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Mozione per Gaza dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli
PUBBLICHIAMO LA MOZIONE PER GAZA CHE L’ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI DI NAPOLI, CON FIRMA CONGIUNTA DEL IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, DEL CONSIGLIO ACCADEMICO E DELLA CONSULTA DEGLI STUDENTI HA ELABORATO E PUBBLICATO SUL SUO SITO (CLICCA QUI). La Presidenza, la Direzione, il Consiglio di amministrazione, il Consiglio accademico e la Consulta degli Studenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli: si dichiarano CONTRO la politica di discriminazione, segregazione e colonizzazione che lo Stato di Israele utilizza nei confronti del popolo palestinese e che viola i principi e i dettami del diritto internazionale e le risoluzioni ONU sui Diritti Umani, come confermato dalla sentenza di condanna al primo ministro Netanyahu, al suo ex ministro Gallant e ai vertici di Hamas, da parte della Corte penale internazionale del’ Aia. Oggi in particolare, di fronte ai massacri reiterati e ingiustificati verso la popolazione civile in atto nella striscia di Gaza ad opera dell’esercito israeliano, si intende evidenziare questa posizione in modo chiaro, contro l’occupazione militare e le politiche di apartheid in Palestina come in ogni parte del globo, dichiarando di non voler contribuire in alcun modo alle gravi violazioni delle libertà fondamentali del popolo palestinese. Come istituzione dell’Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica impegnata da sempre nella lotta contro ogni tipo di razzismo, discriminazione e segregazione e ispirata, com’è doveroso che sia, ad educare le giovani generazioni di artisti ai valori di rispetto, solidarietà, giustizia, spirito critico, propri della nostra Costituzione, si intende quindi prendere posizione rispetto al genocidio efferato in atto, assumendo l’impegno a non restare in silenzio e a continuare la missione di costruttori di pace e dialogo tra le persone ed i popoli. A tal fine: * Uniscono la propria a tutte le voci che chiedono l’immediato cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi e il libero accesso agli aiuti umanitari, auspicando una soluzione definitiva che, nel rispetto del diritto internazionale, garantisca la pacifica convivenza di tutti i popoli della regione. Inoltre, alla luce della drammatica evoluzione della situazione nella Striscia di Gaza: * Prendono atto di quanto recentemente espresso da ONU, Corte Internazionale di Giustizia, Amnesty International, Save the Children, e molti altri organismi internazionali; * Condannano come ingiustificabile l’accanimento del governo e dell’esercito israeliano ai danni della popolazione civile palestinese; * Esprimono vicinanza e solidarietà alla popolazione civile palestinese, agli ostaggi e alle loro famiglie; * Sostengono gli sforzi delle migliaia di cittadini e cittadine di Israele che desiderano vivere in pace con i loro vicini; * Esortano il Governo italiano a fare ogni sforzo per arrivare il più rapidamente possibile al cessate il fuoco, alla liberazione degli ostaggi, all’ingresso degli aiuti umanitari nella striscia di Gaza e per contribuire all’avvio di un vero processo di pace nella regione, attuando le deliberazioni dell’ONU. * Esortano inoltre a destinare maggiori fondi all’istruzione pubblica, unico presidio culturale in grado di formare generazioni capaci di opporsi alla logica del conflitto bellico, riducendo invece gli investimenti nella produzione e nell’invio di armamenti, che rischiano di renderci indirettamente complici della drammatica situazione in Medio Oriente. * Si impegnano, con il supporto e la collaborazione degli studenti, e a partire dal sostegno della Consulta degli Studenti, a promuovere attivamente la collaborazione con associazioni, enti e progetti che condividono tali intenti, valorizzando l’Accademia di Belle Arti di Napoli come luogo di incontro, confronto e sensibilizzazione.
