Università di Bologna: approvata in Senato mozione su guerre, riconoscimento Palestina e genocidio a Gaza

Osservatorio contro militarizzazione di scuole e università - Tuesday, June 17, 2025

Non sono parole vaghe ed ambigue, ma concetti chiari e precisi quelli della mozione approvata oggi all’Università di Bologna. Sono stati fatti tanti passi avanti all’Alma Mater nel corso dell’ultimo anno e mezzo.

Grazie alle proteste di studenti e studentesse, docenti e personale tecnico amministrativo, non ci sono più accordi quadro fra l’Ateneo e partner della filiera bellica come Leonardo e Thales, si sta ponendo la giusta attenzione al tema del dual use con appositi interventi fornativi per chi lavora nella ricerca, al fine di individuare in una proposta di ricerca congiunta quegli elementi che possano far capire che ci si trova davanti ad un caso di potenziale uso militare.

L’Ateneo ha già avviato un sistema di ricognizione dei progetti scientifici e dei programmi di ricerca in essere con Università, aziende e istituzioni israeliane per escludere qualsiasi coinvolgimento nella violazione del diritto internazionale (anche in materia di dual use). A tale proposito, anche nel bando Maeci 2025 Unibo non ha presentato nessuna domanda di collaborazione con Israele.

Tale sistema era già stata introdotto nel marzo 2024 grazie ad un’altra mozione in Senato, con la quale si adottò il metodo della due diligence, oltre ad esprimersi sul Cessate il fuoco e mettere a disposizione borse di studio per studenti palestinesi (ad oggi assegnate 6 borse a studenti più una per un ricercatore)

Mozione del 19.3.2024:

https://share.google/OGU0fV2uQuoGpd0Xc

Con la mozione di oggi si stabiliscono alcuni punti fondamentali:

– si condannano tutte le violazioni di Israele nella Striscia di Gaza e nei territori palestinesi occupati;

– si prende posizione contro il genocidio nella Striscia di Gaza;

– si auspica il riconoscimento dello stato Palestinese;

– si impegna a promuovere iniziative orientate alla cultura della pace, della giustizia e della dignità condivisa, sostenendo partenariati accademici con istituzioni palestinesi e facendosi promotrice di una posizione a sostegno dell’autodeterminazione del popolo palestinese.

E così anche l’Università di Bologna, dopo la Sapienza e dopo l’Università di Pisa, si pone sul solco di quelle realtà accademiche che lanciano un messaggio volto a diffondere la cultura della pace e della tutela dei diritti umani.

Grazie anche alle tante proteste, portate avanti dalla componente studentesca in questi anni, ma anche da alcuni docenti e rappresentanti del personale tecnico amministrativo, i quali hanno creato un ambiente più attento, sensibilizzando ed informando su tali questioni.

Con un pizzico di orgoglio ci ritagliamo anche noi dell’Osservatorio un piccolo ruolo in questa trasformazione, grazie all’attività attenta e continua svolta insieme a USB, al gruppo Petizione per Gaza, a Cambiare Rotta, ai Giovani Palestinesi e a BDS, abbiamo collaborato nel creare quelle condizioni e quella consapevolezza, insomma quell’humus nel quale la mozione di oggi è maturata.

A Bologna è in atto una trasformazione che in meno di due anni ha portato un Ateneo con quasi cento collaborazioni con Israele e filiera bellica a ridurre notevolmente tali partenariati e ad incamminarsi sul sentiero dell’integrità e dell’etica della ricerca, oltre che della costruzione di un’università come spazio decoloniale e luogo di cultura della pace e dei diritti umani.

Qui i dettagli della mozione:

L’Università di Bologna sull’escalation militare israeliana a Gaza — UniboMagazine https://magazine.unibo.it/archivio/2025/06/17/luniversita-di-bologna-sullescalation-militare-israeliana-a-gaza

Giuseppe Curcio, Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università