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L’Osservatorio contro la militarizzazione sostiene lo sciopero del 22 settembre: manifestazioni in tutta Italia!
Il 22 settembre è stato indetto uno sciopero generale dai sindacati di base e da numerose associazioni e movimenti dal basso a sostegno del popolo palestinese, massacrato da un genocidio perpetrato dallo Stato sionista d’Israele, e della missione della Global Sumud Flotilla, che proverà a rompere la gabbia dell’embargo costruita da Israele per scongiurare il rifornimento dei generi di prima necessità alla inerme popolazione di Gaza. L’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università invita i/le suoi/sue aderenti e simpatizzanti ad aderire e seguire l’esempio dei portuali di Genova, dei ferrovieri e di altri lavoratori e lavoratrici della logistica che con determinazione hanno bloccato carichi di morte. Non possiamo accettare il silenzio e l’inerzia del nostro Governo complice di Israele visto il continuo rifornimento di armi e tecnologie sperimentate proprio sui Palestinesi. Non possiamo accettare in silenzio il genocidio del popolo palestinese che avviene contemporaneamente ai processi di militarizzazione del mondo della scuola e dell’università, piegando la ricerca a fini militari, la cultura alle ragioni della propaganda di guerra. La Legge di Bilancio europea evidenzia come l’economia di guerra taglia risorse economiche al sociale, alla sanità e alla scuola che avrebbero invece bisogno di essere aiutate, rafforzate e potenziate. Non è dato sapere quali saranno gli scenari delle prossime settimane ma le ultime notizie mostrano un esercito israeliano che opera per cancellare ogni presenza palestinese da Gaza. L’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università nasce per affermare una cultura di pace e una società senza guerre. Ebbene, se vogliamo concretizzare questi propositi è impossibile tacere davanti al genocidio del popolo palestinese. Per questo invitiamo alla partecipazione allo sciopero generale e generalizzato del 22 settembre e auspichiamo la riuscita delle manifestazioni in solidarietà al popolo palestinese che si svolgeranno in tutta Italia. Continuiamo a costruire lo sciopero del mondo della scuola del prossimo 4 novembre in una crescente mobilitazione contro la guerra e contro la finanziaria dell’economia di guerra. Elenco delle manifestazioni per il 22 settembre (in aggiornamento continuo). * 1. Bergamo: ore 18:00 Prefettura Via Tasso * 2. Torino: ore 10:30 Piazza Carlo Felice * 3. Trieste: ore 10 al Varco 4 del Porto * 4. Milano: ore 10:00 Piazzale Cadorna * 5. Novara: ore 10:00 Piazza Matteotti * 6. Cuneo: ore 10,00, Piazza Europa * 7. Verbania: dalle ore 17,00 da Palazzo Flaim (Intra) al Municipio di Pallanza. * 8. Genova: ore 8:00 porto, Varco Albertazzi * 9. Pisa: ore 9:00 Piazza XX Settembre * 10. Ancona: ore 17:30 Mole Vanvitelliana * 11. Pescara: ore 10:00, Piazza Sacro Cuore * 12. Livorno: ore 6:00 porto, Varco Valessini * 13. Civitavecchia: ore 9:30 Porto, Molo Vespucci * 14. Roma: ore 11:00 Piazza dei Cinquecento * 15. Napoli: ore 9:30, Piazza Mancini * 16. Salerno: ore 9:00 Varco Ponente * 17. Potenza: ore 9:30 Chiesa di Santa Maria (Piazza Aldo Moro) * 18. Cosenza: ore 17:30 Piazzale Loreto * 19. Lecce: ore 10:00, Piazza Sant’Orazio * 20. Palermo: ore 10:00, Piazza Verdi * 21. Catania: ore 10:00 Piazza Stesicoro * 22. Ragusa: ore 10:00, Piazza Matteotti * 23. Bari: ore 9:30, Molo San Nicola
