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Catania, 15 dicembre: Corso di formazione “Conoscere la guerra per costruire un immaginario di pace”
LUNEDÌ, 15 DICEMBRE 2025, ORE 8:30-13:30 AULA MAGNA L.S. “E. BOGGIO LERA” DI CATANIA (INGRESSO VIA QUARTARONE) Si svolgerà lunedì 15 dicembre 2025 dalle ore 8:30 fino alle 13:30 a Catania, presso il Liceo Scientifico “Enrico Boggio Lera“, il Convegno di Formazione e Aggiornamento in presenza e online per il personale scolastico organizzato dal CESP (Centro Studi per la Scuola Pubblica) con la collaborazione dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università dal titolo “Conoscere la guerra per costruire un immaginario di pace“. Il Corso si svolgerà sia in presenza che on line (per chi non abita nella provincia di Catania), ma in entrambi i casi occorre iscriversi e attendere la conferma al seguente link: https://forms.gle/2P4cqNVBK7ZHRaKY6 Si ricorda che il CESP è Ente accreditato/qualificato per la formazione del personale della scuola (Dir. MIUR n. 170/2016), per cui viene rilasciato Attestato di Partecipazione valido per l’esonero dal servizio per tutto il personale Docente e Ata (art. 36 Ccnl 2019/2021). PROGRAMMA DEL CONVEGNO Introduce e coordina: Patrizia Russo (Docente, Cesp Catania) Intervengono: Antonino De Cristofaro (Docente, Cobas Scuola) Pace e guerra dopo la fine del mondo bipolare     Gabriella Falcicchio (Docente di Pedagogia, Università di Bari) L’antropologia della guerra, noi e i nemici Michele Lucivero (Docente, Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università) Educare alla pace. Oltre la militarizzazione dell’istruzione Futura D’Aprile (Saggista, Giornalista free lance) Il mercato delle armi e le guerre Si allega locandina e modulo esonero dal servizio. cespboggio25Download
AUTOGESTIONE PER LA CITTÀ PUBBLICA – 13 e 14 dicembre 2025
Sabato 13 e domenica 14 dicembre 2025 1988-2025 AUTOGESTIONE PER LA CITTÀ PUBBLICA Siamo arrivati a 37 anni: tanti ne sono passati da quel 28 dicembre 1988, giorno della “liberazione” di uno spazio abbandonato che ha preso forma e vita grazie alla lotta e all’attivazione diretta. Una lunga storia fatta di storie diverse, il pezzo di un puzzle più grande: quella città dal basso fatta di spazi sociali sottratti alla speculazione, nuove forme di welfare e sindacalismo sociale, produzione culturale indipendente, accoglienza e mutualismo. Quella città solidale che difende il territorio e i beni comuni dagli interessi economici che, in nome dei profitti, sacrificano la sicurezza, la salute e la tutela ambientale: come è accaduto purtroppo a via dei Gordiani il 4 luglio scorso, con la drammatica vicenda dell’esplosione dell’impianto Gpl. S̲a̲b̲a̲t̲o̲ ̲1̲3̲ ̲d̲i̲c̲e̲m̲b̲r̲e̲ // ore 16,30 spazio letture per bambine e bambini a cura del gruppo genitori “Avventure di carta” // ore 17,30 Pillola video estratta da “Cristiano Rea, l’intervista inedita” a seguire NOT FOR SALE! La città pubblica contro rendita e guerra Talk e presentazione combo di “Città in affitto. Un requiem per il diritto all’abitare” di Gessi White (Editori Laterza) e “Il cerchio e la saetta” di Fabrizio C. (Fandango libri). Oltre agli autori, ne discuteremo con: Rossella Marchini (DINAMOpress) Pietro Vicari (Quarticciolo Ribelle) Alessandro Torti (Esc Atelier Autogestito) Margherita Grazioli (Movimenti per il diritto all’abitare). Partecipano: Rete territoriale 4 luglio, Comitato Civico per la Tutela dell’Area degli Ex Mercati Generali, Rete territoriale degli spazi sociali e delle associazioni di San Lorenzo, Social Forum Abitare, Forum Parco delle Energie, Collettivo studentesco FDA, LSA 100celle. // ore 20 𝗖𝗲𝗻𝗮 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲 // ore 21 𝗟𝗮 𝗥𝗮𝘀𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮 𝗦𝘁𝗮𝗺𝗽𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗥𝗶𝗰𝗵𝗶𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗟𝗶𝘃𝗲 La Rassegna stampa non Richiesta è il telegiornale di cui non sapevi di avere bisogno. Come tutti i telegiornali non è imparziale ma stavolta lo sai: le notizie sono lette dalla parte dell’antifascismo, dell’antirazzismo e del transfemminismo. E fa ridere, ma questo vale anche per il TG. D̲o̲m̲e̲n̲i̲c̲a̲ ̲1̲4̲ ̲d̲i̲c̲e̲m̲b̲r̲e̲ // dalle 16 alle 22 𝗘𝗟𝗘𝗖𝗧𝗥𝗢𝗗𝗢𝗠𝗘𝗦𝗧𝗜𝗖𝗔 Viaggi spaziali, paesaggi resistenti, suoni dal futuro anteriore. // In consolle // >> Mr.3p TruckStop76th – Techno djset >> Miss Loony – Techno djset >> Sonic Vision (KK) – Technobreak djset Visual by colletivo L4R Durante la due giorni sarà possibile visitare la mostra fotografica “DIALOGHI VISIVI – dittici fotografici”, a cura di Anima Urbis Roma Fotografia. L'articolo AUTOGESTIONE PER LA CITTÀ PUBBLICA – 13 e 14 dicembre 2025 proviene da Casale Garibaldi.