Lettera alla Rettrice della Sapienza da 356 docenti: fermare il genocidio in Palestina
Magnifica Rettrice, nel corso della cerimonia di celebrazione dei 90 anni di Sapienza, tenutasi lo scorso martedì 16 settembre,  ha avuto modo di ricordare che “i tank israeliani entravano a Gaza City”. Nel suo discorso ha fatto riferimento allo “sdegno” e all’ “orrore” con cui tutta la comunità Sapienza ha reagito e reagisce alla “brutale violenza” e alla più totale indifferenza per la vita umana che caratterizzano le “guerre” in corso – in Palestina, in Ucraina, in Sudan e altrove. E, dopo aver ricordato la manifestazione per la pace organizzata in occasione del conflitto Russia-Ucraina, ha fatto appello ai valori della cultura e della scienza.  Forse, però, oltre alla scienza ci vorrebbe anche un po’ più di coerenza. Sarebbe il caso di ricordare, per esempio, che Sapienza non ha organizzato alcuna manifestazione per denunciare l’operato di Israele ed esprimere la sua solidarietà al popolo palestinese. Non ha mai esposto, neppure per un’ora, la bandiera palestinese sulla sua homepage, mentre quella dell’Ucraina vi ha campeggiato per settimane. Magnifica Rettrice, lei  ha fatto un fugace riferimento al “diritto internazionale”, ma non ha ricordato che, mentre il nostro governo e la UE sostengono militarmente ed economicamente l’Ucraina, e hanno approvato 19 pacchetti di sanzioni contro la Russia, nessuna sanzione è stata applicata contro Israele, nonostante da quasi due anni stia bombardando una popolazione inerme, stia distruggendo sistematicamente case, scuole, ospedali, edifici istituzionali, e stia aggredendo paesi terzi (Qatar, Iran, Libano, Siria, Yemen). Non solo: uccide giornalisti, operatori sanitari e civili in coda per il cibo, avendo già fatto della fame un’arma di guerra. Il numero dei morti, Magnifica Rettrice, è intorno agli ottantamila,  anche se, secondo molti esperti, la cifra reale potrebbe essere da cinque a dieci volte superiore. Qualunque sia il numero delle morti, esse pesano sulle nostre coscienze di complici diretti e indiretti. Le sue parole di vicinanza per chi soffre a Gaza non sono state accompagnate da alcuna condanna nei confronti dello stato di Israele e di quanti lo sostengono. La parola Israele (a parte il riferimento ai “tank israeliani”) non compare mai nel suo discorso. A Gaza, lei dice, c’è un’insostenibile “crisi umanitaria”, ma a chi siano da imputare questa crisi o le morti per fame da lei menzionate, non viene detto. E questo proprio nel giorno in cui la Commissione delle Nazioni Unite confermava a chiare lettere che Israele sta commettendo un genocidio. Il che significa che chiunque collabori con questo stato, e ne sostenga in alcun modo l’operato, è complice dei suoi crimini. Ci fa naturalmente piacere che Sapienza, come molte altre università del nostro paese, si sia adoperata per dare sostegno a studenti e studiosi palestinesi, o che presso il nostro Policlinico qualche fortunato bambino palestinese sia stato curato. Ma a oggi, mentre altri atenei e singoli dipartimenti o facoltà hanno in modo piuttosto netto dichiarato che interromperanno qualsiasi collaborazione istituzionale con le università israeliane, Sapienza evita di assumere una posizione esplicita e coraggiosa, che ne salvaguardi il carattere morale e la reputazione. Proprio nel giorno delle celebrazioni in Sapienza, il Senato Accademico dell’Università Statale di Milano ha prodotto un documento in cui, tra le altre cose, si legge che “[…] l’Ateneo conferma che stanti le attuali condizioni di grave violazione dei diritti umani nella Striscia di Gaza – ma anche in Cisgiordania – […] non potrà che astenersi dal procedere a nuove stipule o rinnovi di accordi istituzionali con università, istituzioni o attori di altro tipo che siano direttamente o indirettamente implicati nelle violazioni attualmente in essere”. È davvero troppo pretendere che Sapienza non sia