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Solidarietà a Luigi Borrelli: stop alla militarizzazione e al commercio di armi
L’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università esprime piena solidarietà a Luigi Borrelli per quanto gli è stato notificato il 9 Luglio dalla GDA Handling (https://www.aeroportobrescia.it/it_it/gda-handling). La GDA Handling ha inviato una nuova contestazione a Luigi Borrelli, delegato USB, eletto nella RSU dell’azienda e Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, accusandolo di rendere note informazioni riservate e di aver raccontato del clima di repressione che sta subendo da tempo da parte dell’azienda. Luigi è stato già sanzionato più volte dalla stessa azienda con multe e giorni di sospensione e sempre con la stessa motivazione legata alla movimentazione di materiale bellico. A Luigi viene anche contestato di aver rivendicato il rifiuto di movimentare le armi durante un Convegno promosso da USB e dal Centro Giuridico Abdel Salam – Ceing lo scorso 11 giugno, convocato proprio per discutere delle tutele giuridiche di lavoratori e delegati che si rifiutino di collaborare ad attività connesse con la guerra (clicca qui). Su quanto è avvenuto sempre all’aeroporto di Brescia a giugno l’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università ha già denunciato la folle pretesa della Commissione di Garanzia di revocare lo sciopero atto a bloccare la movimentazione di materiale bellico (clicca qui). L’Osservatorio esprime dunque la sua solidarietà a Luigi Borrelli e a tutti/e i/le lavoratori/lavoratrici che si stanno mobilitando presso l’aeroporto: lottare contro la guerra e il genocidio è dovere di ogni sindacato; bloccare il trasporto delle armi è legittimo. Altresì l’Osservatorio esprime preoccupazione per l’aumento di azioni repressive ed intimidatorie verso i lavoratori/lavoratrici dei diversi comparti da parte delle aziende e/o dei vertici dirigenziali. I modi per ostacolare il crescente dissenso dei lavoratori e delle lavoratici a tutti i livelli della società e presso ogni luogo di lavoro (scuola, aziende, uffici, etc.) non si contano ormai più: censura di notizie, regole restrittive, punizioni, isolamento, ridicolizzazioni, fake news. Come la scuola che vogliamo non deve essere un laboratorio di guerra e invasa da militari, anche i nostri aeroporti, le nostre stazioni, le nostre strade e i nostri porti devono essere luoghi di convivenza e pratiche di una cultura di pace. Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università
Gruppo dell’Aja a Bogotà. 12 paesi contro Israele e Petro contro la NATO
Al vertice del Gruppo dell’Aja tenutosi dal 15 al 16 luglio a Bogotà, in Colombia, 12 paesi hanno deciso di implementare misure molto nette contro il genocidio del popolo palestinese, per tagliare ogni legame con Israele e per sostenere l’azione legale per rendere finalmente i sionisti responsabili dei propri crimini. […] L'articolo Gruppo dell’Aja a Bogotà. 12 paesi contro Israele e Petro contro la NATO su Contropiano.
Il lavoro ripudia la guerra. Manifesto per un diritto del lavoro della pace
L’umanità sta attraversando un crinale della storia che rischia di essere senza ritorno. La guerra e l’uso della forza armata sembrano costituire sempre di più l’unico mezzo per la risoluzione dei conflitti internazionali e per il perseguimento di miopi interessi nazionali, dimenticando che l’umanità ha un unico comune destino. Il […] L'articolo Il lavoro ripudia la guerra. Manifesto per un diritto del lavoro della pace su Contropiano.
EXPORT MILITARE: I DATI SMENTINSCONO IL GOVERNO, ISRAELE CONTINUA A RICEVERE ARMI DALL’ITALIA
L‘Italia non ha mai  interrotto l’export militare verso Israele, anzi, secondo fonti ufficiali, le forniture sono aumentate. A confermarlo l’analisi di Archivio Disarmo, condotta incrociando dati ufficiali del SIPRI, dell’ISTAT (portale di Coeweb per le statistiche sul commercio estero) e della Relazione governativa sull’export di armamenti, che smentisce le dichiarazioni pubbliche del Governo italiano circa la sospensione delle forniture dopo il 7 ottobre 2023. “I numeri parlano chiaro” spiega ai microfoni d Radio Onda d’Urto il giornalista freelance Luciano Bertozzi “dal 2019 al 2024, l’Italia è stata il terzo paese esportatore di armi verso Israele, dopo Stati Uniti e Germania. Solo nel settore aerospaziale, comprendente droni, radar e componenti per aerei, parliamo di esportazioni per 34 milioni di euro.” Mentre il governo italiano dichiara pubblicamente il proprio impegno umanitario – come l’accoglienza di bambini feriti da Gaza – la linea politica e commerciale resta saldamente a sostegno di Tel Aviv. Un esempio è l’accordo militare bilaterale firmato nel 2003, rinnovato automaticamente ogni cinque anni e che prevede cooperazione in ricerca, esercitazioni e scambio di tecnologie belliche. Ai microfoni di Radio Onda d’Urto, l’intervista a Luciano Bertozzi, giornalista freelance. Ascolta o scarica
Futura D’Aprile al Convegno dell’Osservatorio: Commercio di armi e ruolo dell’Italia
Pubblichiamo il video dell’intervento dal titolo “Il commercio di armi mondiale e il ruolo dell’Italia” di Futura D’Aprile, Giornalista freelance – Il Fatto Quotidiano, Domani, Altraeconomia, al convegno nazionale dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università svoltosi il 16 maggio a Roma presso Spin Time dal titolo Scuole e università di pace. Fermiamo la follia della guerra. Dopo l’esperienza positiva dello scorso anno l’Associazione Nazionale “Per la Scuola della Repubblica“- OdV, soggetto accreditato alla formazione Decreto MIUR 5.7.2013 Elenco Enti Accreditati/Qualificati 23.11.2016, insieme all’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università hanno organizzato a Roma per il 16 maggio 2025 un Convegno nazionale in presenza e online sul processo di militarizzazione dei luoghi della formazione e sulla necessità di costruire percorsi di pace all’interno di un quadro europeo e mondiale che vira inesorabilmente verso un conflitto globale.