Solidarietà all’IC2 di Biella: la scuola non può restare in silenzio
LA VICEPRESIDENTE DELLA REGIONE PIEMONTE ELENA CHIORINO E L’ASSESSORA ALL’ISTRUZIONE DI BIELLA LIVIA CALDESI HANNO DEFINITO “INACCETTABILE” CHE IL COLLEGIO DOCENTI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO BIELLA 2 ABBIA APPROVATO LA MOZIONE DEL SINDACATO USB IN SOLIDARIETÀ CON LA PALESTINA. PUBBLICHIAMO IL COMUNICATO CHE LA SCUOLA PER LA PACE DI TORINO HA REDATTO IN RISPOSTA A QUESTA PRESA DI POSIZIONE DELLE DUE ESPONENTI POLITICHE BIELLESI. La Scuola per la pace Torino e Piemonte esprime piena solidarietà alle/i docenti e al Dirigente scolastico Paolo Sisto dell’IC2 di Biella la cui mozione “in difesa del popolo palestinese” è stata oggetto di un pesante intervento sanzionatorio da parte della vicepresidente della Regione Elena Chiorino e della assessora all’Istruzione del Comune di Biella Livia Caldesi. Le due esponenti politiche parlano di “propaganda politica” e di “strumentalizzazione” probabilmente senza rendersi conto che l’IC2 Biella non è solo: in centinaia di scuole italiane centinaia di docenti, di studenti, e anche di dirigenti scolastici, hanno deciso di non restare in silenzio davanti a quello che proprio oggi la Commissione di inchiesta ONU ha definito un genocidio, un atto inaccettabile per ogni essere umano dotato di coscienza. Le istituzioni rappresentative delle/i cittadine/ avrebbero un altro dovere: quello di riconoscere i dettami del diritto internazionale e la volontà della maggior parte della cittadinanza, che chiede rescindere ogni rapporto diplomatico, politico ed economico con lo Stato di Israele al fine di fermare un genocidio di cui la storia chiederà conto. 16 settembre 2025 Redazione Piemonte Orientale
GLOBAL SUMUD FLOTILLA: INCONTRO A GENOVA CON MUSIC FOR PEACE, CALP E USB. LANCIATO IL 22 SETTEMBRE LO SCIOPERO GENERALE
Ampia partecipazione all’assemblea pubblica, svoltasi giovedì 11 settembre, a Genova. L’incontro promosso da Global Sumud Flotilla, lavoratori portuali, sindacato Usb e dall’associazione Music for Peace era stato lanciato con il messaggio “se bloccano la Flotilla blocchiamo tutto”. Un nuovo appuntamento per continuare a sostenere la missione umanitaria che è partita anche da Genova dopo la raccolta di 200 tonnellate di generi alimentari e che ora si prepara a partire dalla Sicilia in direzione Gaza per cercare di portare gli aiuti alla popolazione palestinese nonostante il blocco navale di Israele. In occasione dell’incontro svoltosi presso il circolo dell’Autorità Portuale, Usb ha annunciato lo sciopero generale di tutte le categorie pubbliche e private per l’intera giornata del 22 settembre 2025. L’intervento di Guido Lutrario, segretario nazionale di Usb. Ascolta o scarica. L’intervento di Riccardo Rudino dei Calp. Ascolta o scarica.