da meno? Che dall’orrore e dallo sdegno si passi ad azioni concrete? Siamo docenti come lei, e vogliamo esprimere il disagio e l’indignazione che proviamo in quanto continuiamo, da due anni, a entrare nelle aule per fare lezione, per presiedere alle lauree di studenti e studentesse (che ormai sempre più frequentemente mostrano spille con la bandiera palestinese o che chiedono di fermare il genocidio) in rappresentanza di una istituzione che non solo non è stata in grado di dire nulla di più di qualche parola di circostanza in estremo ritardo, ma si dimostra anche complice, mantenendo gli accordi con le università israeliane e con l’industria delle armi che fornisce materialmente gli strumenti per trucidare i palestinesi. Ogni parola non detta, ogni collaborazione non rescissa sono materialmente un proiettile in più a danno dei e delle palestinesi, una bomba in più su una scuola o su un ospedale. Quanto è già avvenuto in Palestina graverà per sempre sulle nostre coscienze; cerchiamo di fermarci adesso, seppure in ritardo. La Sapienza, in quanto maggiore ateneo d’Europa, non può sottrarsi alla responsabilità di uscire da questa spirale di violenza e di unire la propria voce e le proprie azioni a quelle già espresse altrove. Il tribunale della storia ci concede soltanto quest’ultimo appello, prima della condanna irrevocabile a essere ricordati come coloro che sono rimasti fino all’ultimo dalla parte sbagliata. ROMPIAMO GLI ACCORDI, MAGNIFICA RETTRICE. FERMIAMO IL GENOCIDIO E RENDIAMO LIBERTÀ E GIUSTIZIA AL POPOLO PALESTINESE. Roma, 19 settembre 2025 Comitato Sapienza per la Palestina con il supporto di (aggiornato al 19 settembre 2025 ore 16:00) 1. Marco Balsi 2. Ada Barbaro 3. Giada Basile 4. Paolo Borioni 5. Caterina Botti 6. Alviera Bussotti 7. Valerio Camarotto 8. Isabella Camera d’Afflitto 9. Matteo Candidi 10. Leonardo Capezzone 11. Silvia Cataldi 12. Valerio Cordiner 13. Osvaldo Costantini 14. Maria D’Erme 15. Franco D’Intino 16. Filomena Diodato 17. Francesca Federico 18. Anna Candida Felici 19. Fernanda Fischione 20. Rosario Gigliotti 21. Laura Guazzone 22. Adolfo La Rocca 23. Giorgio Mariani 24. Marta Marchetti 25. Sarin Marchetti 26. Arturo Monaco 27. Elisabetta Petrucci 28. Martina Piperno 29. Ernesto Placidi 30. Stefania Portoghesi Tuzi 31. Marco Ramazzotti 32. Lorenzo Rovigatti 33. Gianni Ruocco 34. Stefano Scarcella Prandstraller 35. Luisa Valente 36. Stefano   Velotti 37. Riccardo Capoferro 38. Leonardo Mattiello 39. Bianca Monteleone 40. Yasmin Riyahi 41. Mattia Giampaolo 42. Ludovica Serricchio 43. Giuli  Ecca 44. Mattia Bonasia 45. Ilaria Andolfi 46. Alessandra  Fremiotti 47. enzo  scandurra 48. Massimiliano Di Mino 49. Riccardo Sergi 50. Lorenzo  Celio 51. Bernardo              Favini 52. Enrico      Taglioni 53. Giulia       Arduini 54. Simone   Di Muzio 55. Leonardo              Ariodante 56. francesco             cioffi 57. Melissa   Fedi 58. Lucrezia  Desiderio 59. Alessandro           Palma 60. Salvatore Pontarelli 61. Simone   De Santis 62. Giacomo Lanfiuti Baldi 63. Michelina             Di Cesare 64. Marica    Falzarano 65. Michaela Giorgianni 66. Alessandra           Criconia 67. Paolo       De Troia 68. Roberto  Di Santo 69. Marco     Isopi 70. Gaia         Tomazzoli 71. Ilaria        Anglani 72. Sajjad      Lohi 73. Fabio       Sammartino 74. valeria     infantino 75. Gianmarco           Grantaliano 76. Veronica Bellazzi 77. Luca         Alteri 78. Luca         Zamparelli 79. Cecilia     Draicchio 80. Tiziana     Nupieri 81. Catia        Cerra 82. Roberto  Contestabile 83. Paolo       D’Indinosante 84. Daniele   Ranzino 85. Manuela Grillo 86. Massimo Aprea 87. Marina    De Palo 88. Asia         Battiloro 89. Carles      Sanchez Riera 90. Alberto   Budoni 91. Giulia       Fabbri 92. Federica  Ruggiero 93. Claudio   Alimonti 94. Fausto Libero       Barberis 95. Francesca             Congiu 96. Barbara  Massucci 97. Martina  