No alla violenza, guerre, razzismo e antisemitismo, si all’arresto di Netanyahu per crimini contro l’umanitàOggi 9 maggio 2025 ricordiamo gli 80 anni dalla fine della Seconda guerra
mondiale in Europa. Trieste, città delle leggi razziali e della Risiera, unico
forno crematorio in Italia e nell’Europa meridionale, testimone di tante altre
tragedie non può tacere: che almeno nelle scuole si insegni la storia di
sofferenza di queste terre. Torniamo in piazza contro la guerra, contro tutte le
guerre che portano lutti e dolore, che distruggono la democrazia e cancellano il
pensiero critico. Torniamo in piazza per la Pace, anche per fermare il genocidio
a Gaza con le bombe, la fame e la sete, uomini, donne e i bambini e permettere
l’ingresso degli aiuti umanitari; per chiedere che il nostro governo si esprima
a favore del riconoscimento dello stato palestinese e solleciti l’applicazione
del mandato di arresto di Netanyahu, richiesto dalla Corte Penale Internazionale
dell’Aia; per chiedere che si persegua la via diplomatica per la risoluzione
pacifica del conflitto Russo-Ucraino. Chiediamo pace in
Israele-Gaza-Palestina-Cisgiordania-Libano-Siria-Yemen-Myanmar-Sudan-Congo e
nelle altre 50 e più guerre in varie parti del mondo.
Chiediamo di sostenere e dare forza all’ONU. Chiediamo che l’Italia e l’Europa
investano sulle grandi sfide del futuro, per una società aperta, senza muri, per
abbattere tutte le disuguaglianze e le discriminazioni razziali, di classe e di
genere, per la libertà e i diritti delle donne e di tutti, per una sanità ed
istruzione pubbliche, per la tutela ambientale, sicurezza sul lavoro,
occupazione di qualità e conversione ecologica e che rinuncino al Piano di
Riarmo, che invece finanzierà un ‘Sistema guerra’ che ci riporterà indietro
nella Storia.
Bisogna fermare l’economia bellica, che minaccia di trasformare filiere
produttive locali in fabbriche di armi; la cultura della militarizzazione e un
controllo dei programmi didattici sempre più pervasivi nella scuola; l’isteria
bellicista che alimenta razzismo e patriarcato; la deriva autoritaria del DL
Sicurezza, che erode diritti civili e libertà d’informazione.
La testimonianza vuole richiamarsi anche a quanto ha lasciato in eredità Papa
Francesco, nei suoi commoventi e insistenti appelli ai potenti del mondo di
eliminare tutte le guerre, cessare il fuoco e iniziare le trattative di pace
subito, e di non dimenticare mai i bisogni degli ultimi della terra. Appello per
la pace subito ripreso dal nuovo pontefice Leone XIV nel suo primo saluto alla
comunità internazionale.
Ci appelliamo a tutte le forze politiche e della società civile triestina, al
mondo della scienza, dei media, della cultura e dello spettacolo affinché si
schierino assieme contro il riarmo, la guerra, il massacro, la repressione,
l’autoritarismo.
Necessità di rimettere in essere il “coordinamento Trieste per la Pace e i
diritti contro le guerre”. Va perorata la causa che Trieste, in futuro, possa
diventare la “capitale europea per la pace”, come auspicava anche il noto
scrittore triestino di lingua slovena Boris Pahor.
Ricordiamo altresì in questa data la festa dell’EUROPA il Giorno della Memoria
dedicato le vittime del terrorismo e la barbara uccisione terroristica
dell’onorevole Aldo Moro.
Per il comitato Pace Convivenza Solidarietà e i Diritti Danilo Dolci
Luciano Ferluga
Redazione Friuli Venezia Giulia