Tag - Sicilia

Solidarietà con la Freedom Flotilla e Handala in navigazione verso Gaza per rompere l’assedio genocida
Noi lavoratrici e lavoratori della scuola aderenti ai COBAS esprimiamo la nostra piena e incondizionata solidarietà e alla Freedom Flottilla e la sua nave Handala, che in queste ore naviga coraggiosamente verso la striscia di Gaza, portando aiuti umanitari urgenti e un messaggio di speranza al popolo palestinese contro il genocidio in atto. La Handala, attualmente nelle acque di Creta, rappresenta un faro di umanità in un mare di complicità e silenzi. Mentre il regime sionista genocida di Israele continua la sua feroce aggressione contro Gaza, causando decine di migliaia di morti, tra cui migliaia di bambini e bambine, e una programmata morte per fame collettiva, questa missione civile è un atto di resistenza non violenta e di disobbedienza necessaria, in presenza di una costante e vergognosa  violazione del diritto internazionale. Denunciamo con fermezza la presenza di droni israeliani intorno alla Handala per  intimidure, intercettare e sequestrare o arrestare gli attivisti. Questa provocazione strumentale, volta a delegittimare una missione umanitaria pacifica e a creare un alibi per la pirateria marittima israeliana in acque internazionali, é l’ennesima dimostrazione della spregiudicatezza del regime di Netanyahu e dei suoi alleati. Sosteniamo il diritto della flottiglia di navigare in acque internazionali e di portare soccorso a una popolazione sotto assedio illegale da 17 anni, un assedio che si è trasformato in un genocidio sotto gli occhi indifferenti della “comunità internazionale”. La determinazione dell’equipaggio e degli attivisti della Handala – tra cui il docente e giornalista Antonio Mazzeo e Tony La Piccirella, giovane attivista barese per i diritti sociali – è la nostra determinazione. La loro lotta per la giustizia e la dignità umana è la nostra lotta. Chiediamo con forza al governo italiano e all’unione Europea: * Di proteggere attivamente la Freedom Flottiglia e garantire il suo passaggio sicuro verso Gaza * Di denunciare pubblicamente le minacce e le provocazioni israeliane, inclusa la inquietante presenza di droni * Di imporre sanzioni immediate e severe contro lo stato di Israele per il genocidio in corso e il sistematico disprezzo del diritto internazionale e dei diritti umani * Di rompere ogni relazione politica economica, militare e accademica con il regime di apartheid e genocida di Israele. La scuola è luogo dove si formano le coscienze e si insegna il rispetto dei diritti umani e della legalità internazionale. Non possiamo tacere di fronte al genocidio in atto. Saremo voce e sostegno per la Freedom Flottilla, il popolo e la resistenza palestinese. COBAS SCUOLA PUGLIA COBAS SCUOLA UMBRIA COBAS SCUOLA SICILIA PER ALTRE ADESIONI MANDARE COMUNICAZIONE A cobascatania@libero.it.
Drammatica ma non rassegnata, Letizia, la moglie di un dipendente ODA da 6 mesi senza stipendio
Avrei voluto passare le mie ferie in totale relax, sotto un ombrellone a leggere un libro, a fare una passeggiata al chiaro di luna e sognare ad occhi aperti. Ma sono la moglie di un dipendente O.D.A. , sono la moglie di un uomo che ogni giorno va a lavorare, […] L'articolo Drammatica ma non rassegnata, Letizia, la moglie di un dipendente ODA da 6 mesi senza stipendio su Contropiano.
