I medici di Gaza ricorrono alle amputazioni a causa della diffusione di microbi resistenti agli antibiotici

InfoPal - Monday, September 15, 2025

Gaza – PIC. Il dottor Munir Al-Bursh, Direttore Generale del ministero della Sanità a Gaza, ha dichiarato che la sofferenza dei feriti nella Striscia non si limita più ai proiettili e ai bombardamenti israeliani. Le loro vite sono ora minacciate da microbi resistenti agli antibiotici, soprattutto perché Israele impedisce l’ingresso dei farmaci necessari, costringendo i medici a prendere la dura decisione di amputare gli arti per salvare vite umane.

In dichiarazioni rilasciate ad Al Jazeera, sabato, Al-Bursh ha spiegato che la situazione sanitaria ha raggiunto una fase critica, in cui il personale medico si trova davanti a due scelte dolorose: amputare gli arti infetti o perdere la vita del paziente, a causa della totale impossibilità di fornire antibiotici che Israele vieta di far entrare nella Striscia.

Ha sottolineato che questa situazione fa parte di una politica sistematica volta a distruggere il sistema sanitario di Gaza, evidenziando che l’emergere di microbi resistenti segnala che la crisi ha raggiunto un “punto di non ritorno”.

Al-Bursh ha aggiunto che Israele sta commettendo un genocidio a tutti gli effetti, non solo attraverso i bombardamenti diretti, ma anche tramite il blocco medico e farmaceutico che soffoca milioni di palestinesi.

In un contesto correlato, il direttore sanitario ha sottolineato che l’operazione militare israeliana “Gideon Chariots 2”, lanciata il 13 agosto, ha provocato il martirio di 1.891 palestinesi, tra cui 482 bambini, 174 donne e 75 anziani, il che significa che il 38% delle vittime apparteneva ai gruppi più vulnerabili.

Ha criticato quello che ha definito il “silenzio internazionale complice” di fronte a questi crimini, documentati sia con prove audio che visive. Ha osservato che Israele non solo impone un assedio totale e una fame sistematica, ma i suoi leader dichiarano apertamente che il loro intento è quello di spostare con la forza la popolazione di Gaza, in palese violazione del diritto internazionale e delle Convenzioni di Ginevra.

Al-Bursh ha inoltre avvertito dell’aggravarsi della catastrofe umanitaria con il protrarsi della carestia, ufficialmente dichiarata dalle Nazioni Unite il 22 agosto per la prima volta nella storia del Medio Oriente. Ha confermato che le morti legate alla fame a Gaza hanno finora raggiunto quota 420, tra cui 145 bambini, riflettendo l’entità del disastro quotidiano che Gaza sopporta.