
Qatar: nessuna risposta israeliana alla proposta di cessate il fuoco per Gaza
InfoPal - Wednesday, August 27, 2025
Doha – MEMO.Il Qatar ha dichiarato martedì che Israele non ha ancora risposto a una recente proposta di cessate il fuoco per Gaza, secondo quanto riportato da Anadolu.
“Siamo in contatto con tutte le parti per raggiungere un accordo di cessate il fuoco, ma non c’è ancora una risposta ufficiale da parte di Israele: né accettazione, né rifiuto, né la presentazione di una proposta alternativa”, ha dichiarato il portavoce del ministero degli esteri, Majed al-Ansari, in un commento trasmesso dalla televisione Al Jazeera.
La scorsa settimana, il gruppo palestinese Hamas ha accettato una proposta di cessate il fuoco avanzata dai mediatori egiziani e qatarioti. Israele, tuttavia, non ha ancora risposto ufficialmente al piano.
Ansari ha affermato che i mediatori di Gaza sono in contatto quotidiano per raggiungere un accordo di cessate il fuoco.
“Sottolineiamo la necessità di sollecitare Israele a rispondere e impegnarsi seriamente”, ha affermato. “Siamo in attesa di una risposta ufficiale da parte di Israele alla proposta”.
Pur ribadendo l’impegno a proseguire gli sforzi di mediazione, il Qatar ha invitato la comunità internazionale a fare pressione su Israele affinché raggiunga un accordo di cessate il fuoco per Gaza.
“Non importa all’Egitto o al Qatar dove si terranno i negoziati”, ha affermato, dopo che i media israeliani hanno suggerito di spostare la sede dei negoziati in un altro Paese.
“Ciò che Hamas ha accettato è identico a ciò che Israele aveva già concordato. La palla ora è nel campo di Israele, e sembra che Israele non voglia raggiungere un accordo o addirittura rispondere alla proposta”.
Ansari ha avvertito che la crescente escalation israeliana sul campo “non porterà a risultati positivi”.
Israele ha ucciso quasi 63.000 palestinesi a Gaza dall’ottobre 2023. La campagna militare ha devastato l’enclave, che sta affrontando la carestia.
Lo scorso novembre, la Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il suo ex ministro della Difesa Yoav Gallant per crimini di guerra e crimini contro l’umanità a Gaza.
Israele deve anche affrontare un caso di genocidio presso la Corte internazionale di giustizia per la sua guerra contro l’enclave.
Traduzione per InfoPal di F.L.