L’aeroporto “Pio La Torre” di #Comiso verso la riconversione a scalo di #guerra USA/#NATO? Mercoledì 9 luglio sono stati monitorati alcuni atterraggi di velivoli militari. La #Sicilia sarà la piattaforma addestrativa per i top gun degli F-35. https://antoniomazzeoblog.blogspot.com/2025/07/laeroporto-pio-la-torre-di-comiso-verso.html
#MUOS: la prova concreta della servitù illegale dell’Italia al bellicismo USA #nowar Un sistema di comunicazioni satellitari del Pentagono: comprende quattro impianti di stazioni a terra e uno si trova in #Sicilia a #Niscemi https://www.ultimavoce.it/muos-servitu-illegale-italia-stati-uniti/?fbclid=IwY2xjawLcZ3pleHRuA2FlbQIxMQBicmlkETBmWjlBYUUxUWlFZ2FvSnNuAR7eOdJvCjU87XQfNPOqUV0cqgq0Wb8rq-V8Kq17n7-ZGy4U2f8fB3psu0wFLg_aem_N4BNwcijke6F88dZC9I4Gg
Manifestazione in Sicilia: “La Sicilia sarà più bella senza il MUOS e senza Sigonella”
“La Sicilia sarà più bella senza il MUOS e senza Sigonella” è stato uno degli slogan, insieme al grido di Palestina libera, che, nonostante il caldo torrido, centinaia di manifestanti hanno gridato avvicinandosi ai cancelli di una delle basi militari più importanti d’Europa. Prosegue, dunque, nell’isola la mobilitazione a fianco del popolo palestinese, per l’immediato cessate il fuoco e contro il genocidio in atto. Dopo la partenza della prima nave della Freedom Flotilla da Catania, sequestrata, in acque internazionali, dall’esercito israeliano, i Comitati provinciali per la Palestina hanno promosso, il 6 luglio, una nuova mobilitazione contro la base di Sigonella, snodo essenziale per le operazioni militari USA e israeliane, come è avvenuto, per ultimo, durante i bombardamenti contro l’Iran. Tantissime le adesioni, dalle sezioni locali di ANPI e ARCI, ai sindacati di base (in particolare Cobas e USB, ma anche esponenti locali della FLC CGIL), ai partiti della sinistra (Alleanza Verdi Sinistra, Rifondazione, Potere al Popolo), a tante Associazioni della società civile. Una manifestazione che ha anche denunciato la corsa al riarmo, e quindi, all’ampliamento dei fronti di guerra, e il folle aumento delle spese militari che sottrarrà ulteriori e decisive risorse allo stato sociale (sanità, scuola, trasporti…). Un corteo che ha anche rappresentato quella maggioranza della società civile che si batte per la pace, a fronte di un Parlamento che, quasi unanimemente, continua a votare per l’invio delle armi e sostiene le politiche di guerra. Negli interventi conclusivi di esponenti della Comunità Araba, di Freedom Flotilla e di un esponente dei Comitati promotori della manifestazione si è ribadito che la mobilitazione continua e che molti altri appuntamenti sono previsti nei prossimi giorni. Dall’11 al 13 luglio a Siracusa si manifesterà per “accompagnare” la partenza di una seconda nave verso Gaza. Il 20 a Palermo manifestazione contro le politiche della Regione Siciliana, perché vengano interrotti i rapporti con Israele. Il 2 agosto a Niscemi mobilitazione contro il MUOS.
Festival della nonviolenza poietica a Comiso si chiude con la cerimonia alla Pagoda per la Pace
IL 6 LUGLIO 2025, IL FESTIVAL DELLA NONVIOLENZA POIETICA DI COMISO SI È CHIUSO CONFLUENDO NELLA CERIMONIA PER IL XXVII ANNIVERSARIO DELLA PAGODA PER LA PACE E VIENE LANCIATO UN APPELLO ALLA KNESSET: ISRAELE ATTUI UNILATERALMENTE LA TRASPARENZA NUCLEARE, DENUNCI DI POSSEDERE UN ARSENALE DI BOMBE ATOMICHE, ACCETTI LE ISPEZIONI DELL’AIEA, PARTECIPI ALLE CONFERENZE ONU PER UN MEDIO ORIENTE LIBERO DALLE ARMI DI STERMINIO DI MASSA. Il “festival della nonviolenza poietica“, caratterizzato da discussioni sul tema della “pace disarmata e disarmante”, si è svolto a Comiso, tra le capitali storiche del movimento per la pace, aperto il 3 luglio 2025 dalla giornata dedicata agli incontri sulle obiezioni di coscienza; e