Propaganda per scuole militari in momenti di guerra: tutt’altro che educazione alla pace
Siamo andati direttamente sul profilo Instagram dell’Associazione Studenti con
le Stellette e abbiamo estrapolato alcune notizie: l’associazione è attiva da 9
anni, organizza “settimane di impegno-vacanza rivolte agli studenti delle classi
terze, quarte e quinte delle scuole superiori”, si prefigge tra i suoi obiettivi
quello di “fare propri i valori delle associazioni d’arma, lo spirito di corpo,
il piacere di condividere con gli altri, la soddisfazione di fare qualcosa per
chi ha bisogno o si trova in difficoltà, ma soprattutto arricchire il loro
bagaglio di esperienze, conoscenze e proporre la possibilità anche di un nuovo
orizzonte professionale… L’attività, ispirata a una scuola in stile militare,
potrà essere riconosciuta come alternanza scuola-lavoro”.
Da tempo viene propagandata la scuola militare, è sufficiente consultare il sito
del Ministero
https://www.esercito.difesa.it/Concorsi-e-arruolamenti/scuole-militari. Questa
scuola non è un luogo di pace dove sono bandite ideologie militariste, si fa
leva da tempo su una offerta culturale e formativa capace di unire alle
tradizionali lezioni anche le attività dei gruppi sportivi sul modello dei
collegi statunitensi.
E le offerte formative vanno dai licei classici e scientifici fino alle scuole
militari come la “Nunziatella“ e la “Teulié ” , consapevoli che da qui a pochi
anni altri istituti sorgeranno entrando prepotentemente nel mondo della scuola.
“Entrerai in un “college” all’avanguardia nell’educazione dei giovani, la cui
didattica mira a formare giovani responsabili, completi e forti di solidi
strumenti culturali e sociali. Svilupperai lo spirito di gruppo con attività
sportive e addestrative che esaltino i valori della solidarietà, dell’amicizia e
della sana competizione.”
“Lingua straniera, Informatica, corsi di karate, judo, nuoto, scherma,
equitazione ed inoltre atletica, pallacanestro, pallavolo, pallamano, vela, sci,
roccia, difesa personale, lezioni di tiro, istruzione formale e sanitaria,
normativa e regolamenti ed un campo estivo di tre settimane”.
Se guardiamo al panorama scolastico ed educativo si comprende la grande
attrattività di queste scuole militari, capaci di offrire una visione dinamica
con stages, educazione fisica e percorsi studio, corsi intensivi di lingue
straniere e laboratori e aule studio moderne ed efficienti quando nelle scuole
d’Italia mancano palestre, aule multimediali e percorsi atti a recuperare
ritardi nell’apprendimento e nello studio di alcune materie.
Perché frequentare la Scuola Militare? Ce lo dice direttamente il sito del
Ministero: “Apprenderai i valori essenziali del lavoro di squadra: la
cooperazione, la competizione, la capacità di agire con e per i compagni, la
comprensione delle esigenze altrui; potrai consolidare le virtù che rendono le
persone più forti dentro: il rispetto, la lealtà, la fiducia, il rigore etico;
vivrai una straordinaria esperienza formativa che ti consentirà di vincere ogni
sfida, sia che tu intraprenda la carriera militare che una professione civile”.
Con il depotenziamento della scuola pubblica, con plessi scolastici fatiscenti,
senza aule e con le ore di insegnamento in continua flessione, in assenza di
finanziamenti pubblici atti al rilancio di una offerta educativa moderna ed
attrattiva, le scuole militari avranno una marcia in più rispetto alle altre.
Ma il loro potenziamento porterà acqua al mulino della guerra perché i militari
non sono vigili del fuoco o operatori dei beni culturali, nascono per la guerra
e sono addestrati a tale scopo. E noi siamo per il ripudio della guerra e dei
suoi disvalori, così come siamo per il rifiuto della logica capitalistica che
alimenta il complesso industriale bellico, settore che attualmente sta attirando
numerosi investitori, considerati i profitti che si fanno con gli strumenti che
causano morte.
Federico Giusti, Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle
università