Tolleranti intolleranti verso l’intolleranza

Pressenza - Thursday, May 22, 2025

Dal 19 al 21 maggio 2025 una serie di interventi dei parlamentari spagnoli ed europei e dei deputati italiani, di dichiarazioni delle agenzie e dei funzionari ONU e di denunce delle associazioni e ong, in particolare di EMERGENCY, MSF e ISPI. Sabato 25 maggio le manifestazioni degli attivisti.

«Il mondo intero si sta mobilitando contro la barbarie di Netanyahu a Gaza, lei invece fa battute», ha replicato il primo ministro Pedro Sánchez, anche segretario del PSOE (Partito Socialista Operaio Spagnolo), al leader del Partito Popolare, Alberto Nunez Feijoo, che aveva contestato l’iniziativa del governo polemizzando su questioni di politica interna e ironizzando sulle proteste della Spagna e altre nazioni per l’ammissione e poi la qualifica della rappresentanza israeliana al concorso Eurovision, da cui la Russia è stata bandita immediatamente dopo l’invasione dell’Ucraina.

Il 20 maggio il parlamento spagnolo ha approvato l’embargo totale delle armi a Israele. Nel dibattito che aveva preceduto la votazione, il capogruppo di ERC (Sinistra Repubblicana di Catalogna), Gabriel Rufián, era intervenuto in merito alle motivazioni addotte dai deputati delle destre, moderata ed estrema, per non condannare e sanzionare Israele colpevole dello sterminio della popolazione palestinese. Premettendo “È terribile che, il 7 ottobre 2023, l’organizzazione terroristica Hamas abbia assassinato 30 bambini israeliani”, Gabriel Rufián ha mostrato ai colleghi l’elenco dei bambini palestinesi vittime delle operazioni militari dell’esercito israeliano e dichiarato: «Sono 15˙000 bambini uccisi da uno stato, non un’organizzazione terroristica. E Israele uccide in Palestina da molto prima che Hamas esistesse».

 

Il giorno prima, il 19 maggio, l’UN Women aveva diffuso la stima delle donne e ragazze di Gaza uccise dall’ottobre 2023, oltre 28 MILA, e dal 2 marzo scorso sempre più malnutrite e affamate, almeno 1 MILIONE, e nello stesso giorno in cui la questione veniva affrontata in Spagna, il 20 maggio, il sottosegretario generale per gli affari umanitari e coordinatore degli aiuti d’emergenza dell’ONU, Tom Fletcher, in un’intervista alla BBC avvisava che nelle successive 48 ore 14 MILA bambini sarebbero morti di fame se, dopo 11 settimane di blocco totale e intensificazione dell’offensiva militare, Israele avesse ulteriormente impedito l’ingresso nell’area dei camion carichi di alimenti e medicinali pronti a portare soccorsi alla popolazione palestinese assediata.

Alle informazioni divulgate dalle agenzie e dai funzionari dell’ONU e alle pressioni politiche, il premier israeliano Benjamin Netanyahu il 21 maggio ha reagito permettendo di procedere e consegnare cibo e farmaci a nove camion, mentre un centinaio rimaneva bloccati alla frontiera.

A sua volta, mentre contemporaneamente per iniziativa della deputata Cristina Guarda del gruppo Green/EFA al parlamento europeo veniva presentato il rapporto “Diplomazia di pace. La minaccia della guerra russo-ucraina e la prospettiva della pace” elaborato dall’IRIAD (Istituto di Ricerche Internazionali Archivio Disarmo), il 21 maggio il consiglio di sicurezza UE ha cominciato a considerare possibile una revisione degli accordi di associazione con Israele. Nello stresso giorno su questa e altre questioni inerenti ai rapporti della nazione con lo stato israeliano in Italia al parlamento venivano deliberate quattro mozioni, due presentate dalle coalizioni di maggioranza e opposizione e due da IV e AZ.

Analogamente alla proposta del governo spagnolo, l’istanza di PD, M5s e AVS sollecitava lo stato italiano a “provvedere all’immediata sospensione dell’importazione degli armamenti dallo Stato di Israele”, “sostenere in sede europea l’adozione di sanzioni nei confronti del Governo israeliano per la sistematica violazione del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario” e “dare piena attuazione ai mandati di arresto emessi dalla Corte Penale Internazionale”.

E come Gabriel Rufián a Madrid, a Roma Angelo Bonelli di AVS ha ricordato i bambini “vittime dei bombardamenti del criminale Netanyahu a Gaza”, soffermandosi nella lunga lettura di tutti i nomi della lista.