GLOBAL SUMUD FLOTILLA: PARTITA DA CATANIA LA PRIMA NAVE ITALIANA DELLA FLOTTA
Da Catania, in Sicilia, dopo la grande manifestazione di mercoledì 3 settembre, è partita una delle navi italiane della Global Sumud Flotilla che si unirà, nei prossimi giorni con altre barche partite da Barcellona e da Tunisi per cercare di rompere l’assedio navale a Gaza e consegnare tonnellate di aiuti umanitari. Da Catania, Dafne Anastasi dell’Unione Sindacale di Base e dell’equipaggio di terra della Global Sumud Flotilla. Ascolta o scarica. Stefano Bertoldi, attivista e collaboratore di Radio Onda d’Urto con la trasmissione Scuola Resistente, sarà a bordo della Global Sumud Flotilla. Ecco un suo contributo, di domenica 7 settembre, dal porto siciliano, in attesa di partire. Ascolta o scarica. Solidarietà internazionale verso il popolo Palestinese anche a Vicenza, dove è in corso dal 5 al 9 settembre Vicenza Oro, la fiera del settore orafo, gioielliero e orologiero. Un banchetto di solidali riuniti nell’organizzazione Vicenza per la Palestina, sono stati presenti con un gazebo durante tutte le giornate della fiera per protestare contro gli espositori israeliani. Ci racconta come è andata Angela, di Vicenza per la Palestina. Ascolta o scarica
Mozione USB contro il genocidio del popolo palestinese. L’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio vieta la discussione
Con un messaggio ai dirigenti scolastici, l’USR Lazio intende vietare la discussione della mozione proposta da USB contro il genocidio in Palestina e stabilisce che il collegio docenti non può neanche discutere sugli eventi che attraversano la quotidianità. Leggiamo: “è necessario sottolineare l’esigenza di assicurare le specificità dei luoghi e dei momenti della vita scolastica, quali le riunioni degli organi collegiali, che devono essere esclusivamente finalizzate alla trattazione delle tematiche relative al buon funzionamento dell’istituzione scolastica e sottratte a qualunque altra finalità”. L’USR Lazio, facendo carta straccia del Testo Unico della scuola, impedisce la libera discussione all’interno di un organo collegiale rappresentativo di tutto il corpo docente, stabilendo che il prendere posizione sulla “storia” che viviamo non abbia una funzione educativa e che non sia un indirizzo didattico dire che nella propria scuola si è contro guerre, genocidi, pulizia etnica e per la pace. Chiediamo ai dirigenti scolastici e ai collegi docenti di non sottostare alle intimidazioni degli USR e di rispettare la funzione e il ruolo degli organi collegiali, recuperandone la funzione democratica di confronto tra docenti e tra docenti e dirigente. Chiediamo al Ministro Valditara di farsi garante della libertà di confronto all’interno della scuola su ogni tematica che i docenti e gli studenti vivono quotidianamente, compresa la gravità dell’attuale situazione internazionale e l’assedio che vive il popolo palestinese, evitando di ridurre i collegi dei docenti in vuoti contenitori burocratici. Unione Sindacale di Base
La continuità genovese contro le guerre grazie ai portuali. CLAP: “ci vediamo il 26/27 settembre”