Di Tizio 98. Giovanna Boumis 99. MARCO   OMIZZOLO 100. Giulia    Magro 101. Eva        Pietropaoli 102. Giorgia Mannucci 103. Paolo    Piazza 104. Giovanni            Licata 105. Francesca          Tria 106. Francesca          Santangeli 107. Paola    Di Mascio 108. Giorgio Graziani 109. Lucy      Bell 110. Massimiliano    Tortora 111. Luca      Valleriani 112. Mauro Lucio      Papinutto 113. Vittorio               Loreto 114. Marina Bouché 115. Alessandro        Di Egidio 116. Marina Gallinaro 117. Paolo Gaspare  Bottoni 118. Alessandro        Motta 119. Nicolò   Geri 120. Valentina           Bernardi 121. Paolo    Padrevecchi 122. Francesca          Angelini 123. Maria Pia           Nazio 124. Elena    Gagliasso 125. stefania              espa 126. Dario     La Montagna 127. Fabio    Cutroni 128. Fabio    Stassi 129. Maria Romana Allegri 130. Laura    Ciapponi 131. Daniele               De Sensi 132. Carla     Nardinocchi 133. Mauro  Papinutto 134. Isabella               Tomassetti 135. fabio massimo  GAtta 136. Giorgio Giovanelli 137. francesco           cioffi 138. Vyali Georgian  Moldoveanu 139. Ilaria     Bufalari 140. Fabio    Bernasconi 141. Carlo Maria       Biscaccianti 142. Alessio Oliviero 143. Ninfa     Ingui’ 144. Angelo Vulpiani 145. Andrea Sterbini 146. Francesca          De Marchis 147. Lorenzo              Foscolo 148. Elisa      Coletta 149. Sara Radi           Ahmed 150. Marta   Marucci 151. francesca           canestrelli 152. Luca      Zamparelli 153. Francesca          D’Ambrosio 154. Maria Irene Papa 155. Luca Massimo Andrea   Martinazzi 156. Anna     Calabrò 157. Clara Benedetta Vincenza          Pezzuto 158. Arianna Campiani 159. Alessandro        Somma 160. Adriano              Lenti 161. EMANUELE        FALLANI 162. Maura  Percoco 163. Maria Cecilia     Daniele 164. Elena    Gerosi 165. Giuseppina        Porciello 166. Eleonora            Rossi 167. Corrado              Mascia 168. Vanessa             Era 169. Filomena           Pacella 170. Leonardo           Bagnulo 171. Luciano Fattore 172. Maria Rita          Cugliandro 173. Alice      Marconato 174. anna     maggetti 175. Valerio Buttinelli 176. Francesco          Contel 177. Claudia Ciancaglini 178. Giorgio De Donno 179. Sandro De Cecco 180. Alessandro        Picone 181. Vincenzo            Nesi 182. Paola    Ferretti 183. Gabriella            Puppo 184. Marco  Grilli 185. Giorgio Grisolia 186. Luigi      Marinelli 187. Carlo     Martinez 188. Bianca  Colonna 189. Marco   Bruno 190. Gabriele             Peluso 191. Biagio   Dell’Omo 192. Antonio              Agresti 193. Vincenzo            Fusco 194. Giulia    Boccacci 195. Nadia Andrea   Andreani 196. Augusto             Cerqua 197. Valerio Corica 198. Paola    Bernardi 199. Gabriele             Fusco 200. Edoardo             Girardi 201. Lina       Zampierollo 202. Maria Grazia     Luna 203. Ilaria     Schiaffini 204. Sara      Marilungo 205. Maria Serena    Panasiti 206. Simone Cacace 207. Rossana             Capobianco 208. Nicoletta            Minto 209. Andrea Corese 210. Stella    Petković 211. Edoardo             Esposto 212. Michele              Morganti 213. Luca      Casarin 214. Marcello            Ponsiglione 215. Andrea Bellelli 216. Caterina             Donattini 217. Monica Mignucci 218. Alessandro        Laneve 219. Giulia    Tatafiore 220. Giovanni            Organtini 221. Andrea Salaris 222. Sara      Ferrante 223. Federico             Fornasaro 224. Anna Leonilde   Bucarelli 225. Mattia  Fiorilli 226. Mauro  Giacomantonio 227. Daniel   Pumo 228. Andrea Bianchi 229. Andrea Dall’Aglio 230. Alessandro        Teta 231. Samuel Nocito 232. Claudia Fasolato 233. Mattia Giampaolo 234. Elisabetta           Della Corte 235. Gabriele             Lombardi 236. MICHELA           ROSICARELLI 237. Giovanni            Iannaccone 238. Stefano Bae 239. Gabriele             Vercelli 240. Marina Scattolin 241. Mauro  