Bonelli ha anche lamentato l’assenza al dibattimento in aula del ministro degli esteri, Antonio Tajani, che intanto chiedeva all’ambasciata di Israele a Roma spiegazioni sul perché a Jenin, in Cisgiordania, i militari israeliani avessero sparato per intimidire dei diplomatici, tra cui il viceconsole italiano a Gerusalemme.

Diversamente che in Spagna, in Italia l’embargo alle armi per Israele è stato ‘bocciato’ e in merito alla condanna del governo israeliano per lo sterminio della popolazione palestinese e alla sentenza che ha giudicato colpevoli il primo ministro e il capo dell’esercito israeliani ha prevalso la linea di condotta tracciata dal governo Meloni.

Lo stesso modello è messo in pratica da Trump, che il 12 maggio ha definito genocidio le aggressioni subite dagli afrikaans giunti negli USA avvalendosi della cittadinanza a loro concessa dal decreto presidenziale in cui sostiene che, “accusing Israel, not Hamas, of genocide in the International Court of Justice”, il governo del Sud Africa costituisce una minaccia per la nazione americana e per i suoi alleati e partner.

“Sta diventando di moda esser bastardi, esser canaglie e giustificare azioni come queste commesse da Israele”, aveva dichiarato Gabriel Rufián nel discorso al parlamento spagnolo concluso proclamando: «Dobbiamo essere i ‘tolleranti’ intolleranti verso l’intolleranza. Deve tornare a essere vergognoso essere una canaglia, deve tornare a essere vergognoso essere un fascista e deve cessare la moda che i deputati di destra ridano davanti a un elenco di bambini morti».

Rilevando che “viene comprensibilmente ribadito che Israele ha diritto di difendersi dai suoi aggressori, mentre viene negato ai palestinesi il diritto di ribellarsi a un’occupazione che dura da 58 anni, e che diventa sempre più violenta”, il senior advisor di ISPI, Ugo Tramballi, ha affermato: «È sempre più insostenibile il doppio standard che i governi Occidentali usano da tre anni con la Russia di Putin dopo l’aggressione all’Ucraina e l’Israele di Netanyahu e del suo governo di suprematisti a Gaza e Cisgiordania. A Gaza l’occupazione israeliana non è mai finita, nemmeno nel 2005, dopo lo smantellamento delle colonie ebraiche. È continuata in altri modi e con altri mezzi, trasformando la Striscia in una gabbia».

Il 21 maggio, EMERGENCY informava che il più recente report di OCHA stima che da ottobre 2023 ad aprile 2025 le vittime delle operazioni militari israeliane a Gaza sono quasi 60 MILA morti, oltre 115 MILA feriti e più di 2 MILIONI di sfollati e MSF ha denunciato: “Gli aiuti che vengono fatti entrare nella Striscia di Gaza sono insufficienti, solo una cortina di fumo per fingere che l’assedio sia finito”.

Oggi, 22 maggio, il centinaio di camion fermi ai posti di blocco ha potuto entrare a Gaza, che intanto veniva colpita, mentre il ministero della salute dell’enclave palestinese aggiornava il bilancio delle vittime, precisando che dal 7 ottobre del 2023 nella Striscia sono stati uccisi 16˙503 bambini, tra cui 916 neonati di età inferiore a un anno, e Josep Borrell, attualmente presidente del CIDOB (Barcelona Centre for International Affairs) e dal 2004 al 2007 presidente dell’Europarlamento e dal 2019 al 2024 alto rappresentante per la politica estera della UE, in un’intervista alla radio spagnola Cadena SER evidenziava che «La metà delle bombe sganciate su Gaza sono ordigni fabbricati in Europa».

Sabato prossimo, 24 maggio, per iniziativa promossa da Paola Caridi insieme a Claudia Durastanti, Micaela Frulli, Giuseppe Mazza, Tomaso Montanari, Francesco Pallante ed Evelina Santangelo, numerosi gruppi di attivisti dimostreranno la propria indignazione organizzando sit-in e flash-mob in cui verranno esposti i simboli del genocidio dei palestinesi a Gaza : 24 MAGGIO – 50˙000 SUDARI / Una iniziativa nonviolenta fortemente simbolica sta diffondendosi per tutta Italia. Sarà bello se in tante e tanti vorremo aderire

reportage redatto a cura di Maddalena Brunasti

19 MAGGIO 2025

20 MAGGIO 2025

21 MAGGIO 2025

22 MAGGIO 2025

https://www.eldiario.es/politica/ultima-hora-actualidad-politica-directo_6_12313121_1114111.html

https://www.publico.es/tremending/discurso-crudo-gabriel-rufian-sobre-gaza-israel-mata-palestina-mucho-hamas-existiera.html

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Maddalena Brunasti