– 24 aprile 1945: i partigiani genovesi (fra i quali molte donne e tanti giovanissimi) liberano la città costringendo i teschi alla resa; Genova è medaglia d’oro della Resistenza – 30 giugno 1960: Genova insorge contro il governo neofascista Tambroni -18 novembre 1973: una grande manifestazione attraversa la città raggiungendo Ponte dei Mille, per salutare la partenza dell’«Australe», la nave dell’amicizia, pronta a partire per Haiphong con un carico di aiuti ai Vietcong (vedi sotto). 31 agosto 2025: 50mila manifestano a Genova a sostegno della Fottiglia per Gaza   > L’« AUSTRALE», LA NAVE DELL’ AMICIZIA FRA I LAVORATORI ITALIANI E IL POPOLO > DEL VIETNAM È PARTITA IERI DA PONTE DEI MILLE PER IL PORTO DI HAIPHONG. LA > GIORNATA È STATA DEDICATA A QUESTA PARTENZA. I LAVORATORI PORTUALI HANNO > CONTINUATO LA LORO OPERA PER TUTTA LA MATTINATA, TERMINANDO D’IMBARCARE SULLA > NAVE, MESSA A DISPOSIZIONE DALLA COOPERATIVA GARIBALDI, IL MATERIALE OFFERTO > DA NUMEROSE DITTE ITALIANE. ALLE NOVE E TRENTA, A PALAZZO SAN GIORGIO SI È > SVOLTO UN INCONTRO FRA LE DELEGAZIONI DELLE CITTÀ ITALIANE, I SINDACATI E LE > AUTORITÀ LOCALI, ALLA PRESENZA DEL SENATORE FOSSA, PRESIDENTE DEL COMITATO > GENOVESE DI ITALIA – VIETNAM E DEL CAPOGRUPPO CONSILIARE SOCIALISTA, > MALERBA. NEL POMERIGGIO, ALLE QUINDICI, GENOVA ANTIFASCISTA E DEMOCRATICA SI È > RACCOLTA IN LARGO XII OTTOBRE PER DIMOSTRARE L’AMICIZIA E LA SOLIDARIETÀ VERSO > IL POPOLO VIETNAMITA. SI È RACCOLTA CON LA SUA POPOLAZIONE, I SUOI OPERAI, GLI > STUDENTI, INSIEME ALLE NUMEROSE RAPPRESENTANZE DELLE ALTRE CITTÀ ITALIANE, > INTORNO AL PALCO DOVE HANNO PARLATO RICCARDO LOMBARDI DEL PSI, GIANCARLO > PAJETTA, DEL PCI, DANILO MORINI DELLA DC E HUYNH TIENG INCARICATO DI AFFARI > DELL’AMBASCIATA DELLA REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL VIETNAM. E’ STATO UN > ABBRACCIO SIMBOLICO CHE LA CITTÀ HA VOLUTO DARE A TUTTI COLORO CHE HANNO > CONTRIBUITO CONCRETAMENTE A FAR PARTIRE LA NAVE «AUSTRALE» CON UN CARICO DI > TREMILA TONNELLATE DI MATERIALE PER IL PORTO DI HAIPHONG. ALLA PRESENZA DI > MIGLIAIA DI CITTADINI HA PRESO LA PAROLA RICCARDO LOMBARDI, PRESIDENTE > DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE ITALIA-VIETNAM CHE HA RICORDATO LE DURE LOTTE > SOSTENUTE DAL POPOLO ASIATICO PER LA CONQUISTA DELLA LIBERTÀ. “GENOVA NON È > NUOVA A QUESTE MANIFESTAZIONI” – HA DETTO LOMBARDI -“RICORDIAMO CHE DA GENOVA > PARTÌ LA “AMILCARE CIPRIANI” CHE PORTÒ GLI AIUTI ALLA RIVOLUZIONE SOVIETICA” > LOMBARDI HA RICORDATO CHE, COME ALLORA LA RIVOLUZIONE RAPPRESENTÒ L’AVVENIRE > DEI DEMOCRATICI, OGGI LA RIVOLTA DEL VIET NAM È STATA LA DISCRIMINANTE CHE HA > DECISO UNA NUOVA SCELTA, LA SCELTA DELLE NUOVE GENERAZIONI. HANNO PRESO QUINDI > LA PAROLA L’ON. DANILO MORINI DELLA SINISTRA DEMOCRISTIANA E GIANCARLO PAJETTA > DEL PCI. LA PRIMA PARTE DELLA MANIFESTAZIONE È TERMINATA CON L’INTERVENTO DI > HUYNH TIENG CHE HA RINGRAZIATO I LAVORATORI ITALIANI PER L’AIUTO DATO AL > VIETNAM CON L’INVIO DELLA NAVE “AUSTRALE” E DI MARIO GIOVANNINI DELLA CGIL, > APPENA GIUNTO DA HANOI, CHE HA PORTATO UN MESSAGGIO DEI LAVORATORI E DEI > SINDACATI VIETNAMITI. ALLA MANIFESTAZIONE ERANO PRESENTI IL PRESIDENTE > DELL’ASSEMBLEA REGIONALE LIGURE AVV. PAOLO MACHIAVELLI, IL PRESIDENTE DELLA > PROVINCIA DI GENOVA RINALDO MAGNANI, UNA DELEGAZIONE UFFICIALE DEL COMUNE DI > GENOVA NELLE PERSONE DEL VICE SINDACO FULVIO CEROFOLINI E DEGLI ASSESSORI > BAFFICO, GUALCO E CANGELOSI, GLI ONOREVOLI CANEPA E LABOR, IL SEGRETARIO DELLA > FEDERAZIONE DEL PSI, MENTI, IL CAPOGRUPPO SOCIALISTA ALLA REGIONE MEOLI, IL > CONSIGLIERE GUGLIELMINO, IL VICECONSOLE DELLA COMPAGNIA UNICA FUSARO E IL > SEGRETARIO DELLA CAMERA DEL LAVORO, LANZA. > LA SECONDA PARTE DELLA MANIFESTAZIONE È STATA CARATTERIZZATA DAL CORTEO CHE HA > ATTRAVERSATO TUTTA LA CITTÀ RAGGIUNGENDO PONTE DEI MILLE, NEL PORTO, DOVE ERA > ATTRACCATA LA «AUSTRALE», LA NAVE DELL’AMICIZIA, PRONTA A PARTIRE PER > HAIPHONG. E COSÌ È STATO: I’«AUSTRALE» È SALPATA NEL TARDO POMERIGGIO TRA LE > SIRENE DELLE NAVI