
In Sardegna propaganda di guerra e screening medici per bambine e bambini
Osservatorio contro militarizzazione di scuole e università - Thursday, May 15, 2025Le spese per la sanità pubblica in Italia non sono affatto tra le più alte dei paesi UE, a differenza di quanto sostiene la presidenza del Consiglio, secondo la quale il nostro Paese non ha speso mai così tanto per la salute. Ecco, ricordiamo solo alcuni dati.
Il servizio sanitario è universale, ma non del tutto gratuito, prova ne sia che la quota di spese sanitarie a carico del cittadino (23,5%) è al di sopra della media europea (15,8%). Nonostante ciò il ricorso alle prestazioni intramoenia e al privato arrivano per la impossibilità del pubblico di erogare servizi in tempi veloci, non avendo personale a sua disposizione. La spesa pubblica per la sanità in Italia (8,8% del PIL) è al di sotto della media europea (9,8%). Anche in termini assoluti la spesa medica pro-capite è di 2.487 euro contro i 2.884 della media europea.
Non si comprende allora il motivo per cui ci sarebbe da gioire con una sanità pubblica affossata a colpi di privatizzazioni, spending review e contenimento della spesa con risorse da sempre sperequate tra le varie figure di personale, la impossibilità di un effettivo ricambio generazionale per medici e infermieri.
Molte famiglie per curarsi devono contrarre dei prestiti con banche e finanziarie e nelle isole o regioni meridionali il pendolarismo sanitario è una scelta obbligata per ricevere cure adeguate.
Le famiglie del capoluogo sardo hanno quindi accolto come una sorta di manna dal cielo la notizia che avrebbero potuto approfittare degli screening a bordo della nave da guerra Trieste, in porto per l’operazione interforze “Joint Stars“.
Pensiamo che le strutture sanitarie , incluse quelle militari, dovrebbero essere a disposizione della cittadinanza e non solo nei momenti di grande criticità come avvenuto negli anni pandemici. Ci indigna , oltre a preoccuparci, che un servizio essenziale come quello sanitario e l’offerta di screening ai più piccoli, per i quali si attendono di norma mesi di attesa, sia invece avvenuta a bordo di una nave da guerra, associando l’idea che all’ombra delle forze armate sia possibile ricevere servizi sanitari.
La Trieste partecipava all’esercitazione nazionale interforze della Difesa Joint Stars 2025, appuntamento annuale per la più grande esercitazione militare interforze pensata per testare anche l’efficacia di nuove armi e strumenti di guerra.
E i soldi impiegati per le esercitazioni militari sarebbero stati utili per ampliare la terapia intensiva, la prevenzione e i servizi di pediatria con effetti ben maggiori nel tempo.
La propaganda di guerra è disgustosa e in assenza di argomentazioni si associano esercitazioni militari alla erogazione di quei servizi socio sanitari che sono stati tagliati proprio per finanziare il militare.
Fonti:
https://www.facebook.com/photo?fbid=1135590778607390&set=a.649135690586237
https://www.ultimavoce.it/joint-stars-2025-sardegna-sanita-e-propaganda/#google_vignette
https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/05/12/a-cagliari-esami-sanitari-gratis-per-i-bambini-si-ma-sulla-nave-da-guerra-per-far-digerire-la-maxi-esercitazione/7984982/
Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università