Maggi 242. Valerio Placidi 243. Eleonora            Giovannetti 244. Adele    Bosi 245. Jacob    Blakesley 246. Mauro  Maggi 247. Simone               Frasca 248. Anna     Riccioli 249. Paolo    Piccinni 250. ORNELLA            TAROLA 251. Riccardo             Tilli 252. Marco  Di Branco 253. Sarah    Boukarras 254. Francesca          Pieroni 255. Rosa     Di Stefano 256. Francesco          Saltari 257. Hajar    Al-Naqshbandi 258. Gilda     Sensales 259. Giorgio Monari 260. Moreno Ignazio              Coco 261. Fiorenzo            Parziale 262. Elena    Allegretti 263. Giacomo            Trinca Cintioli 264. Federico             Tucci 265. Carlo     Travaglini Allocatelli 266. Carla     Ventre 267. Lorenzo              Cirigliano 268. Giulio    Attenni 269. Marika Mauti 270. Nicol     Imperi 271. Adele    La Rana 272. Martina              De Giuseppe 273. Serena  Renzi 274. Cecilia   guariglia 275. Mariella             Segreti 276. Patrizia Gentili 277. Nicolò   Laureti 278. Francesco          Caracci 279. Md Tanbeer      Haque 280. Rossella             Martin 281. Flaminia             Carocci 282. Norma  Felli 283. Francesca          Attadio 284. Marta   De Luca 285. Carlotta              Ferrando 286. Giulia    Matusali 287. Flavia    Dioguardi 288. Marco  Esposito 289. Lara      Benfatto 290. Paolo    De Vincenzi 291. Concetta            Campailla 292. Maria Patrizia Somma 293. Valeria D’Annibale 294. Francesco          Scardino 295. Giuseppe           Ricotta 296. Elettra Stimilli 297. Enrico   Casadio Tarabusi 298. Alessandra        Guidi 299. Anna     Giometti 300. Federica             Casalin 301. Akant Sagar       Sharma 302. Kristina               Micalizzi 303. Laura    Rosano’ 304. Paola    Orsatti 305. chiara   Giorgi 306. Antonio              Zuffianò 307. Alessandro        Gebbia 308. Giovanni            Leuzzi 309. Stefano Scacco 310. Sofia     Pepe 311. Giulio    Galise 312. Francesco          Siano 313. Alessandro        von Gal 314. Gabriele             Di Carlo 315. Paolo    Mangini 316. Tiziano Pauletto 317. elisa      Ballin 318. Riccardo             Basilone 319. Fau        Rosati 320. Simone Di Micco 321. Ilde       Pieroni 322. Davide  Gori 323. Stefano Grasso 324. Michelangelo    Tani 325. Aicia      Naser 326. Enri o    Rogora 327. Daniele Di Tata 328. Chiara  Antoniucci 329. Filippo  Sotgiu 330. Maria Luisa        De Martino 331. Maria Grazia     Galantino 332. Chiara  Maciocci 333. Matilde Brunetti 334. Erik        Leemhuis 335. Elena    Paparella 336. Raffaele             Cadin 337. Alya      Zeinaty 338. Ludovica            Vosa 339. Beatrice Pennacchi 340. Noemi  Di Lorenzo 341. Domenico          Caudo 342. Simone Scalise 343. Matteo Laurenzi 344. Martino             Schettino 345. Flavio    Giuliani 346. alessandra brezzi 347. Claudia Salera 348. Alessandro Guerra 349. Daniele Valeri 350. Sarah  Ferraiuolo 351. Francesca Simonelli 352. Martina Pasqua 353. Giorgia Marini 354. martino luigi   di salvo 355. Salvatore Manfredi D’Angelo 356. Francesc Balossi Restelli
UNIFI contro i crimini di guerra: cinque Dipartimenti sospendono accordi con atenei israeliani
PUBBLICHIAMO LA MOZIONE DI CONDANNA NEI CONFRONTI DELLE AZIONI DEL GOVERNO ISRAELIANO CONTRO LA POPOLAZIONE PALESTINESE E GIUNTA ALL’OSSERVATORIO CONTRO LA MILITARIZZAZIONE DELLE SCUOLE E DELLE UNIVERSITÀ DA PARTE DI CINQUE DIPARTIMENTI DELL’UNIVERSITÀ DI FIRENZE, NELLA SPERANZA CHE ALTRI DIPARTIMENTI, COLLEGI E UNIVERSITÀ POSSANO PRENDERE POSIZIONE SUL GENOCIDIO IN ATTO IN PALESTINA. Per sostenere attivamente il dissenso ai crimini di guerra commessi dalle autorità politiche e militari israeliane nei confronti della popolazione civile palestinese della Striscia di Gaza e della Cisgiordania negli oltre 20 mesi scorsi, cinque Dipartimenti dell’Ateneo fiorentino hanno approvato delle delibere che sospendono o interrompono gli accordi istituzionali che avevano in