L’Olocausto gazawi continua per il 715° giorno consecutivo. Notte di terrore per i residenti della città di Gaza. Famiglia sterminata. sfollamento forzato di 270.000 palestinesi verso sud
Gaza – InfoPal. Le forze nazi-sioniste di occupazione israeliane (IOF)
continuano la loro guerra genocida sulla Striscia di Gaza dopo aver posto fine
unilateralmente al cessate il fuoco, sostenuti politicamente, economicamente e
militarmente dagli Stati Uniti, dall’Europa e da parte del mondo arabo. Decine
di attacchi aerei e raffiche di artiglieria colpiscono implacabilmente tutto il
territorio, prendendo di mira case, tende, rifugi civili, auto piene di
sfollati, e centri di distribuzione aiuti. La città di Gaza è stata invasa ed è
sotto brutale attacco, mentre la popolazione è obbligata a sfollare, in una
nuova Nakba. Tuttavia, molti si rifiutano di andarsene, rimanendo nei loro
quartieri. Gli obiettivi preferiti dal regime genocida di Tel Aviv sono bambini
(neonati inclusi), donne, medici e giornalisti. Mai si era vista tanta barbarie
sadica trasmessa “dal vivo” e sotto gli occhi del mondo intero. Lo sterminio dei
nativi palestinesi avanza, sia nella Striscia di Gaza sia in Cisgiordania, ma
questa campagna sistematica di annientamento degli autoctoni di Palestina, i
veri semiti, sta portando Israele, entità ormai disprezzata e boicottata
dall’Umanità intera, verso l’autodistruzione. La fine di Israele è vicina e la
vedremo tutti.
Gli abitanti della città di Gaza hanno trascorso una notte insonne a causa
dell’intensificarsi del rumore dei caccia a bassa quota e dei bombardamenti
israeliani, uditi anche dalle zone centrali della Striscia.
La situazione è tragica per coloro che sono sotto attacco diretto nei quartieri
di Sahaba e Daraj, con migliaia di persone in fuga verso sud attraverso l’unica
strada autorizzata, Al-Rashid, sovraffollata e lenta.
Le persone si spostano in camion, carretti o a piedi, impiegando spesso dalle 5
alle 7 ore per completare un tragitto che una volta richiedeva solo 15-20
minuti, il tutto nel timore di nuovi attacchi aerei.
Secondo il ministero della Salute di Gaza, nelle ultime 24 ore sono stati uccisi
34 palestinesi e 200 feriti a causa degli attacchi israeliani.
Tre palestinesi sono stati uccisi dal fuoco israeliano mentre cercavano alimenti
nei pressi di un presunto centro di distribuzione di aiuti a nord di Rafah, a
sud della Striscia di Gaza.
In un altro massacro israeliano, nove palestinesi sono stati uccisi nel
bombardamento di un edificio residenziale nel quartiere di Al-Tuffah, a nord-est
della città di Gaza.
Famiglia sterminata.
Mahmoud Nasser al-Jumla, sua moglie e i suoi figli sono stati uccisi dalle forze
di occupazione israeliane in un nuovo massacro a seguito del bombardamento della
loro casa nella città di Gaza, cancellando ufficialmente la famiglia
dall’anagrafe.
Comunicato dell’Ufficio stampa del governo di Gaza (GMO).
“Le forze di occupazione israeliane impongono lo sfollamento forzato di 270.000
palestinesi dalla città di Gaza verso sud, sotto la minaccia di bombardamenti e
genocidio, mentre oltre 900.000 si rifiutano fermamente di andarsene.
“Quasi 270.000 cittadini sono stati costretti a lasciare le proprie case sotto i
bombardamenti incessanti. Allo stesso tempo, le squadre governative hanno anche
registrato uno sfollamento inverso, con oltre 22.000 residenti che sono tornati
nelle loro aree di origine all’interno della città di Gaza, entro sabato a
mezzogiorno, a causa della totale mancanza di beni di prima necessità per la
sopravvivenza nel sud.
“L’area di Al-Mawasi a Khan Younis, e Rafah, che attualmente ospita quasi un
milione di civili e che l’occupazione promuove falsamente come ‘zone umanitarie
e sicure’, è stata sottoposta a oltre 110 attacchi aerei e ripetuti
bombardamenti, che hanno causato la morte di oltre 2.000 palestinesi in massacri
successivi.
“L’area assegnata dall’occupazione nelle sue mappe come ‘zone rifugio’ non
supera il 12% della superficie totale della Striscia di Gaza, eppure cerca di
confinarvi più di 1,7 milioni di persone. Ciò fa parte di un piano sistematico
per istituire ‘campi di concentramento’ nell’ambito di una politica di
sfollamento forzato, volta a svuotare la città di Gaza e la parte settentrionale
di Gaza della loro popolazione”.
(Fonti: Quds Press, Quds News network, PressTv, PIC, Wafa, The Cradle,
Al-Mayadeen; ministero della Salute di Gaza; Euro-Med monitor, Telegram; credits
foto e video: Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza,
Telegram e singoli autori).
Per i precedenti aggiornamenti:
https://www.infopal.it/category/genocidio-e-pulizia-etnica-a-gaza