Tag - Comitato pace convivenza e solidarietà “Danilo Dolci”

Per Gaza contro ogni genocidio
Il Comitato Pace Danilo Dolci che è aderente al Comitato Promotore della manifestazione del 27/5, continua a dare presenza anche questo giovedì il presidio presso la targa che ricorda l’annuncio delle leggi razziali antiebraiche del 18 settembre del 1938 in piazza Unità. Il piccolo presidio che il Comitato ha tenuto ogni giovedì con la intorno alle ore 17 -a partire già dalla marcia cittadina della pace del 1° gennaio indipendentemente dalla stagione e dal tempo – , pubblichiamo regolarmente le fotografie di ogni presenza. È una testimonianza che vuole idealmente avvicinare le vittime della violenza nazista della shoah alle vittime quotidiane che il governo di Nethaniau provoca con i continui bombardamenti e con il proibito accesso degli aiuti umanitari alla popolazione civile estremata e affamata anche senza medicine e acqua, nonché con le violenze e le espropriazioni delle terre dei coloni in Cisgiordania. Per questo il Comitato pone ogni giovedì delle candeline assieme alla bandiera della pace intorno alla targa per chiedere la pace e il cessate il fuoco a Gaza e non solo. Si invitano quindi quanti desiderano continuare questa testimonianza e protesta contro i massacri dell’esercito voluti dal governo israeliano a scrivere a comitatodanilodolci@libero.it per continuare anche individualmente con la propria presenza magari anche saltuaria questo presidio e protestare contro ogni genocidio. No dimenticando le tante altre guerre compresa quella russo-ucraina che procura anche tante vittime civili adulti e bambini. Per il Comitato Pace Convivenza Solidarietà e Danilo Dolci Luciano Ferluga Redazione Friuli Venezia Giulia
Invito a partecipare alla Festa della Repubblica a Trieste
Lunedì 2 giugno, alle ore 13, in piazza Unità a Trieste, non a caso accanto alla targa che ricorda le leggi razziali, avranno luogo delle riflessioni sull’alto valore non solo simbolico di questa data. Si vuole festeggiare la giornata della Repubblica con riferimenti precisi a specifici articoli della Costituzione. Che la Repubblica è fondata sul lavoro, ripudia la guerra e favorisce la risoluzione delle controversie attraverso la mediazione. Si intende dedicare la più importante data nella vita del popolo italiano alle vittime delle guerre attuali ed in particolare a quelle a con cui lo Stato italiano ha relazione, a noi più lontane come quelle più vicine, Russia Ucraina Israele Palestina, ai bambini che muoiono di fame sotto le bombe forse prodotte anche in Italia a Gaza e dedichiamo questa festa al lavoro, all’opera ed alla testimonianza per la pace e la giustizia sociale di Danilo Dolci. Invitiamo tutte le forze politiche, sindacali ed associazionismo a dare la loro testimonianza di pensiero, anche sui temi di attualità. Porterà la sua testimonianza il medico Marino Andolina ex pediatra all’ospedale infantile Burlo Garofolo di Trieste, più volte impegnato nei teatri di guerra. Verrà dedicato un minuto di silenzio alle vittime di tutte le guerre e verrà fatto un appello per non far arrivare armi ma aiuti umanitari in particolare a Gaza. Nel pomeriggio, in Piazza Sant’Antonio, a partire dalle 17.00 proseguirà la festa popolare della Repubblica con un concerto per la pace / koncert za mir . Musica dal vivo con i gruppi musicali e la sagra delle ciliegie che saranno disponibili in assaggio. Verrà anche allestito un tavolo con materiale informativo sui quesiti del referendum dell’8 e 9 giugno. Per il Comitato Pace Convivenza Solidarietà e Diritti Danilo Dolci Luciano Ferluga 3509182264 Redazione Friuli Venezia Giulia
No alla violenza, guerre, razzismo e antisemitismo, si all’arresto di Netanyahu per crimini contro l’umanità
Oggi 9 maggio 2025 ricordiamo gli 80 anni dalla fine della Seconda guerra mondiale in Europa. Trieste, città delle leggi razziali e della Risiera, unico forno crematorio in Italia e nell’Europa meridionale, testimone di tante altre tragedie non può tacere: che almeno nelle scuole si insegni la storia di sofferenza di queste terre. Torniamo in piazza contro la guerra, contro tutte le guerre che portano lutti e dolore, che distruggono la democrazia e cancellano il pensiero critico. Torniamo in piazza per la Pace, anche per fermare il genocidio a Gaza con le bombe, la fame e la sete, uomini, donne e i bambini e permettere l’ingresso degli aiuti umanitari; per chiedere che il nostro governo si esprima a favore del riconoscimento dello stato palestinese e solleciti l’applicazione del mandato di arresto di Netanyahu, richiesto dalla Corte Penale Internazionale dell’Aia; per chiedere che si persegua la via diplomatica per la risoluzione pacifica del conflitto Russo-Ucraino. Chiediamo pace in Israele-Gaza-Palestina-Cisgiordania-Libano-Siria-Yemen-Myanmar-Sudan-Congo e nelle altre 50 e più guerre in varie parti del mondo. Chiediamo di sostenere e dare forza all’ONU. Chiediamo che l’Italia e l’Europa investano sulle grandi sfide del futuro, per una società aperta, senza muri, per abbattere tutte le disuguaglianze e le discriminazioni razziali, di classe e di genere, per la libertà e i diritti delle donne e di tutti, per una sanità ed istruzione pubbliche, per la tutela ambientale, sicurezza sul lavoro, occupazione di qualità e conversione ecologica e che rinuncino al Piano di Riarmo, che invece finanzierà un ‘Sistema guerra’ che ci riporterà indietro nella Storia. Bisogna fermare l’economia bellica, che minaccia di trasformare filiere produttive locali in fabbriche di armi; la cultura della militarizzazione e un controllo dei programmi didattici sempre più pervasivi nella scuola; l’isteria bellicista che alimenta razzismo e patriarcato; la deriva autoritaria del DL Sicurezza, che erode diritti civili e libertà d’informazione. La testimonianza vuole richiamarsi anche a quanto ha lasciato in eredità Papa Francesco, nei suoi commoventi e insistenti appelli ai potenti del mondo di eliminare tutte le guerre, cessare il fuoco e iniziare le trattative di pace subito, e di non dimenticare mai i bisogni degli ultimi della terra. Appello per la pace subito ripreso dal nuovo pontefice Leone XIV nel suo primo saluto alla comunità internazionale. Ci appelliamo a tutte le forze politiche e della società civile triestina, al mondo della scienza, dei media, della cultura e dello spettacolo affinché si schierino assieme contro il riarmo, la guerra, il massacro, la repressione, l’autoritarismo. Necessità di rimettere in essere il “coordinamento Trieste per la Pace e i diritti contro le guerre”. Va perorata la causa che Trieste, in futuro, possa diventare la “capitale europea per la pace”, come auspicava anche il noto scrittore triestino di lingua slovena Boris Pahor. Ricordiamo altresì in questa data la festa dell’EUROPA il Giorno della Memoria dedicato le vittime del terrorismo e la barbara uccisione terroristica dell’onorevole Aldo Moro. Per il comitato Pace Convivenza Solidarietà e i Diritti Danilo Dolci Luciano Ferluga Redazione Friuli Venezia Giulia