Inaugurazione mostra “DIALOGHI VISIVI – dittici fotografici” – 6 dicembre 2025
Sabato 6 dicembre, alle ore 11, inaugurazione della mostra “DIALOGHI VISIVI – dittici fotografici”, a cura di Anima Urbis Roma Fotografia. 54 dittici fotografici realizzati da 28 autori e autrici, che esplorano la relazione tra immagini attraverso contrasto, armonie, simmetrie e racconti emotivi. La mostra sarà visibile per tutto il mese di dicembre. Il laboratorio di fotografia metterà in vendita alcune foto ad offerta libera, il cui ricavato andrà a sostenere le spese legali e di gestione del Casale. L'articolo Inaugurazione mostra “DIALOGHI VISIVI – dittici fotografici” – 6 dicembre 2025 proviene da Casale Garibaldi.
Intervento straordinario sul verde verticale e di messa in sicurezza del parco
Finalmente! Per la prima volta nella sua lunga storia, il parco di Casale Garibaldi ha visto un intervento straordinario sul verde verticale e di messa in sicurezza, promosso dall’Assessorato al verde del Municipio V, che ringraziamo. Un passaggio importante, che potrebbe aprire una nuova stagione di collaborazione virtuosa tra esperienze autogestite e istituzioni locali, con l’obiettivo di ridefinire la funzione pubblica dei beni comuni urbani. Un risultato che non avremmo raggiunto senza l’ostinazione e la passione con le quali, a maggio 2017, alla scadenza della vecchia concessione, decidemmo di restare per difendere e tutelare un patrimonio sociale e ambientale straordinario. Un obiettivo raggiunto anche grazie alla spinta di oltre 500 citaddin3 che, due anni fa, hanno sottoscritto la nostra petizione popolare. La cura e la manutenzione del territorio, i servizi pubblici funzionanti, le strade illuminate, le attività degli spazi autogestiti che producono cultura, nuovo welfare, socialità, un quartiere vivo a tutte le ore: questa è la vera sicurezza sociale di cui abbiamo bisogno (non le derive securitarie, inutili e propagandistiche), condizione necessaria per costruire una comunità solidale e inclusiva. L'articolo Intervento straordinario sul verde verticale e di messa in sicurezza del parco proviene da Casale Garibaldi.
