Fermare Israele, in Palestina come in Iran

Pressenza - Sunday, June 15, 2025

Israele, non soddisfatto del genocidio che sta attuando a Gaza, la mattina del 13 giugno ha sferrato un articolato attacco aereo contro l’Iran. Noi non amiamo il regime teocratico iraniano, che opprime e assassina il suo stesso popolo, ma risolvere le controversie internazionali compiendo il crimine della guerra è ennesimo atto di irrazionale protervia da parte di Netanyahu. Questi ha dichiarato: “Abbiamo appena portato a termine un colpo d’apertura molto riuscito e, con l’aiuto di Dio, otterremo molti risultati”. Con l’aiuto di Dio, bestemmia su bestemmia. Crimine su crimine. Se il cosiddetto Occidente, e il vile governo italiano della destra fascista e leghista, non fermeranno Israele, tutto il sistema mondiale verrà distrutto. Con conseguenze terribili per tutti.

Ricordiamo che, dopo l’accordo sul nucleare iraniano del 2015 (amministrazione Obama), nel 2018 fu Trump a uscire unilateralmente da quell’accordo. In questi anni ci sono stati altri atti di ostilità reciproca, ma ultimamente sembrava che -anche per la debolezza politica e le difficoltà economiche del regime degli ayatollah- potesse aprirsi una positiva stagione di trattative. Le bombe di Israele mettono fine a questo possibile inizio (già l’Iran ha annunciato di non voler partecipare ai colloqui con gli USA previsti per domenica 15 giugno a Muscat, in Oman) e condannano l’intera area, e il mondo intero, a un’ulteriore fase di violenza di cui non si vede la fine.

La cosiddetta comunità internazionale deve fermare Israele, in Palestina come in Iran, con ogni mezzo: sospensione immediata delle forniture di armi, ferree sanzioni che ne mettano in ginocchio l’economia, cessate-il-fuoco immediato e negoziati, con regia ONU, tra tutti i soggetti statuali e non statuali dell’area – tutti responsabili della guerra continua contro i popoli. Affidare a questi criminali il destino dell’umanità rappresenta, certo, una contraddizione, ma non vediamo cos’altro si possa fare, in assenza di autentiche “primavere dei popoli”.

Gianluca Paciucci
PRC-Sinistra Europea

Rifondazione Comunista - Sinistra Europea