atto con università israeliane: – il Dipartimento di Matematica e Informatica – DIMAI – si è ritirato dall’accordo vigente con l’Università Ben-Gurion; – il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale – DICEA – e il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali – DAGRI – hanno sospeso la loro partecipazione allo stesso accordo con l’Università Ben-Gurion; – il Dipartimento di Architettura – DIDA – ha sospeso la sua partecipazione all’accordo con Ariel University; – il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali – DSPS – ha sospeso il protocollo di cooperazione con il Centro Blavatnik per la Cybersecurity dell’Università di Tel Aviv. Oltre 500 tra docenti, ricercatori, tecnici amministrativi e bibliotecari, collaboratori ed esperti linguistici, dottorandi e studenti, ritenendo urgente e non rinviabile un’analoga discussione da parte degli altri Dipartimenti, hanno diffuso un “Appello per una presa di posizione dei Dipartimenti UNIFI sui crimini di guerra nei Territori Palestinesi”. Denunciamo in particolare lo “scolasticidio” che si sta perpetrando ai danni della popolazione palestinese, limitando drammaticamente l’accesso allo studio in una situazione già da anni compromessa. Con l’appello invitiamo tutta la comunità universitaria a fare la sua parte, raccogliendo elementi utili da portare in discussione nelle prossime sedute dei propri Consigli di Dipartimento per discutere la sospensione o l’interruzione degli accordi con università israeliane. Per informazioni potete contattare: – Leonardo Bargigli, Professore Associato – Dipartimento DISEI, leonardo.bargigli@unifi.it, 0039 335 60 70 188 (https://cercachi.unifi.it/p-doc2-2013-000000-B-3f2b3a2f362930.html) – Giulio Castelli, Ricercatore Legge 240/10 a tempo determinato – Dipartimento DAGRI, giulio.castelli@unifi.it, 0039 340 85 96 486 (https://cercachi.unifi.it/p-doc2-0-0-A-3f2b3b2f352e30.html) – Daniela Poli, Professoressa Ordinaria – Dipartimento DIDA, daniela.poli@unifi.it, 0039 333 6847022 (https://cercachi.unifi.it/p-doc2-2016-0-A-2b333c2c3727-1.html) – Daniele Angella, Professore Ordinario – Dipartimento DIMAI, daniele.angella@unifi.it, 0039 338 8738311 (https://cercachi.unifi.it/p-doc2-2013-000000-A-3f2b3c2e39282e-0.html) Unisciti al nostro canale telegram
Mozione di condanna governo israeliano del Collegio Dottorato Scienze Relazioni Umane UNIBA
PUBBLICHIAMO VOLENTIERI LA MOZIONE DI CONDANNA NEI CONFRONTI DELLE AZIONI DEL GOVERNO ISRAELIANO CONTRO LA POPOLAZIONE PALESTINESE E CONTRO I DISSIDENTI E GLI OBIETTORI ISRAELIANI GIUNTA ALL’OSSERVATORIO CONTRO LA MILITARIZZAZIONE DELLE SCUOLE E DELLE UNIVERSITÀ DA PARTE DEL COLLEGIO DEL CORSO DI DOTTORATO IN SCIENZE DELLE RELAZIONI UMANE (16/06/2025), UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI “ALDO MORO”, NELLA SPERANZA CHE ALTRI DIPARTIMENTI, COLLEGI E UNIVERSITÀ POSSANO PRENDERE POSIZIONE SUL GENOCIDIO IN ATTO IN PALESTINA. Considerate le incessanti azioni criminali del governo israeliano contro la popolazione palestinese e la mobilitazione internazionale e locale, in continuità con quanto espresso dal Consiglio Didattico di Filosofia e Scienze Filosofiche dell’Università del Salento, viene approvata e sottoscritta la seguente mozione. Il Collegio del Corso di Dottorato in Scienze delle Relazioni Umane esprime la più ferma condanna per le gravissime violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario da parte dello Stato di Israele nei confronti del popolo palestinese, degli abitanti della Striscia di Gaza e della Cisgiordania. Si tratta di violazioni ampiamente documentate da autorevoli fonti nazionali e internazionali indipendenti. Secondo un report di OCHA (aggiornato a inizio aprile 2025), da ottobre 2023 a Gaza sono quasi 60 mila i morti, oltre 115 mila i feriti; più di 2 milioni gli sfollati. Secondo una stima pubblicata su “The Lancet”, i morti sarebbero 70 mila, con un impatto