Militarizzazione e oppressione: voci dal Convegno di Verona del 23 novembre
Il 23 novembre l’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università di Verona ha organizzato l’evento pubblico “Dalla Global Sumud Flotilla alla “tregua”. Quale futuro per la Palestina?”, svoltosi al Centro Tommasoli, stipato per l’occasione oltre ogni immaginazione, a tal punto che si è reso necessario allestire un impianto acustico anche all’esterno. L’iniziativa ha visto la partecipazione di Roberta Leoni (presidente dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università), Donia Raafat (scienziata politica e attivista palestinese), Antonio Mazzeo (giornalista e scrittore impegnato nei temi della pace e del disarmo), Moni Ovadia (attore, artista, co-sceneggiatore, musicista), Triestino Mariniello (docente di Diritto penale internazionale alla John Moores University di Liverpool e parte del team della Corte penale internazionale per le vittime di Gaza), Greta Thunberg e Simone Zambrin (attivisti della Global Sumud Flotilla). Dopo il saluto di Miria Pericolosi, attivista dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università di Verona, Patrizia Buffa, moderatrice dell’incontro, ha aperto i lavori illustrando il significato del convegno e riportando alla memoria della platea quanto accaduto nei mesi scorsi: la nascita di un gigantesco movimento per la Palestina, imponente equipaggio di terra che ha accompagnato l’equipaggio di mare, segno tangibile dell’emersione di una coscienza planetaria. La mobilitazione non è stata motivata solo dall’empatia verso la Palestina, ma si è espressa in una vera e propria rivolta contro il potere delle oligarchie finanziarie e militari che hanno supportato e supportano il genocidio. In tutto il pianeta si è palesata la volontà di andare in direzione opposta a quella voluta dalle classi dirigenti. Purtroppo, la cosiddetta tregua ha avuto un’unica finalità: arginare questo movimento planetario. Ora più che mai, conclude Buffa, è il momento di perseverare nella resistenza all’oppressione, nella pratica del Sumud. Roberta Leoni ha messo in luce la militarizzazione totale della società israeliana che mobilita e disciplina l’intera popolazione mediante la leva obbligatoria lunga, instillando in tal modo nelle coscienze un senso d’insicurezza permanente. Un’organizzazione statuale e sociale che si regge su tali presupposti non può che condurre a forme di sorveglianza di massa, apartheid, pulizia etnica e pratiche genocidarie. Per quanto riguarda l’Italia, Leoni aggiunge come le capillari e continue iniziative di militarizzazione avviate dai governi degli ultimi lustri per valorizzare la cosiddetta “cultura della difesa” nelle scuole di ogni ordine e grado e nelle università, sembrano replicare in modo inquietante il modello guerrafondaio e securitario proprio dello Stato sionista. Donia Raafat sostiene che la cosiddetta tregua imposta da Trump non è per nulla una cessazione delle ostilità, bensì il passaggio da una fase di genocidio aperto e massiccio del popolo palestinese a una forma di genocidio incrementale. Ciò che vediamo ora non è un processo di trasformazione o di giustizia, è semplicemente il consolidamento delle stesse dinamiche che da decenni negano l’autodeterminazione del popolo palestinese. Pertanto, non bisogna fermarsi: le mobilitazioni e la rabbia popolare devono farsi sentire con una forza ancora maggiore, anche perché l’oppressione del popolo palestinese è l’emblema di tutte le forme di oppressione. Lottare per una Palestina libera significa lottare per un mondo più giusto. Antonio Mazzeo è intervenuto ricordando e analizzando le varie complicità del nostro governo e del nostro sistema economico col genocidio in atto. Come ha dimostrato nel suo ultimo report Francesca Albanese, relatrice speciale ONU per i territori palestinesi occupati, il genocidio in corso è un crimine collettivo che, come ricorda Mazzeo, coinvolge tutti i settori dell’economia italiana, da quello militare a quello finanziario, passando per quello energetico. Moni Ovadia si è invece soffermato sulla fondamentale distinzione tra ebraismo e sionismo, ricordando come ci siano in tutto il mondo moltissimi ebrei antisionisti e definendo il sionismo un’ideologia criminale e genocidaria. L’artista ha poi stigmatizzato il tentativo d’imbavagliare ogni forma di critica a Israele mediante strumenti repressivi come il DDL Gasparri che pretenderebbe di definire che cosa sia l’ebraicità