
No alla violenza, guerre, razzismo e antisemitismo, si all’arresto di Netanyahu per crimini contro l’umanità
Pressenza - Tuesday, May 13, 2025Oggi 9 maggio 2025 ricordiamo gli 80 anni dalla fine della Seconda guerra mondiale in Europa. Trieste, città delle leggi razziali e della Risiera, unico forno crematorio in Italia e nell’Europa meridionale, testimone di tante altre tragedie non può tacere: che almeno nelle scuole si insegni la storia di sofferenza di queste terre. Torniamo in piazza contro la guerra, contro tutte le guerre che portano lutti e dolore, che distruggono la democrazia e cancellano il pensiero critico. Torniamo in piazza per la Pace, anche per fermare il genocidio a Gaza con le bombe, la fame e la sete, uomini, donne e i bambini e permettere l’ingresso degli aiuti umanitari; per chiedere che il nostro governo si esprima a favore del riconoscimento dello stato palestinese e solleciti l’applicazione del mandato di arresto di Netanyahu, richiesto dalla Corte Penale Internazionale dell’Aia; per chiedere che si persegua la via diplomatica per la risoluzione pacifica del conflitto Russo-Ucraino. Chiediamo pace in Israele-Gaza-Palestina-Cisgiordania-Libano-Siria-Yemen-Myanmar-Sudan-Congo e nelle altre 50 e più guerre in varie parti del mondo.
Chiediamo di sostenere e dare forza all’ONU. Chiediamo che l’Italia e l’Europa investano sulle grandi sfide del futuro, per una società aperta, senza muri, per abbattere tutte le disuguaglianze e le discriminazioni razziali, di classe e di genere, per la libertà e i diritti delle donne e di tutti, per una sanità ed istruzione pubbliche, per la tutela ambientale, sicurezza sul lavoro, occupazione di qualità e conversione ecologica e che rinuncino al Piano di Riarmo, che invece finanzierà un ‘Sistema guerra’ che ci riporterà indietro nella Storia.
Bisogna fermare l’economia bellica, che minaccia di trasformare filiere produttive locali in fabbriche di armi; la cultura della militarizzazione e un controllo dei programmi didattici sempre più pervasivi nella scuola; l’isteria bellicista che alimenta razzismo e patriarcato; la deriva autoritaria del DL Sicurezza, che erode diritti civili e libertà d’informazione.
La testimonianza vuole richiamarsi anche a quanto ha lasciato in eredità Papa Francesco, nei suoi commoventi e insistenti appelli ai potenti del mondo di eliminare tutte le guerre, cessare il fuoco e iniziare le trattative di pace subito, e di non dimenticare mai i bisogni degli ultimi della terra. Appello per la pace subito ripreso dal nuovo pontefice Leone XIV nel suo primo saluto alla comunità internazionale.
Ci appelliamo a tutte le forze politiche e della società civile triestina, al mondo della scienza, dei media, della cultura e dello spettacolo affinché si schierino assieme contro il riarmo, la guerra, il massacro, la repressione, l’autoritarismo.
Necessità di rimettere in essere il “coordinamento Trieste per la Pace e i diritti contro le guerre”. Va perorata la causa che Trieste, in futuro, possa diventare la “capitale europea per la pace”, come auspicava anche il noto scrittore triestino di lingua slovena Boris Pahor.
Ricordiamo altresì in questa data la festa dell’EUROPA il Giorno della Memoria dedicato le vittime del terrorismo e la barbara uccisione terroristica dell’onorevole Aldo Moro.
Per il comitato Pace Convivenza Solidarietà e i Diritti Danilo Dolci
Luciano Ferluga