ANCORATE NEL PORTO GENOVESE PER UN VIAGGIO CHE È IL SIMBOLO > DELL’INTERNAZIONALISMO E DELL’AMICIZIA CHE GLI ITALIANI HANNO DIMOSTRATO VERSO > DEGLI UOMINI CHE CONTINUANO A SOFFRIRE PER LA LORO DIGNITÀ E IL LORO DIRITTO > DI ESISTENZA. (M. PA) > > IL LAVORO – CRONACA DI GENOVA – DOMENICA 18 NOVEMBRE 1973   La lotta contro le guerre è oggi rilanciata dai portuali e in particolare dal Collettivo Autonomo Lavoratori del Porto (CALP) che da anni sabota le partenze delle navi cariche di armi destinate in Arabia saudita che bombarda lo Yemen e in Israele per il genocidio dei palestinesi. Da diversi anni – grazie al CALP – è in piedi un lavorio di tessitura di una rete di collegamento tra i lavoratori portuali di diversi paesi, non solo del Mediterraneo. Riprendendo una lunga tradizione di solidarietà e di internazionalismo che tra i portuali è stata sempre molto forte, si va costruendo un Coordinamento internazionale di lavoratori portuali che unisce i temi del lavoro con quelli della corsa al riarmo. In particolare, la presa d’atto che la privatizzazione delle banchine ha rappresentato un arretramento per i diritti di tutti i lavoratori dei porti e che essa rende ancora più agevole la pretesa di utilizzare i porti per il traffico delle armi, ha rafforzato la necessità del collegamento tra i lavoratori di diversi paesi e ora siamo alla vigilia di un appuntamento importante che si terrà a Genova i prossimi 26 e 27 settembre. In quei giorni si riuniranno delegazioni da alcuni dei principali porti del Mediterraneo e ovviamente dai porti italiani di Genova, Livorno, Civitavecchia, Trieste, Palermo e altri ancora. Anche dai porti tedeschi e svedesi sono previste delle adesioni ed altre probabilmente si aggiungeranno nelle prossime settimane. Al centro della due giorni ci sarà il tema della costruzione di una giornata di mobilitazione internazionale dei portuali contro la guerra, sulla falsariga dello slogan “non lavoro per la guerra” che è stato adottato anche dalla Federazione Sindacale Mondiale. Un fatto inedito e fino a poco tempo fa quasi impensabile. Dai portuali arriva quindi un segnale di enorme rilevanza: i lavoratori possono opporsi efficacemente alla guerra e possono farlo ancora meglio se si uniscono anche a livello internazionale[usb] Redazione Italia
Le minacce di Israele sono il segno della forza della Flotilla: USB pronta a difenderla con ogni mezzo a disposizione
Le minacce del ministro israeliano agli attivisti della Global Sumud Flotilla sono un gravissimo atto di intimidazione e la conferma della natura criminale del governo israeliano. Ma sono anche il segnale della preoccupazione che serpeggia nel governo di Netanyahu per una iniziativa umanitaria che sta mobilitando centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo e che ogni ora cresce di intensità. Dove non sono arrivati i governi possono arrivare i popoli e, in questo momento, gli attivisti che salperanno per Gaza rappresentano la spinta che viene dai cinque continenti a fermare la barbarie. Questa iniziativa è piena di incognite, lo sapevamo. E come hanno preannunciato i portuali sabato sera alla fiaccolata di Genova, dobbiamo essere pronti a reagire con tutte le forme di lotta a nostra disposizione. L’USB ha già risposto all’appello che è partito dal porto di Genova ed è pronta alla mobilitazione in difesa della Flotilla e delle tonnellate di aiuti che dovranno raggiungere la popolazione di Gaza. I lavoratori possono svolgere una funzione determinante nel condizionare lo sviluppo della situazione e farsi interpreti di un sentimento