
Dieci città in tutta Italia sfidano le autorità contro il decreto sicurezza con una nuova campagna
Pressenza - Sunday, June 1, 2025Da Ancona a Cagliari e Roma: in una sola giornata, oltre 7.000 adesioni al boicottaggio di massa per chiedere il taglio dell’IVA sui beni essenziali.
Con la giornata di ieri si è chiuso un nuovo capitolo della mobilitazione promossa da Ultima Generazione, che ha visto lanciare con forza in tutta Italia la campagna Tagliamo l’IVA, attraverso azioni coordinate nei supermercati per chiedere al governo il taglio dell’IVA sui beni essenziali.
Con l’approvazione del nuovo Decreto Sicurezza alla Camera, abbiamo risposto con un’azione capace di aggirare la repressione e rilanciare l’efficacia dell’azione collettiva: un boicottaggio della grande distribuzione organizzata — ovvero dei supermercati — per ottenere una misura concreta e immediata a tutela delle fasce più colpite dall’ingiustizia economica.
L’obiettivo è chiaro: raccogliere almeno 100.000 adesioni entro l’11 ottobre, per dare il via a un boicottaggio vero e proprio e generare una pressione economica su larga scala.
L’Aquila ha segnato l’apertura ufficiale della campagna, entrando nel vivo con una partecipazione attiva. Le città protagoniste della giornata sono state: Roma, Torino, Genova, Cagliari, Forlì, Rimini, L’Aquila, Bologna, Ancona e Milano. In ognuna di queste località, gruppi di persone comuni hanno dato vita ad azioni nonviolente, interrompendo pacificamente la routine della spesa nei supermercati, esponendo striscioni con scritto “Tagliamo l’IVA” e distribuendo volantini informativi per sensibilizzare clienti e lavoratori. Inoltre, Ultima Generazione ha partecipato al corteo di Roma contro il Decreto Sicurezza, ribadendo la propria opposizione a ogni forma di repressione del dissenso e portando in piazza la richiesta di giustizia climatica ed economica.
Quella di oggi è stata una giornata densa, partecipata e determinata, che ha rilanciato con forza il messaggio centrale della campagna: costruire insieme un’azione collettiva ampia e incisiva per la giustizia sociale.
PERCHÈ L’AZZERAMENTO DELL’IVA SUI BENI ESSENZIALI?
In un Paese dove il potere d’acquisto reale è calato del 10%, azzerare l’IVA su pane, pasta, olio e altri beni di base — oggi tassati tra il 4% e il 10% — è il minimo indispensabile. Ultima Generazione sfida il governo sul suo stesso terreno: chiediamo l’attuazione di una promessa fatta da Fratelli d’Italia, poi rimasta lettera morta. Loro ne hanno fatto propaganda. Noi vogliamo realizzarla davvero. Tagliamo l’IVA!
PERCHÉ IL BOICOTTAGGIO?
La campagna lanciata oggi è semplice: se entro l’autunno raccoglieremo 100.000 adesioni, da ottobre partirà un boicottaggio organizzato contro i supermercati, per chiedere al governo il taglio dell’IVA sui beni essenziali, finanziato con un prelievo sugli extraprofitti delle grandi aziende responsabili della crisi climatica. Il boicottaggio è una tattica di pressione collettiva che può funzionare: in Croazia ha portato il governo a calmierare i prezzi. Colpendo economicamente e mediaticamente la GDO, possiamo spingerla a sostenere la nostra richiesta. Non toglie responsabilità alla grande distribuzione, che è uno dei settori più potenti e meno trasparenti del Paese: mentre milioni di famiglie e agricoltori subiscono l’inflazione climatica, i colossi del commercio aumentano profitti e potere, scaricando i costi su chi è più fragile. Il boicottaggio sarà complementare alle altre forme di disobbedienza civile già praticate da Ultima Generazione: non è una rinuncia, ma un passo in avanti verso una partecipazione di massa, accessibile, determinata ed efficace.
E se smettessimo di fare la spesa tutti assieme?
Fallo anche tu: https://vai.ug/boicottaggio
COSA CHIEDIAMO?
PROTEGGIAMO I RACCOLTI DALLA CRISI CLIMATICA
L’agricoltura è in crisi per colpa del collasso climatico: siccità, alluvioni e grandinate mettono a rischio i raccolti e, di conseguenza, la sopravvivenza delle piccole aziende agricole italiane. Proteggiamo i raccolti attraverso politiche che sostengano economicamente gli agricoltori e tutelino le risorse naturali, fermando il consumo di suolo e promuovendo pratiche climaticamente sostenibili.
AGGIUSTIAMO I PREZZI TAGLIANDO L’IVA
Il cibo costa troppo per chi lo compra e rende poco a chi lo produce. Chiediamo a Meloni il taglio immediato dell’IVA sui beni essenziali: basta tassare i bisogni vitali. Impegniamoci in almeno 100.000 a dire questo basta coi fatti: niente spesa nei supermercati da sabato 11 ottobre finchè non verrà tagliata l’IVA sui beni essenziali. Quando la rabbia collettiva si organizza, diventa forza vera.
FACCIAMO PAGARE I RESPONSABILI
Chi rompe paga: la transizione non può essere finanziata con le nostre tasse ma con le ricchezze e privilegi di chi ha speculato per decenni sul nostro benessere e sul nostro ambiente. È responsabilità del governo reperire le risorse dove già esistono: l’agrobusiness, la GDO, i grandi patrimoni, l’industria fossile e quella militare.
PROSSIMI PROCESSI:
- 3 giugno, ore 9.30: Roma, sentenza per azione alla fontana Barcaccia
- 5 giugno, ore 9.00: Roma, udienza predibattimentale per blocco A91 Magliana del 18.12.21
- 5 giugno, ore 9.00: Roma, udienza predibattimentale per giorno 25 sciopero della fame Alessandro Berti a Montecitorio
- 5 giugno, ore 11.00: Roma, sentenza per azione alla fontana di Trevi
- 9 giugno, ore 12.30: Roma, udienza dibattimentale (esame testi dell’accusa e imputate, visione documenti prodotti) per interruzione Beach Volley
- 10 giugno, ore 9: Roma, udienza predibattimentale per accusa di diffamazione da ENI contro professore di storia Michele Giuli
- 10 giugno, ore 9.00: Roma, udienza predibattimentale per coloramente dei muri del Ministero della Transizione Ecologica
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