Osservatorio contro Villaggio promozionale dell’Esercito Italiano a Palermo: lettera a USR

Osservatorio contro militarizzazione di scuole e università - Sunday, September 28, 2025

Lo scrivente Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università in merito alla presenza del “Villaggio promozionale dell’Esercito Italiano” dal 2 al 5 ottobre 2025 a piazza Politeama denuncia la totale incompatibilità di questo evento, simbolo di una cultura bellicista, proprio durante questa delicatissima situazione geopolitica internazionale, con l’ulteriore innalzamento della tensione nel versante orientale dell’Europa, il genocidio in atto a Gaza contro il quale il 22 settembre scorso la Scuola, i lavoratori e tutta la società civile hanno manifestato.

Per questo motivo abbiamo chiesto all’Ufficio scolastico regionale e ai dirigenti scolastici di non sponsorizzare questo evento, e alle/ ai docenti di non rendersi disponibili ad accompagnare le/gli studenti.

Questo perché riteniamo che la Scuola sia incompatibile con la cultura della difesa che utilizza la guerra e il riarmo per parlare di pace. Oggi la Scuola chiede a gran voce di fermare tutte le guerre e il massacro di inermi popolazioni, di rispettare il diritto internazionale ripristinando la legalità laddove invece con le armi e gli eserciti si calpestano i diritti umani.

Già gli scorsi anni l’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università, così come tante associazioni per la pace, aveva denunciato che visitare padiglioni militari, fare prove di combattimento “corpo a corpo”, conoscere il funzionamento dei più moderni mezzi in dotazione alle FF. AA, (come in questo evento l’elicottero Mangusta) e le capacità ricognitive dei droni strumenti di morte usati in tutti gli scenari di guerra, pur fortemente attrattivi, non hanno alcuna ricaduta educativo-pedagogica se non di “normalizzare” la guerra e l’uso della forza, oltre a tentare di reclutare giovani nelle Forze Armate presentata come una “sicura” opportunità di lavoro.

Siamo convinti che il compito della Scuola sia di offrire ai giovani prospettive di pace e di futuro senza conflitti, di coltivare il rispetto dell’ ”altro” e tra i popoli, far comprendere e rispettare l’art. 11 della Costituzione che indica il ripudio della guerra come elemento per dirimere i conflitti.

Fare educazione alla pace o orientare gli studenti verso attività di lavoro rispettose dello spirito delle linee guida per l’educazione alla pace e alla cittadinanza globale dello stesso Ministero dell’Istruzione e del merito (nota n 4469/2017), contrasta con questo tipo di attività svolte in contesti militari, sempre più spesso proposte a studenti di tutte le età, che esaltano il nazionalismo e i suoi valori quali “coraggio”, “difesa della patria”, “orgoglio nazionale” appartenenti a quella Cultura della Difesa e della Sicurezza, già declinata nel 2007 nella riforma dei servizi segreti, oggi ribadita nel recente “Comitato per lo sviluppo e la valorizzazione della cultura della Difesa”, istituito dal Ministro Crosetto.

Alleghiamo lettera inviata al Dirigente USR Sicilia.

Al Direttore USR Sicilia. No al Villaggio dell’esercitoDownload

Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università, Sicilia