diffuso a sostegno di questa iniziativa coraggiosa. Con i blocchi alle navi e agli aerei che portano armi nei teatri di guerra si sono conquistati un ruolo fondamentale ed hanno i titoli per allargare lo sguardo alle politiche di riarmo ed alle conseguenze che queste producono nelle nostre vite. Come andiamo ripetendo in tanti in questi giorni, non possiamo rimanere a guardare. Al ministro israeliano mandiamo a dire che le sue minacce non ci fermeranno e che le sue parole ci spingono ad intensificare l’iniziativa. Con la Palestina nel cuore, avanti tutta! Se bloccano la Flotilla, blocchiamo tutto! Unione Sindacale di Base Redazione Italia
Noi non lavoriamo per la guerra!
Il 1° settembre è la Giornata Internazionale di azione dei sindacati per la Pace, indetta dalla Federazione Sindacale Mondiale (FSM/WFTU). Mai come in questo momento è necessario che in tutto il mondo i lavoratori e le lavoratrici facciano sentire forte la propria voce dichiarando: NOI NON LAVORIAMO PER LA GUERRA! È questo lo slogan scelto quest’anno dalla Federazione Sindacale Mondiale per questa giornata, è uno slogan che l’USB, da tempo ha lanciato e praticato con i blocchi del trasporto di armi dai nostri porti e aeroporti e sostenendo il diritto all’obiezione di coscienza per i lavoratori che operano in settori che in qualsiasi modo possono aiutare la guerra a mietere vittime. Anche il Porto di Trieste è interessato al trasporto di armi e di materiale bellico verso i teatri di guerra, fatti che abbiamo più volte denunciato in quanto lesivi della Costituzione e della funzione civile dello scalo giuliano, dovendo, per contro, registrare ripetutamente sia da parte della classe dirigente locale, che a livello governativo, la volontà di militarizzare i porti dell’alto Adriatico, quali piattaforme logistiche a disposizione della NATO e terminal per la direttrice portuale tra il porto israeliano di Haifa a porti di Trieste e Monfalcone. La Giornata internazionale serve a ricordare i milioni di vittime dei conflitti di ieri e di oggi, in un’epoca in cui l’economia di guerra è all’ordine del giorno, le spese militari stanno aumentando vertiginosamente, mentre fascismo, razzismo e xenofobia rialzano la testa. È evidente che la spesa per l’economia di guerra e le implicazioni della guerra economica hanno un impatto negativo sul tenore di vita degli strati popolari, già gravati dalle conseguenze delle difficoltà economiche, come l’aumento dei prezzi, l’inflazione galoppante e gli effetti duraturi delle misure di austerity di lunga data, mentre la gente comune paga con la vita le guerre condotte per aumentare la redditività delle multinazionali. I lavoratori di tutto il mondo non vogliono la guerra, chiedono una vita migliore, un’assistenza sanitaria adeguata, un’istruzione di qualità. Salari, pensioni dignitose e prestazioni sociali adeguate, e non siano “investite” nelle guerre e nello spargimento di sangue per gli interessi dei grandi monopoli. Pertanto si chiede: – La fine immediata e incondizionata di tutte le guerre e gli interventi imperialisti in tutto il mondo. – Lo scioglimento della NATO e di tutte le coalizioni militari e la completa abolizione delle armi nucleari. – Il cessate il fuoco immediato e la fine delle guerre in Ucraina, in Yemen, in Sudan e in tutte le altre zone di conflitto nel Medio Oriente allargato e altrove. – Condanniamo e denunciamo, inoltre, con tutte le nostre forze il perpetuarsi dell’indicibile crimine contro il popolo palestinese e chiediamo la fine del genocidio, delle pratiche di pulizia etnica e dell’uso