Le IOF arrestano diversi pescatori al largo della costa di Gaza

InfoPal - Monday, July 21, 2025

Gaza. Sabato sera, le Forze di occupazioneisraeliane (IOF) hanno arrestato diversi pescatori palestinesi al largo della città di Gaza mentre cercavano di pescare, in un contesto di carestia crescente e di fame senza precedenti che sta colpendo la Striscia di Gaza.

Secondo fonti locali, i pescatori si trovavano nel bacino del porto di Gaza, a circa 100 metri dalla riva, quando una nave da guerra israeliana si è avvicinata e li ha arrestati.

Zakaria Bakr, coordinatore dei Comitati dei Pescatori presso l’Unione dei Comitati del Lavoro Agricolo, ha riferito che imbarcazioni navali israeliane hanno arrestato cinque pescatori palestinesi mentre si trovavano a bordo delle loro barche vicino alla costa.

Bakr ha aggiunto che i militari israeliani hanno gettato alcuni pescatori in mare dopo averli trattenuti, mentre altri sono stati portati in una località sconosciuta. Ha inoltre sottolineato che le forze israeliane hanno sparato pesantemente verso la costa.

L’esercito israeliano ha imposto un blocco marittimo totale su Gaza, dal confine nord al confine sud, impedendo ai pescatori di accedere al mare. Questa misura ha già provocato la morte di decine di persone dall’inizio della campagna genocida nel mese di ottobre 2023.

Una settimana fa, un portavoce dell’esercito israeliano ha annunciato la completa chiusura della costa di Gaza ai palestinesi, ormai nel 21º mese consecutivo di guerra, citando “ragioni di sicurezza”. Rivolgendosi alla popolazione della Striscia, ha dichiarato: “Ricordiamo che sono state imposte rigide restrizioni di sicurezza nell’area marittima adiacente alla Striscia di Gaza e che l’accesso al mare è proibito”.

La costa di Gaza è ora pesantemente pattugliata da navi da guerra israeliane, che compiono quotidianamente operazioni di tiro e bombardamento contro i palestinesi lungo la fascia costiera. Alcune imbarcazioni si avvicinano pericolosamente alla riva, soprattutto nell’area portuale di Gaza, dove decine di migliaia di sfollati hanno trovato rifugio.

Sostenuto da un appoggio incondizionato da parte degli Stati Uniti, Israele sta conducendo un genocidio contro la popolazione di Gaza che, secondo il ministero della Salute, ha già provocato oltre 58.765 martiri, più di 140.485 feriti di varia gravità e oltre 11.000 persone disperse. La carestia ha già causato decine di vittime, mentre più di due milioni di palestinesi affrontano uno sfollamento forzato in condizioni catastrofiche.