25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Milano non manca all’appello

Pressenza - Wednesday, November 26, 2025

Milano non resta a guardare. Il 25 novembre da Porta Venezia fino alla fermata della metro di Lodi, migliaia di persone hanno riempito le strade rispondendo all’appello di Non Una di Meno, trasformando la giornata contro la violenza sulle donne in una potente mobilitazione.

Tra cartelli e tamburi, risuonavano slogan come: “La notte ci piace, lasciateci uscire in pace. Ci piace pure il giorno, levatevi di torno” e l’ormai celebre “Non una, Non una, Non una di Meno “, che hanno ribadito un messaggio semplice e urgente: la libertà e la sicurezza non devono essere negoziabili, né di notte né di giorno.

La manifestazione ha attraversato le vie milanesi con energia, portando al centro del dibattito i dati sempre più allarmanti: secondo le rilevazioni più recenti, nel 2025 in Italia sono già state uccise oltre ottanta donne, nella maggior parte dei casi da partner o ex partner. Un numero che dimostra come la violenza di genere continui a rappresentare un’emergenza strutturale e sistemica.

Accanto alle rivendicazioni contro la violenza maschile sulle donne, erano presenti anche numerosi slogan e cartelli a sostegno della Palestina, richiamando la dimensione intersezionale della lotta. Molte manifestanti hanno ribadito che non può esserci liberazione per alcune senza giustizia per tutte, collegando battaglie diverse ma unite dalla stessa richiesta di diritti, autodeterminazione e fine delle oppressioni.

Molti interventi hanno sottolineato anche la necessità di un riconoscimento giuridico più chiaro e incisivo: in Italia, infatti, il femminicidio non costituisce ancora un reato autonomo, ma viene inquadrato all’interno dell’omicidio aggravato. Da qui la richiesta di misure più efficaci, sia sul piano legislativo sia nel sostegno concreto ai centri antiviolenza. Rivendicazioni che, almeno in parte, sembrano aver trovato ascolto. Il 25 novembre, proprio in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità un disegno di legge volto a introdurre nel Codice penale il reato di femminicidio, tipizzando in maniera autonoma l’omicidio di una donna in quanto tale e prevedendo un aggravamento specifico delle pene.

Il disegno di legge non è ancora stato approvato in via definitiva, ma rappresenta un importante passo verso il riconoscimento di una fattispecie di reato spesso rimasta invisibile agli occhi della giustizia.

 

Giulia Camuffo