e di equiparare antisionismo e antisemitismo. Secondo Moni Ovadia i veri antisemiti sono coloro che ritengono di poter definire a priori l’identità ebraica. Simone Zambrin ha spiegato il significato eminentemente politico dell’azione della Global Sumud Flotilla che non va confusa con una semplice missione di tipo umanitario proprio perché mirava a riaffermare il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese. Greta Thunberg ha analizzato il rapporto tra genocidio ed ecocidio, evidenziando come ciò che accade in Palestina sia il risultato di un sistema che ha come unico fine il profitto di pochi a danno dei molti. La deumanizzazione del popolo palestinese affonda le radici in questa logica di oppressione che va tutta a vantaggio di un’élite privilegiata che accumula sempre maggiori profitti sulla pelle di tutti. Triestino Mariniello ha confermato come quello in corso a Gaza sia un vero e proprio genocidio, sostenendo come, dai tempi dello sterminio attuato in Ruanda, non esistano altri casi così ampiamente documentati e per i quali vi sia una tale abbondanza di prove. Una delle vie giuridiche indicate dal professore della John Moores University per uscire dall’inerzia potrebbe consistere in un’iniziativa da parte dell’Assemblea Generale dell’ONU che sconfessi il piano Trump e l’operato del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, aprendo la via ad azioni contro Israele. Il convegno organizzato dall’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università ha dunque rilanciato la necessità di una mobilitazione permanente contro il genocidio, contro la militarizzazione delle coscienze e contro la censura che del genocidio sono potenti catalizzatori. Qui alcuni scatti della serata del 23 novembre a Verona. Giorgio Lonardi, Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università
Bergamo, 27 novembre, Assemblea pubblica con Osservatorio contro la militarizzazione
GIOVEDÌ, 27 NOVEMBRE 2025, ORE 20.00 BERGAMO, CTE DEL VILLAGGIO DEGLI SPOSI, SALA FRATUS Per la prima volta l’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università sarà presente insieme agli studenti e alle studentesse universitari/e, ai collettivi palestinesi e alla cittadinanza a Bergamo all’incontro promosso dai Carc, che si terrà giovedì, 27 novembre 2025 presso il CTE del Villaggio degli Sposi, alla Sala Fratus alle ore 20.00. L’incontro approfondirà la relazione tra il mondo dell’istruzione e la filiera bellica. e alcuni rappresenttanti dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università contribuiranno all’iniziativa relazionando sul proprio lavoro di monitoraggio e denuncia. 10-100-1000 Osservatori contro la militarizzazione delle scuole in ogni città! Qui il link del profilo del collettivo universitario, da cui si può scaricare con Q-code: https://www.instagram.com/p/DDxKUpoMLH1/?igsh=aW95cmRya3dqOXZz   
Doppio appuntamento il 23 e il 29 novembre con l’Osservatorio in provincia di Milano
23 NOVEMBRE 2025, ORE 18:00, UNIONE INQUILINI IN VIA MARX, 495, SESTO SAN GIOVANNI (MI) 29 NOVEMBRE 2025, ORE 20.45, CINEMA NUOVO, VIA CASCINA DEL SOLE A NOVATE MILANESE (MI) Domenica 23 novembre 2025 alle ore 18:00 presso la sede (gentilmente concessa) di Unione Inquilini in via Marx, 495 a Sesto San Giovanni (MI), all’iniziativa “Abbiamo bloccato tutto, ora organizziamoci!” e sabato 29 novembre 2025 alle ore 20.45 presso il Cinema Nuovo in via Cascina del sole a Novate Milanese (MI) in occasione della proiezione di “No other Land”, sarà presente anche l’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università. Gli incontri hanno lo scopo di informare sul tema della militarizzazione e sulla gravità dei conflitti bellici in corso, cercando di tenere vivo il dibattito pubblico. Laddove possibile e richiesto l‘Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università, oltre presentarsi le sue attività, si rende disponibile a raccogliere spunti di riflessione, proposte e a contribuire con il suo lavoro a creare una rete di pacifisti ed antimilitaristi che possa operare nelle scuole. L’ORA DELLA RISCOSSA POPOLARE È ORA! CONTRO LA GUERRA E IL GENOCIDIO PER COSTRUIRE IL GOVERNO DI BLOCCO POPOLARE Fra settembre e ottobre a milioni siamo scesi nelle piazze in solidarietà con il popolo palestinese, in sostegno della Global Sumud Flotilla e contro la complicità del governo Meloni con il genocidio perpetrato dai sionisti di Israele. Un movimento enorme che ha bloccato i porti, le stazioni, le