Israele bombarda per tre volte l’unico ospedale pediatrico di Gaza

InfoPal - Thursday, September 18, 2025

Gaza – Presstv. Le forze del regime israeliano hanno bombardato tre volte un ospedale pediatrico nella città di Gaza nella tarda serata, di martedì, poche ore dopo aver lanciato la loro offensiva di terra a lungo pianificata nella più grande città di Gaza.

Il ministero della Salute palestinese ha dichiarato mercoledì che gli attacchi hanno colpito i piani superiori dell’ospedale pediatrico al-Rantisi.

La struttura è l’unico ospedale pediatrico specializzato della Striscia di Gaza, che cura 80 pazienti nei reparti di oncologia, dialisi, cure respiratorie e gastrointestinali, inclusi 12 casi critici.

Il Ministero ha detto che l’attacco fa parte della campagna sistematica del regime per paralizzare il sistema sanitario di Gaza.
Non è la prima volta che l’ospedale pediatrico al-Rantisi viene preso di mira. Nel novembre 2023, la struttura era stata attaccata dalle forze israeliane, ma il PCRF era riuscito a riparare l’edificio.

Gli attacchi contro le strutture sanitarie del territorio sono diventati una routine e i responsabili godono di una quasi totale impunità dalle conseguenze legali.

Dall’inizio della sua guerra contro Gaza, il 7 ottobre 2023, le forze israeliane hanno colpito strutture e personale sanitario nel territorio almeno 1.844 volte, uccidendo centinaia di pazienti e operatori sanitari.

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), il 94% degli ospedali di Gaza è stato danneggiato o distrutto finora. Secondo il Palestine Children’s Relief Fund (PCRF), gli attacchi aerei della scorsa notte hanno colpito il reparto di oncologia pediatrica dell’ospedale.

L’organizzazione ha scritto sui social media: “Continuiamo a ricevere rapporti terrificanti secondo i quali l’esercito israeliano sta lanciando continui raid e attacchi mirati con droni contro le infrastrutture dell’ospedale e i suoi pazienti”.

L’attacco ha costretto 40 pazienti e le loro famiglie a fuggire in preda al terrore, mentre altri 40 sono rimasti insieme a 30 tra medici, infermieri e personale sanitario.

Il ministero della Salute ha esortato le Nazioni Unite e la comunità internazionale “a intraprendere un’azione immediata per fornire protezione al personale medico e ai pazienti all’interno degli ospedali e per fermare i ripetuti attacchi contro le strutture sanitarie”.

“È responsabilità collettiva degli stati e degli attori globali proteggere strutture sanitarie, pazienti e personale medico da tali attacchi e chiamare l’occupazione a risponderne”, ha aggiunto.

Traduzione per InfoPal di F.F.