particolarmente devastante su donne e bambini: le Nazioni Unite riportano circa 14.000 bambini uccisi, mentre altre fonti ne indicano fino a 18.000, e ancora oltre 25.000 feriti e più di 25.000 orfani. Oltre il 90% della popolazione è sfollata e il blocco degli aiuti, in vigore dal marzo 2025, priva milioni di persone di cibo, acqua potabile, cure mediche e condizioni igienico-sanitarie essenziali. Il Collegio è cosciente che tale mozione possa subire distorsioni e manipolazioni. Tuttavia, crede che, in questo momento, sia preferibile correre questo rischio anziché rimanere in silenzio e non prendere posizione contro tale barbarie perdurante e immane tragedia. Va detto con chiarezza che il Collegio intende fermamente sottrarsi alla trappola dell’odio e a ogni espressione di antisemitismo, e rifiuta recisamente l’utilizzo di questa accusa come strumento di impunità per lo sterminio in atto a Gaza e in Cisgiordania. Il Collegio si unisce voci critiche che a livello internazionale, nelle varie comunità tanto israeliane e ebraiche quanto arabe e islamiche, sostengono le ragioni del cessate il fuoco e della fine di ogni attività criminale ai danni della popolazione palestinese. Il Collegio si unisce a tutte le voci nazionali e internazionali, di qualsivoglia appartenenza, nazionalità, religione, che condannano lo sterminio, appellandosi al rispetto dei diritti umani all’esistenza, a una vita dignitosa, a un’adeguata alimentazione, alle cure sanitarie, all’istruzione. Il Collegio intende altresì evidenziare la propria contrarietà a ogni forma di violenza, in quanto fa proprio e ribadisce il principio costituzionale del rifiuto della guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali, oltre al principio di rifiuto di ogni forma di colonialismo. Di fronte a questa catastrofe umanitaria provocata dal governo israeliano, la nostra comunità, fondata sui valori di rispetto dei diritti umani, solidarietà e responsabilità etica, si unisce a tutte le voci che chiedono con urgenza: – la cessazione immediata delle ostilità e un cessate il fuoco duraturo, anche per garantire la liberazione di tutti gli ostaggi; – la riapertura sicura e stabile dei corridoi umanitari; – il sostegno morale e politico agli obiettori di coscienza, renitenti alla leva, disertori, attiviste nonviolente israeliani e palestinesi che rifiutano ogni complicità, da ambo i lati, al massacro e all’occupazione; – il pieno ripristino e il rispetto del diritto internazionale umanitario e delle deliberazioni ONU, a partire dal Parere della Corte Internazionale di Giustizia del 19 luglio 2024, ovvero l’obbligo per lo Stato ebraico di smantellare le colonie e ritirare le proprie truppe dai Territori Occupati, a tutela della popolazione civile e del diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese; – l’adempimento, da parte di tutte le Istituzioni italiane, delle indicazioni rese dalla Corte Internazionale di Giustizia il 19 luglio 2024 e fatte proprie dall’Assemblea Generale ONU nel settembre 2024, nel pieno rispetto dell’articolo 11 della nostra Costituzione; – l’impegno dei governi coinvolti a intraprendere, con determinazione, la via diplomatica per una pace giusta e duratura, che porti alla fine della colonizzazione e dunque alla liberazione e autodeterminazione del popolo palestinese e alla ricerca di soluzioni condivise e pacifiche; – l’adozione nei confronti dei colleghi palestinesi di misure di accoglienza analoghe a quelle rivolte ai colleghi ucraini nel 2022, quando il Ministero aprì delle posizioni per visiting professor dedicate a chi proveniva da quel paese in guerra; – infine, si chiede che, volendo preservare i rapporti scientifici e culturali con il popolo israeliano, nel caso di eventuali collaborazioni con istituzioni accademiche israeliane si abbia estrema cura nell’assicurarsi che i nostri interlocutori abbiano esplicitamente preso le distanze dal mancato rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale da parte del governo israeliano. A nome del Collegio del Corso di Dottorato in Scienze delle Relazioni Umane, con voto unanime. Deliberato in data 16 giugno 2025
