Doppio appuntamento il 23 e il 29 novembre con l’Osservatorio in provincia di Milano

Osservatorio contro militarizzazione di scuole e università - Sunday, November 16, 2025

23 novembre 2025, ore 18:00, Unione Inquilini in via Marx, 495, Sesto San Giovanni (MI)
29 novembre 2025, ore 20.45, Cinema Nuovo, via Cascina del sole a Novate Milanese (MI)

Domenica 23 novembre 2025 alle ore 18:00 presso la sede (gentilmente concessa) di Unione Inquilini in via Marx, 495 a Sesto San Giovanni (MI), all’iniziativa “Abbiamo bloccato tutto, ora organizziamoci!” e sabato 29 novembre 2025 alle ore 20.45 presso il Cinema Nuovo in via Cascina del sole a Novate Milanese (MI) in occasione della proiezione di “No other Land”, sarà presente anche l’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università.

Gli incontri hanno lo scopo di informare sul tema della militarizzazione e sulla gravità dei conflitti bellici in corso, cercando di tenere vivo il dibattito pubblico.

Laddove possibile e richiesto l‘Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università, oltre presentarsi le sue attività, si rende disponibile a raccogliere spunti di riflessione, proposte e a contribuire con il suo lavoro a creare una rete di pacifisti ed antimilitaristi che possa operare nelle scuole.

L’ora della riscossa Popolare è ORA!
Contro la guerra e il genocidio per Costruire il Governo di Blocco Popolare

Fra settembre e ottobre a milioni siamo scesi nelle piazze in solidarietà con il popolo palestinese, in sostegno della Global Sumud Flotilla e contro la complicità del governo Meloni con il genocidio perpetrato dai sionisti di Israele. Un movimento enorme che ha bloccato i porti, le stazioni, le autostrade e le tangenziali, occupato le scuole e le università.

Ruolo fondamentale lo hanno avuto i lavoratori che mettendosi alla testa del grande movimento e lanciando una parola d’ordine chiara BLOCCHIAMO TUTTO hanno elevato la potenza delle mobilitazioni facendo saltare leggi anti sciopero, contro i blocchi e e zone rosse.

Un movimento che ha mostrato cosa può fare, togliendo ogni luogo comune sulla passività delle masse popolari, che non si è esaurito per il semplice fatto che tutte le motivazioni che hanno indotto a bloccare il paese sussistono ancora tutte. Anzi si aggravano e si legano sempre più l’una con l’altra: il sostegno a sionisti e Nato nelle loro guerre e nei loro crimini, la corsa al riarmo, l’economia di guerra con il conseguente attacco al diritto al lavoro, alla Sanità e all’Istruzione pubblica.

Per questo anche se il movimento generale è diminuito in forza non è scomparso e tanto meno sono scomparsi gli organismi che ne sono stati promotori, che proseguono iniziative, assemblee e mobilitazioni.

Adesso dobbiamo capire come rendere attivo e costante quel vasto movimento, come tradurre tutta la sua forza in azioni quotidiane e durature, in una rete capillare di organizzazione e attivismo per riprendere in mano il paese e cambiarlo davvero. É a partire dai posti di lavoro e dai quartieri che va sviluppato il protagonismo. Qui dobbiamo organizzarci per capire come affrontare problemi e difficoltà, per fermare le politiche di guerra e di smantellamento, per cambiare indirizzo ad ogni scuola, ospedale, posto di lavoro e quartiere. Da qui dobbiamo coordinare tutte le realtà che sono attive in questa lotta, nei più svariati ambiti, per costruire un fronte che si dia mezzi e strumenti per imporre ciò che è necessario ai lavoratori e alle masse popolari. Un lavoro utile e dignitoso, sanità e scuola gratuita e di qualità, case, quartieri sicuri e spazi di aggregazione. Anche solo con alcune decine di organizzazioni di lavoratori e territoriali che assumono un ruolo da traino, come ha fatto il Calp di Genova per la Flotilla, il governo Meloni può essere cacciato prima del tempo e può essere sostituito da un governo che sia davvero espressione di questa ampia mobilitazione.

L’iniziativa del 23 novembre “Abbiamo bloccato tutto, ora organizziamoci!” sarà occasione per confrontarci, condividere esperienze e proposte.

Interverranno:

  • GAP Gruppo Autonomo Portuali – Livorno
  • Global Movement to Gaza
  • Osservatorio contro la militarizzazione nelle scuole
  • Collettivi di lavoratori e organizzazioni popolari del territorio

    A seguire cena di autofinanziamento e musica

Per cambiare il nostro paese c’è bisogno del contributo di tutti: il tuo contributo è prezioso!