della fame come tattica di guerra. – Intensifichiamo la nostra lotta contro le campagne armate e l’aggressione israeliana nei confronti del Libano, della Siria e dell’Iran, per porre fine all’occupazione e agli insediamenti nei territori arabi occupati, per garantire il diritto al ritorno dei rifugiati e per la creazione di uno Stato palestinese indipendente entro i confini del 1967, con Gerusalemme Est come capitale. – Pretendiamo il pieno rispetto della sovranità, dell’indipendenza e del diritto di ogni popolo di scegliere liberamente il proprio cammino e il proprio futuro. – Condanniamo le esclusioni, le discriminazioni, gli embarghi e le sanzioni orchestrate dagli Stati Uniti, dall’Unione Europea e dai loro alleati contro una serie di paesi che hanno un impatto diretto e dannoso sulla vita quotidiana delle popolazioni. – Ci opponiamo con tutte le nostre forze alla strategia dell’economia di guerra e a tutti i governi che la perseguono. I lavoratori e i popoli di tutto il mondo non hanno nulla da aspettarsi e nulla da guadagnare dalle rivalità inter-capitalistiche per il controllo geopolitico ed economico e per la redditività dei monopoli, che hanno causato morte, povertà e miseria, per questo ci opponiamo all’economia di guerra e ci rifiutiamo di sostenere il riarmo guerrafondaio in atto. LA LOTTA PER LA PACE È UN PRINCIPIO IRRINUNCIABILI PER GARANTIRE UN FUTURO ALL’UMANITÀ. USB – Unione Sindacale di Base Federazione di Trieste WTFU – Federazione Sindacale Mondiale – World Federation of Trade Unions Redazione Friuli Venezia Giulia
Genova, nuova vittoria dei portuali: nessuno sbarco per la nave carica di armamenti
Mobilitazione per la Palestina e contro la logistica delle armi. A Genova questa mattina i portuali del collettivo Calp, insieme al sindacato Usb, hanno annunciato che tre container contenenti materiale bellico, destinati a La Spezia e trasportati dalla nave Cosco Pisces, non verranno sbarcati né a Genova né a La Spezia. La compagnia Evergreen ha deciso di farli rientrare direttamente verso l’Estremo Oriente, dove erano stati inizialmente caricati. La decisione segue le ampie proteste portate avanti dai lavoratori portuali in questi mesi presso gli scali liguri: “Questa decisione rappresenta un risultato concreto dell’azione sindacale e della pressione esercitata da USB, che aveva proclamato 24 ore di astensione dal lavoro per il 5 agosto al terminal PSA Genova Prà”, scrivono i Calp che ribadiscono con forza: “Non lavoreremo per la guerra“. Redazione Italia
GENOVA: NUOVA VITTORIA DEI PORTUALI, NESSUNO SBARCO PER LA NAVE CARICA DI ARMAMENTI. RITIRATO LO SCIOPERO, “NON LAVORIAMO PER LA GUERRA”
Mobilitazione per la Palestina e contro la logistica delle armi. A Genova questa mattina i portuali del collettivo Calp, insieme al sindacato Usb, hanno annunciato che tre container contenenti materiale bellico, destinati a La Spezia e trasportati dalla nave Cosco Pisces, non verranno sbarcati nè a Genova nè a La Spezia. La compagnia Evergreen ha deciso di farli rientrare direttamente verso l’Estremo Oriente, dove erano stati inizialmente caricati. La decisione segue le ampie proteste portate avanti dai lavoratori portuali in questi mesi presso gli scali liguri: “questa decisione rappresenta un risultato concreto dell’azione sindacale e della pressione esercitata da USB, che aveva proclamato 24 ore di astensione dal lavoro per il 5 agosto al terminal PSA Genova Prà”, scrivono i Calp che ribadiscono con forza: “non lavoreremo per la guerra“. Da Genova Josè Nivoi, portuale dei Calp e di Usb. Ascolta o scarica.