autostrade e le tangenziali, occupato le scuole e le università. Ruolo fondamentale lo hanno avuto i lavoratori che mettendosi alla testa del grande movimento e lanciando una parola d’ordine chiara BLOCCHIAMO TUTTO hanno elevato la potenza delle mobilitazioni facendo saltare leggi anti sciopero, contro i blocchi e e zone rosse. Un movimento che ha mostrato cosa può fare, togliendo ogni luogo comune sulla passività delle masse popolari, che non si è esaurito per il semplice fatto che tutte le motivazioni che hanno indotto a bloccare il paese sussistono ancora tutte. Anzi si aggravano e si legano sempre più l’una con l’altra: il sostegno a sionisti e Nato nelle loro guerre e nei loro crimini, la corsa al riarmo, l’economia di guerra con il conseguente attacco al diritto al lavoro, alla Sanità e all’Istruzione pubblica. Per questo anche se il movimento generale è diminuito in forza non è scomparso e tanto meno sono scomparsi gli organismi che ne sono stati promotori, che proseguono iniziative, assemblee e mobilitazioni. Adesso dobbiamo capire come rendere attivo e costante quel vasto movimento, come tradurre tutta la sua forza in azioni quotidiane e durature, in una rete capillare di organizzazione e attivismo per riprendere in mano il paese e cambiarlo davvero. É a partire dai posti di lavoro e dai quartieri che va sviluppato il protagonismo. Qui dobbiamo organizzarci per capire come affrontare problemi e difficoltà, per fermare le politiche di guerra e di smantellamento, per cambiare indirizzo ad ogni scuola, ospedale, posto di lavoro e quartiere. Da qui dobbiamo coordinare tutte le realtà che sono attive in questa lotta, nei più svariati ambiti, per costruire un fronte che si dia mezzi e strumenti per imporre ciò che è necessario ai lavoratori e alle masse popolari. Un lavoro utile e dignitoso, sanità e scuola gratuita e di qualità, case, quartieri sicuri e spazi di aggregazione. Anche solo con alcune decine di organizzazioni di lavoratori e territoriali che assumono un ruolo da traino, come ha fatto il Calp di Genova per la Flotilla, il governo Meloni può essere cacciato prima del tempo e può essere sostituito da un governo che sia davvero espressione di questa ampia mobilitazione. L’iniziativa del 23 novembre “Abbiamo bloccato tutto, ora organizziamoci!” sarà occasione per confrontarci, condividere esperienze e proposte. Interverranno: * GAP Gruppo Autonomo Portuali – Livorno * Global Movement to Gaza * Osservatorio contro la militarizzazione nelle scuole * Collettivi di lavoratori e organizzazioni popolari del territorio A seguire cena di autofinanziamento e musica Per cambiare il nostro paese c’è bisogno del contributo di tutti: il tuo contributo è prezioso!
Incontro a Bologna contro la militarizzazione delle scuole e delle università
Si è svolto a Bologna mercoledì 12 novembre un incontro tra Serena Tusini e Giuseppe Curcio dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università e alcuni/e docenti e pacifisti/e della città. La questione della militarizzazione delle scuole ha suscitato interesse e molte sono state le domande del pubblico. La discussione si è allargata anche alle università, alla situazione di guerra internazionale, alle attività didattiche percorribili dentro le aule, al contributo che internamente ed esternamente alle scuole può dare chi alla guerra e alla militarizzazione vuole opporsi. L’incontro si è concluso con la volontà di proseguire il percorso sul territorio di Bologna e costruire altri appuntamenti. Qui alcuni scatti della giornata a Bologna.
All Day di TorpignaGioca – 23 novembre 2025
L’All Day di TorpignaGioca sta arrivando! Quali giochi vi aspettano? Lo scoprirete presto… ma una cosa è certa: sarà una giornata piena di divertimento! 23 Novembre Dalle 10.30 in poi Casale Garibaldi — Via Romolo Balzani 87 Stay tuned, le sorprese stanno arrivando! #TorpignaGioca#GiochiDaTavolo#SerataLudica#Roma#Torpignattara#boardgames#boardgamegeek#boardgamesRoma L'articolo All Day di TorpignaGioca – 23 novembre 2025 proviene da Casale Garibaldi.
𝟏6/1𝟏/𝟐5_T𝐇I𝐒 𝐒U𝐍D𝐀Y!L𝐄T’S C𝐑O𝐂H𝐄T T𝐎G𝐄T𝐇E𝐑! 🧑‍❤️‍🧑
𝟏6/1𝟏/𝟐5_T𝐇I𝐒 𝐒U𝐍D𝐀Y!L𝐄T’S C𝐑O𝐂H𝐄T T𝐎G𝐄T𝐇E𝐑! 🧑‍❤️‍🧑L𝐞z𝐢o𝐧i d𝐢 𝐮n𝐜i𝐧e𝐭t𝐨 𝟑.𝟎 𝐜o𝐧 @r0b1n.jpeg Questa domenica un nuovo appuntamento in Atelier per esplorare la tecnica del crochet: potrai iniziare un progetto da zero o portarne con te uno già avviato, risolvere dubbi se qualcosa non ti torna! I𝐍F𝐎 𝐔T𝐈L𝐈:Non serve avere già esperienza, ma è consigliato portare materiali in […]