Università di Bologna: approvata in Senato mozione su guerre, riconoscimento Palestina e genocidio a Gaza
Non sono parole vaghe ed ambigue, ma concetti chiari e precisi quelli della mozione approvata oggi all’Università di Bologna. Sono stati fatti tanti passi avanti all’Alma Mater nel corso dell’ultimo anno e mezzo. Grazie alle proteste di studenti e studentesse, docenti e personale tecnico amministrativo, non ci sono più accordi quadro fra l’Ateneo e partner della filiera bellica come Leonardo e Thales, si sta ponendo la giusta attenzione al tema del dual use con appositi interventi fornativi per chi lavora nella ricerca, al fine di individuare in una proposta di ricerca congiunta quegli elementi che possano far capire che ci si trova davanti ad un caso di potenziale uso militare. L’Ateneo ha già avviato un sistema di ricognizione dei progetti scientifici e dei programmi di ricerca in essere con Università, aziende e istituzioni israeliane per escludere qualsiasi coinvolgimento nella violazione del diritto internazionale (anche in materia di dual use). A tale proposito, anche nel bando Maeci 2025 Unibo non ha presentato nessuna domanda di collaborazione con Israele. Tale sistema era già stata introdotto nel marzo 2024 grazie ad un’altra mozione in Senato, con la quale si adottò il metodo della due diligence, oltre ad esprimersi sul Cessate il fuoco e mettere a disposizione borse di studio per studenti palestinesi (ad oggi assegnate 6 borse a studenti più una per un ricercatore) Mozione del 19.3.2024: https://share.google/OGU0fV2uQuoGpd0Xc Con la mozione di oggi si stabiliscono alcuni punti fondamentali: – si condannano tutte le violazioni di Israele nella Striscia di Gaza e nei territori palestinesi occupati; – si prende posizione contro il genocidio nella Striscia di Gaza; – si auspica il riconoscimento dello stato Palestinese; – si impegna a promuovere iniziative orientate alla cultura della pace, della giustizia e della dignità condivisa, sostenendo partenariati accademici con istituzioni palestinesi e facendosi promotrice di una posizione a sostegno dell’autodeterminazione del popolo palestinese. E così anche l’Università di Bologna, dopo la Sapienza e dopo l’Università di Pisa, si pone sul solco di quelle realtà accademiche che lanciano un messaggio volto a diffondere la cultura della pace e della tutela dei diritti umani. Grazie anche alle tante proteste, portate avanti dalla componente studentesca in questi anni, ma anche da alcuni docenti e rappresentanti del personale tecnico amministrativo, i quali hanno creato un ambiente più attento, sensibilizzando ed informando su tali questioni. Con un pizzico di orgoglio ci ritagliamo anche noi dell’Osservatorio un piccolo ruolo in questa trasformazione, grazie all’attività attenta e continua svolta insieme a USB, al gruppo Petizione per Gaza, a Cambiare Rotta, ai Giovani Palestinesi e a BDS, abbiamo collaborato nel creare quelle condizioni e quella consapevolezza, insomma quell’humus nel quale la mozione di oggi è maturata. A Bologna è in atto una trasformazione che in meno di due anni ha portato un Ateneo con quasi cento collaborazioni con Israele e filiera bellica a ridurre notevolmente tali partenariati e ad incamminarsi sul sentiero dell’integrità e dell’etica della ricerca, oltre che della costruzione di un’università come spazio decoloniale e luogo di cultura della pace e dei diritti umani. Qui i dettagli della mozione: L’Università di Bologna sull’escalation militare israeliana a Gaza — UniboMagazine https://magazine.unibo.it/archivio/2025/06/17/luniversita-di-bologna-sullescalation-militare-israeliana-a-gaza Giuseppe Curcio, Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università