Presidio di fronte alla sede della Leonardo a Roma

Pressenza - Friday, June 20, 2025

In occasione dello sciopero generale l’Unione Sindacale di Base, che lo ha indetto, ha organizzato diversi presidi di fronte alle sedi della Leonardo Spa (ex Finmeccanica), individuata come una delle principali aziende italiane produttrici di armi controllate dallo Stato, che nomina alcuni membri del consiglio di amministrazione, tra cui esponenti del Partito Democratico, in primis l’ex Ministro degli Interni Minniti.

Leonardo viene accusata di partecipare, vendendo armi ad Israele, al genocidio in atto sotto ai nostri occhi a Gaza.

Lo sciopero ha pressoché fermato i trasporti pubblici. Hanno partecipato al presidio romano oltre un centinaio di militanti dei diversi settori del sindacato di base. Negli interventi si rivendica la mobilitazione dei portuali, che ha bloccato le navi della morte cariche di armi dirette a Israele e si evidenzia il fatto che siamo ormai entrati in un’economia di guerra, in cui all’esponenziale aumento delle spese militari corrisponde un ulteriore taglio ad uno stato sociale già messo in ginocchio da decenni di politiche liberiste e di austerity. I soldi che non si trovavano per la scuola e la sanità appaiono oggi, quasi miracolosamente, per le politiche di riarmo europeo. La parola d’ordine di USB è scritta nello striscione principale: “Abbassate le armi, alzate i salari!”

Significativa è la presenza dei giovani studenti universitari di Cambiare Rotta e i giovanissimi studenti delle scuole superiori di OSA (Opposizione Studentesca di Alternativa), Potere al Popolo, Donne de Borgata e della Rete Disarmiamoli.

La manifestazione si chiude con un flash mob organizzato da Ecoreristenze, legata a Cambiare rotta, USB, Ultima Generazione, Abaco (associazione di base dei consumatori) e dal Centro Internazionale Crocevia. Una ventina di militanti sono entrati in un supermercato Carrefour con bandiere e striscioni, lo scontrino della spesa militare e un carrello colmo di armi invitando al boicottaggio di una azienda legata a Israele nell’ambito della campagna internazionale BDS (Boicottaggio Disinvestimento Sanzioni).

 

 

Mauro Carlo Zanella