Dieci città in tutta Italia sfidano le autorità contro il decreto sicurezza con una nuova campagnaDa Ancona a Cagliari e Roma: in una sola giornata, oltre 7.000 adesioni al
boicottaggio di massa per chiedere il taglio dell’IVA sui beni essenziali.
Con la giornata di ieri si è chiuso un nuovo capitolo della mobilitazione
promossa da Ultima Generazione, che ha visto lanciare con forza in tutta Italia
la campagna Tagliamo l’IVA, attraverso azioni coordinate nei supermercati per
chiedere al governo il taglio dell’IVA sui beni essenziali.
Con l’approvazione del nuovo Decreto Sicurezza alla Camera, abbiamo risposto con
un’azione capace di aggirare la repressione e rilanciare l’efficacia dell’azione
collettiva: un boicottaggio della grande distribuzione organizzata — ovvero dei
supermercati — per ottenere una misura concreta e immediata a tutela delle fasce
più colpite dall’ingiustizia economica.
L’obiettivo è chiaro: raccogliere almeno 100.000 adesioni entro l’11 ottobre,
per dare il via a un boicottaggio vero e proprio e generare una pressione
economica su larga scala.
L’Aquila ha segnato l’apertura ufficiale della campagna, entrando nel vivo con
una partecipazione attiva. Le città protagoniste della giornata sono
state: Roma, Torino, Genova, Cagliari, Forlì, Rimini, L’Aquila, Bologna, Ancona
e Milano. In ognuna di queste località, gruppi di persone comuni hanno dato vita
ad azioni nonviolente, interrompendo pacificamente la routine della spesa nei
supermercati, esponendo striscioni con scritto “Tagliamo l’IVA” e distribuendo
volantini informativi per sensibilizzare clienti e lavoratori. Inoltre, Ultima
Generazione ha partecipato al corteo di Roma contro il Decreto Sicurezza,
ribadendo la propria opposizione a ogni forma di repressione del dissenso e
portando in piazza la richiesta di giustizia climatica ed economica.
Quella di oggi è stata una giornata densa, partecipata e determinata, che ha
rilanciato con forza il messaggio centrale della campagna: costruire insieme
un’azione collettiva ampia e incisiva per la giustizia sociale.
PERCHÈ L’AZZERAMENTO DELL’IVA SUI BENI ESSENZIALI?
In un Paese dove il potere d’acquisto reale è calato del 10%, azzerare l’IVA su
pane, pasta, olio e altri beni di base — oggi tassati tra il 4% e il 10% — è il
minimo indispensabile. Ultima Generazione sfida il governo sul suo stesso
terreno: chiediamo l’attuazione di una promessa fatta da Fratelli d’Italia, poi
rimasta lettera morta. Loro ne hanno fatto propaganda. Noi vogliamo realizzarla
davvero. Tagliamo l’IVA!
PERCHÉ IL BOICOTTAGGIO?
La campagna lanciata oggi è semplice: se entro l’autunno raccoglieremo 100.000
adesioni, da ottobre partirà un boicottaggio organizzato contro i supermercati,
per chiedere al governo il taglio dell’IVA sui beni essenziali, finanziato con
un prelievo sugli extraprofitti delle grandi aziende responsabili della crisi
climatica. Il boicottaggio è una tattica di pressione collettiva che può
funzionare: in Croazia ha portato il governo a calmierare i prezzi. Colpendo
economicamente e mediaticamente la GDO, possiamo spingerla a sostenere la nostra
richiesta. Non toglie responsabilità alla grande distribuzione, che è uno dei
settori più potenti e meno trasparenti del Paese: mentre milioni di famiglie e
agricoltori subiscono l’inflazione climatica, i colossi del commercio aumentano
profitti e potere, scaricando i costi su chi è più fragile. Il boicottaggio sarà
complementare alle altre forme di disobbedienza civile già praticate da Ultima
Generazione: non è una rinuncia, ma un passo in avanti verso una partecipazione
di massa, accessibile, determinata ed efficace.
E se smettessimo di fare la spesa tutti assieme?
Fallo anche tu: https://vai.ug/boicottaggio
COSA CHIEDIAMO?
PROTEGGIAMO I RACCOLTI DALLA CRISI CLIMATICA
L’agricoltura è in crisi per colpa del collasso climatico: siccità, alluvioni e
grandinate mettono a rischio i raccolti e, di conseguenza, la sopravvivenza
delle piccole aziende agricole italiane. Proteggiamo i raccolti attraverso
politiche che sostengano economicamente gli agricoltori e tutelino le risorse
naturali, fermando il consumo di suolo e promuovendo pratiche climaticamente
sostenibili.
AGGIUSTIAMO I PREZZI TAGLIANDO L’IVA
Il cibo costa troppo per chi lo compra e rende poco a chi lo produce. Chiediamo
a Meloni il taglio immediato dell’IVA sui beni essenziali: basta tassare i
bisogni vitali. Impegniamoci in almeno 100.000 a dire questo basta coi fatti:
niente spesa nei supermercati da sabato 11 ottobre finchè non verrà tagliata
l’IVA sui beni essenziali. Quando la rabbia collettiva si organizza, diventa
forza vera.
FACCIAMO PAGARE I RESPONSABILI
Chi rompe paga: la transizione non può essere finanziata con le nostre tasse ma
con le ricchezze e privilegi di chi ha speculato per decenni sul nostro
benessere e sul nostro ambiente. È responsabilità del governo reperire le
risorse dove già esistono: l’agrobusiness, la GDO, i grandi patrimoni,
l’industria fossile e quella militare.
PROSSIMI PROCESSI:
* 3 giugno, ore 9.30: Roma, sentenza per azione alla fontana Barcaccia
* 5 giugno, ore 9.00: Roma, udienza predibattimentale per blocco A91 Magliana
del 18.12.21
* 5 giugno, ore 9.00: Roma, udienza predibattimentale per giorno 25 sciopero
della fame Alessandro Berti a Montecitorio
* 5 giugno, ore 11.00: Roma, sentenza per azione alla fontana di Trevi
* 9 giugno, ore 12.30: Roma, udienza dibattimentale (esame testi dell’accusa e
imputate, visione documenti prodotti) per interruzione Beach Volley
* 10 giugno, ore 9: Roma, udienza predibattimentale per accusa di diffamazione
da ENI contro professore di storia Michele Giuli
* 10 giugno, ore 9.00: Roma, udienza predibattimentale per coloramente dei muri
del Ministero della Transizione Ecologica
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