SIRIA: ANCORA VIOLENZE SULLA COMUNITÀ DRUSA A SUWAYDA. DIVISIONI E SCONTRI FAVORISCONO LE INTERFERENZE DI ISRAELE E LE ALTRE POTENZE INTERNAZIONALI

Radio Onda d`Urto - Friday, July 18, 2025

La provincia meridionale di Suwayda, in Siria, è nuovamente un campo di battaglia. A scatenare gli ultimi scontri sono stati gli attacchi di alcuni gruppi tribali beduini contro una fazione armata drusa, accusata di abusi e violenze contro la popolazione civile dopo il ritiro delle truppe governative siriane all’inizio della settimana. Il Ministero dell’Interno siriano ha dichiarato che le forze di sicurezza si preparano a rientrare nell’area per “ristabilire l’ordine”. Intanto, in rete circolano nuovi video in cui si vedono miliziani jihadisti tagliare i baffi (importante simbolo religioso) agli uomini drusi per umiliarli e uccidere persone a sangue freddo.

Nei giorni scorsi, col pretesto di “proteggere la minoranza drusa”, Israele ha bombardato la stessa Suwayda, la città di Dara’a e il cuore della capitale Damasco, lanciando missili a due passi da diversi edifici governativi. Tel Aviv ha ribadito di non tollerare la presenza dell’esercito siriano nella Siria meridionale.

L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Volker Türk, ha chiesto “indagini indipendenti, tempestive e trasparenti” sulle uccisioni e sulle gravi violazioni dei diritti umani avvenute negli ultimi giorni nella zona, dove il bilancio delle vittime è già drammaticamente alto.

L’autoproclamato presidente siriano Ahmad al-Sharaa – salito al potere con il putsch anti-Assad di dicembre 2024 e con l’appoggio di Stati Uniti, Turchia e paesi arabi del Golfo – sta tentando di ristabilire l’autorità dello Stato sul territorio attraverso logiche autoritarie e militari. Gli scontri settari nel sud fanno eco ai massacri di civili alawiti sulla costa a dicembre 2024 e a marzo 2025.

L’intervista di Radio Onda d’Urto a Lorenzo Trombetta, analista di Limes e Ansa, che per 25 anni ha lavorato come corrispondente dal Medio Oriente con base a Beirut. Ascolta o scarica.

L’Amministrazione autonoma democratica della Siria del nord e dell’est, cioè l’autogoverno di un terzo del territorio siriano – da 13 anni – secondo il modello del confederalismo democratico, ha condannato le violenze ai danni della comunità drusa, alla quale si è detta pronta a offrire il proprio aiuto umanitario, ma ha condannato anche i bombardamenti israeliani.

“La soluzione non è la guerra, ma una Siria decentralizzata, costruita a partire dall’autodeterminazione delle comunità locali”, dicono le istituzioni confederali.

Ai microfoni di Radio Onda d’Urto è intervenuto anche Jacopo Bindi, dell’Accademia della Modernità Democratica e tra gli internazionalisti italiani che sono stati a lungo nei territori della Siria del nord-est. Ascolta o scarica.