Propaganda per scuole militari in momenti di guerra: tutt’altro che educazione alla pace

Osservatorio contro militarizzazione di scuole e università - Wednesday, October 8, 2025

Siamo andati direttamente sul profilo Instagram dell’Associazione Studenti con le Stellette e abbiamo estrapolato alcune notizie: l’associazione è attiva da 9 anni, organizza “settimane di impegno-vacanza rivolte agli studenti delle classi terze, quarte e quinte delle scuole superiori”, si prefigge tra i suoi obiettivi quello di “fare propri i valori delle associazioni d’arma, lo spirito di corpo, il piacere di condividere con gli altri, la soddisfazione di fare qualcosa per chi ha bisogno o si trova in difficoltà, ma soprattutto arricchire il loro bagaglio di esperienze, conoscenze e proporre la possibilità anche di un nuovo orizzonte professionale… L’attività, ispirata a una scuola in stile militare, potrà essere riconosciuta come alternanza scuola-lavoro”.

Da tempo viene propagandata la scuola militare, è sufficiente consultare il sito del Ministero https://www.esercito.difesa.it/Concorsi-e-arruolamenti/scuole-militari. Questa ​​​​​​​scuola non è un luogo di pace dove sono bandite ideologie militariste, si fa leva da tempo su una offerta culturale e formativa capace di unire alle tradizionali lezioni anche le attività dei gruppi sportivi sul modello dei collegi statunitensi.

E le offerte formative vanno dai licei classici e scientifici fino alle scuole militari come  la “Nunziatella“​ e la “Teulié​”​, consapevoli che da qui a pochi anni altri istituti sorgeranno entrando prepotentemente nel mondo della scuola.

“Entrerai in un “college” all’avanguardia nell’educazione dei giovani, la cui didattica mira a formare giovani responsabili, completi e forti di solidi strumenti culturali e sociali. Svilupperai lo spirito di gruppo con attività sportive e addestrative che esaltino i valori della solidarietà, dell’amicizia e della sana competizione.”

“Lingua straniera, Informatica, corsi di karate, judo, nuoto, scherma, equitazione ed inoltre atletica, pallacanestro, pallavolo, pallamano, vela, sci, roccia, difesa personale, lezioni di tiro, istruzione formale e sanitaria, normativa e regolamenti ed un campo estivo di tre settimane”.

Se guardiamo al panorama scolastico ed educativo si comprende la grande attrattività di queste scuole militari, capaci di offrire una visione dinamica con stages, educazione fisica e percorsi studio, corsi intensivi di lingue straniere e laboratori e aule studio moderne ed efficienti quando nelle scuole d’Italia mancano palestre, aule multimediali e percorsi atti a recuperare ritardi nell’apprendimento e nello studio di alcune materie.

Perché frequentare la Scuola Militare?​ Ce lo dice direttamente il sito del Ministero: “Apprenderai i valori essenziali del lavoro di squadra: la cooperazione, la competizione, la capacità di agire con e per i compagni, la comprensione delle esigenze altrui; potrai consolidare le virtù che rendono le persone più forti dentro: il rispetto, la lealtà, la fiducia, il rigore etico; vivrai una straordinaria esperienza formativa che ti consentirà di vincere ogni sfida, sia che tu intraprenda la carriera militare che una professione civile”.

Con il depotenziamento della scuola pubblica, con plessi scolastici fatiscenti, senza aule e con le ore di insegnamento in continua flessione, in assenza di finanziamenti pubblici atti al rilancio di una offerta educativa moderna ed attrattiva, le scuole militari avranno una marcia in più rispetto alle altre.

Ma il loro potenziamento porterà acqua al mulino della guerra perché i militari non sono vigili del fuoco o operatori dei beni culturali, nascono per la guerra e sono addestrati a tale scopo. E noi siamo per il ripudio della guerra e dei suoi disvalori, così come siamo per il rifiuto della logica capitalistica che alimenta il complesso industriale bellico, settore che attualmente sta attirando numerosi investitori, considerati i profitti che si fanno con gli strumenti che causano morte.

Federico Giusti, Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università