
Solidarietà a Luigi Borrelli: stop alla militarizzazione e al commercio di armi
Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università - Saturday, July 19, 2025L’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università esprime piena solidarietà a Luigi Borrelli per quanto gli è stato notificato il 9 Luglio dalla GDA Handling (https://www.aeroportobrescia.it/it_it/gda-handling).
La GDA Handling ha inviato una nuova contestazione a Luigi Borrelli, delegato USB, eletto nella RSU dell’azienda e Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, accusandolo di rendere note informazioni riservate e di aver raccontato del clima di repressione che sta subendo da tempo da parte dell’azienda. Luigi è stato già sanzionato più volte dalla stessa azienda con multe e giorni di sospensione e sempre con la stessa motivazione legata alla movimentazione di materiale bellico.
A Luigi viene anche contestato di aver rivendicato il rifiuto di movimentare le armi durante un Convegno promosso da USB e dal Centro Giuridico Abdel Salam – Ceing lo scorso 11 giugno, convocato proprio per discutere delle tutele giuridiche di lavoratori e delegati che si rifiutino di collaborare ad attività connesse con la guerra (clicca qui).
Su quanto è avvenuto sempre all’aeroporto di Brescia a giugno l’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università ha già denunciato la folle pretesa della Commissione di Garanzia di revocare lo sciopero atto a bloccare la movimentazione di materiale bellico (clicca qui).
L’Osservatorio esprime dunque la sua solidarietà a Luigi Borrelli e a tutti/e i/le lavoratori/lavoratrici che si stanno mobilitando presso l’aeroporto: lottare contro la guerra e il genocidio è dovere di ogni sindacato; bloccare il trasporto delle armi è legittimo.
Altresì l’Osservatorio esprime preoccupazione per l’aumento di azioni repressive ed intimidatorie verso i lavoratori/lavoratrici dei diversi comparti da parte delle aziende e/o dei vertici dirigenziali.
I modi per ostacolare il crescente dissenso dei lavoratori e delle lavoratici a tutti i livelli della società e presso ogni luogo di lavoro (scuola, aziende, uffici, etc.) non si contano ormai più: censura di notizie, regole restrittive, punizioni, isolamento, ridicolizzazioni, fake news.
Come la scuola che vogliamo non deve essere un laboratorio di guerra e invasa da militari, anche i nostri aeroporti, le nostre stazioni, le nostre strade e i nostri porti devono essere luoghi di convivenza e pratiche di una cultura di pace.
Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università