chiudendosi oggi, 6 luglio 2025, con la confluenza nella cerimonia per il 27esimo anniversario della Pagoda per la pace. L’iniziativa, promossa dai “Disarmisti esigenti“, è stata inquadrata nella manifestazione: “Gli alberi custodi – seminare la pace“, organizzata dalla “Fondazione degli archi“, che ha predisposto la location fisica degli incontri. La nonviolenza poietica. Questi sotto esposti gli obiettivi per cui ci battiamo con le modalità di una nonviolenza non limitata alle tattiche e alle tecniche (“pragmatica” alla Gene Sharp”), ma “poietica”, unendo insieme la concretezza con  l’innovazione creativa capace di profondità strategica (“trasformare i gruppi umani nemici in gruppi umani amici”) e di ancoraggio al valore del “rispetto della Vita” (vita dell’ecosistema globale, non semplicemente della specie umana). IL TNP E’ NUDO! (TNP = trattato di non proliferazione nucleare). Siamo per la proibizione delle armi nucleari e per la denuclearizzazione anche civile. Siamo per un “Non primo uso” con misure che evitino la guerra nucleare per errore.  DUE POPOLI, DUE STATI CONVIVENTI IN PALESTINA, PER LA COOPERAZIONE EUROMEDITERRANEA Siamo per un Medio Oriente libero dalle armi di sterminio di massa L’EUROPA DELLA PACE CON LA HELSINKI 2 Opponiamoci alle guerre (in primis al conflitto in Ucraina), ai riarmi, alle pulizie etniche, alle restrizioni antidemocratiche, ai fondamentalismi e ai terrorismi. No al ritorno degli euromissili (smantellati ai tempi delle lotte di Comiso e del Cruisewatching europeo: che la terra sia loro lieve!) NO ALLA CULTURA DEL NEMICO. PER UNA COSTITUZIONE DELLA TERRA Costruiamo, praticando le obiezioni di coscienza, l’organizzazione dell’ antimilitarismo nonviolento, per l’umanità unita nella terrestrità! La successione degli incontri. La prima giornata, come si è accennato, il 3 luglio 2025, è stata dedicata alle obiezioni di coscienza e ai training nonviolenti. Sono stati presentati tre libri: “La guerra nucleare spiegata a Greta“, di Alfonso Navarra. “Per un nuovo universalismo“, di Andrea Billau. “La coscienza dice no alla guerra“, curato da Enzo Sanfilippo. È intervenuto il noto “Ploughshares” Turi Vaccaro, che una sentenza del Tribunale di Caltanissetta proprio in questi giorni ha destinato ai domiciliari sulla Verde Vigna, il terreno acquistato da migliaia di pacifisti, comproprietari con la campagna del metro quadro di pace, ai tempi della ,lotta contro gli euromissili. La seconda giornata, il 4 luglio, è stata focalizzata sulla denuclearizzazione e la conversione ecologica. La “politicità sociale” è stata introdotta da Roberto Brambilla, che ha presentato il libro di Pino Polistena intitolato: “Politica, questa sconosciuta”. Il nucleare come “tecnologia della potenza” è stato illustrato da Alfonso Navarra con il supporto di Daniele Barbi e Marco Zinno. Sulla conversione ecologica sono intervenuti Giuseppe Farinella, Angelica Romano e Serena Tusini. La terrestrità. Il 5 luglio è stato all’insegna del “Fare la pace con la Terra” e dei percorsi per ottenere il disarmo.  Ecco sotto i link per visionare i tre incontri del 5 luglio 2025. ECONOMIA DI PACE: IL MODELLO GANDHIANO https://drive.google.com/file/d/1rqEbW4xYElk6Wqt3jJddr3wwZDlPFLfp/view Antonio De Lellis, coordinatore nazionale di Pax Christi, presenta il libro “Uscire dalla guerra, per una economia di pace”, curato insieme a Rosetta Placido e Stefano Risso. Daniele Barbi, dalla Germania, espone l’idea dell’agricoltura sostenibile in rapporto alla esperienza realizzata a Trier. Antonella Nappi, femminista storica, pone la domanda: “Cosa è la violenza?” Ennio Cabiddu, dei Disarmisti esigenti, propone un esame critico del movimento dei trattori indirizzato – a suo giudizio – solo a difendere (“giustamente”) la sopravvivenza dei piccoli