solo del mondo occidentale (con sporadiche eccezioni, vedi Spagna e Irlanda) ma anche del mondo arabo. In questi giorni a Bruxelles si è [...]
Gaza, marchio registrato: il genocidio testato in battaglia e pronto per il mercato
Lo Stato di Occupazione Israeliano ha trasformato la sua guerra contro i palestinesi in un’Industria di Uccisioni privatizzata. Gaza è il luogo in cui aziende tecnologiche, mercenari e giganti della consulenza orchestrano sorveglianza, sfollamenti e Uccisioni di Massa a scopo di lucro. Oltre a essere una Guerra Coloniale, è anche […] L'articolo Gaza, marchio registrato: il genocidio testato in battaglia e pronto per il mercato su Contropiano.
Cosenza. IL 22 settembre sosterremo senza se e senza ma lo sciopero generale!
Tutti a Cosenza. Manifestazione regionale. ore 17,30 – Piazza Loreto Se oggi come equipaggio di terra della Flotilla siamo in condizione di gridare “blocchiamo tutto” in sostegno a chi è salpato alla volta di Gaza, è perché i lavoratori del Calp da anni lottano contro il traffico di armi bloccando i porti, […] L'articolo Cosenza. IL 22 settembre sosterremo senza se e senza ma lo sciopero generale! su Contropiano.
Il servo … di Smotrich
Matteo Salvini sì è fatto intervistare da una tv israeliana per esprimere pieno sostegno al genocidio in corso a Gaza. Naturalmente ha anche detto che chi manifesta per la Palestina oggi non sa quello che fa, ma in fondo questa è la cosa meno grave. Il leghista ha schierato se […] L'articolo Il servo … di Smotrich su Contropiano.
La musica contro il silenzio. Manifestazione nazionale a Roma
Sabato 28 settembre 2025 alle 16 Piazza Santi Apostoli, Roma Nel mese di giugno abbiamo attraversato l’Italia da Nord a Sud, e siamo scesi in 26 piazze per esprimere il nostro dissenso contro il genocidio in atto a Gaza e in tutta la Palestina: un massacro contro l’umanità provocato dalla politica criminale di Netanyahu e di Israele, che parte da lontano e che continua inesorabile sotto gli occhi del mondo. Con musica e arte, abbiamo cercato di rompere il silenzio e l’inerzia complici delle istituzioni italiane ed europee, sostenendo la lotta dei Palestinesi per la propria sopravvivenza. A luglio, abbiamo lanciato un appello europeo, accolto da diversi Paesi: ne è nato un movimento culturale che affianca le tante realtà che da sempre lottano per i diritti del popolo palestinese, un movimento apartitico che attraversa l’Europa toccando Svizzera, Germania, Austria, Grecia, Svezia, Scozia… Anche in Italia siamo pronti per unirci ancora una volta, tutti insieme in un’unica piazza: il 28 settembre alle ore 16, ci troveremo in Piazza Santi Apostoli a Roma, per un momento di solidarietà e protesta condivisa. Invitiamo tutti a partecipare, musicisti e non: insieme possiamo portare avanti una mobilitazione culturale, di solidarietà, giustizia, sensibilità, umanità, partecipazione e impegno, in difesa del popolo palestinese e dei suoi diritti fondamentali. Per informazioni seguite il profilo Instagram o Facebook “La Musica contro il Silenzio” lamusicacontroilsilenzio@gmail.com – @lamusicacontroilsilenzio Redazione Italia
Lo sciopero del 22 settembre rilancia l’indignazione generale contro il genocidio dei palestinesi
“Quello del 22 settembre sarà un grande sciopero generale che bloccherà il Paese. I segnali sono ormai talmente forti che non abbiamo più dubbi: saranno milioni i lavoratori e le lavoratrici che si fermeranno”. Ad affermarlo è l’USB in una nota diffusa in queste ore. “Non sono più solo i […] L'articolo Lo sciopero del 22 settembre rilancia l’indignazione generale contro il genocidio dei palestinesi su Contropiano.
Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU vota su una risoluzione per il cessate il fuoco a Gaza
New York.  Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha votato giovedì su un progetto di risoluzione che chiede un cessate il fuoco a Gaza e un accesso umanitario senza ostacoli all’enclave assediata e devastata. Alla fine di agosto, i membri eletti hanno avviato discussioni sulla bozza di risoluzione in risposta alla dichiarazione ufficiale delle Nazioni Unite sulla carestia nella Striscia di Gaza. Il progetto di risoluzione, messo ai voti il 18 settembre, chiede la fine delle restrizioni all’ingresso degli aiuti umanitari e richiede un cessate il fuoco immediato, incondizionato e permanente a Gaza, nonché il rilascio immediato e incondizionato dei detenuti. Ad agosto, esperti partner dell’ONU hanno confermato il verificarsi della carestia in una parte della Striscia, mentre una commissione ONU ha dichiarato che Israele sta commettendo un “genocidio” a Gaza. Nel 2024, la Corte Penale Internazionale ha emesso mandati d’arresto contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il suo ex ministro della Difesa Yoav Gallant con l’accusa di crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Dal 7 ottobre 2023, l’occupazione israeliana sta commettendo crimini genocidari nella Striscia di Gaza, che hanno provocato l’uccisione di 65.062 palestinesi, con quasi 165.697 feriti registrati, per lo più bambini e donne, e una carestia che ha causato la morte di 432 persone, tra cui 146 bambini. (Fonti: Wafa, PIC, Quds News).