proprietari. LA RADIO PER LA FORMAZIONE ALLA TERRESTRITA’ https://drive.google.com/file/d/1rt3Qs11nnkeem5BgNtSgVn4KEYB2jIXL/view Alessandro Capuzzo, storico esponente del movimento antinucleare triestino, ripropone l’attualità della denuclearizzazione del Golfo di Trieste sulla base del Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari e del Trattato di Pace del 1947. Marco Rizzo, di Radio Nuova Resistenza, discute del progetto di radio controinformativa e formativa con Alfonso Navarra, Daniele Barbi e Antonella Nappi. Radio Irene di Comiso, messa su ai tempi della resistenza agli euromissili, dovrebbe rivivere. I PERCORSI PER OTTENERE IL DISARMO. LA PERFORMANCE DELLE MANI ALZATE AL CIELO https://drive.google.com/file/d/1Oyko0yAdGAwbt8uSD219TNJHQT5UD64I/view Introdotte da Alfonso Navarra, le testimonianze (Totò Schembari) della missione a New York dei Disarmisti esigenti al Terzo meeting degli Stati parte del Trattato di proibizione delle armi nucleari (marzo 2025). Alfonso Navarra fa accenno all’appello alla Knesset lanciato dal Festival: Israele unilatermente pratichi la trasparenza sul nucleare, dichiari di possedere un arsenale “atomico”, accetti le ispezioni dell’AIEA, partecipi ai negoziati ONU per un Medio Oriente libero dalle armi di sterminio di massa. Paola Paesano presenta il progetto di Costituzione della Terra. Interventi di Carla Biavati sulla nonviolenza in Palestina, Antonella Nappi, Roberto Cotti (Stop RWM), Lorenzo Porta. Marie Jeanne Balagizi illustra la drammaticità sanguinosa delle guerre dimenticate dell’Africa, e ricorda che anche oggi in Congo milizie mafiose travestite da movimenti di liberazione imperversano con stermini, stupri, affamamenti, distruzioni al servizio di rapine neocoloniali. L’appello per un gesto di trasparenza unilaterale sul nucleare da parte di Israele. L’appello alla Knesset è leggibile nel testo completo al seguente link: https://zibaldoneecopacifista.webnode.it/l/trasparenza-unilaterale-per-il-nucleare-israeliano/ Questo appello  chiede che Israele, da Paese democratico e responsabile, come questi deputati, speriamo in buona fede, credono che sia, faccia un primo passo di disarmo e di distensione: rinunci all’arsenale nucleare che possiede, di cui non conferma né smentisce l’esistenza, ma che è – si dice in espressione italiana – un “segreto di Pulcinella” (“open secret” in inglese).  “Israele dovrebbe, in prospettiva, aderire al Trattato di Non Proliferazione (TNP) e collaborare con il Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW). La “trasparenza”, attuata invece immediatamente, rafforzerebbe la democrazia e permetterebbe di negoziare per un Medio Oriente libero da armi di sterminio di massa, partecipando ai percorsi ONU già attivati in questo senso. Questa è la vera sicurezza, non il mantenimento di un arsenale nucleare, con alla base l’idea irrazionale che, nel far west che si va profilando, si resterà comunque i “pistoleri” più temibili, veloci e pronti a sparare per primi“. La pagoda per la pace di Comiso. Il monaco buddhista Morishita, da Nagasaki, è arrivato a Comiso all’inizio degli anni Ottanta, nel periodo delle mobilitazioni pacifiste contro l’installazione dei missili Cruise. Ha abitato a lungo alla Verde Vigna, base pacifista del Cruisewatching, accanto all’ingresso principale della ex base missilistica (il “Magliocco”), oggi aeroporto civile. La costruzione della Pagoda è stata da lui decisa seguendo la scia del venerabile Nichidatsu Fujii, fiancheggiatore di Gandhi nella marcia del sale in India, fondatore della Nipponzan Myohoji: a lui si deve la realizzazione della prima pagoda della pace, fra quelle che oggi costellano il mondo.  La celebrazione, guidata da Gyosho Morishita, si svolge, inizio ore 10:00 del 6 luglio, sotto un gazebo, davanti alla Pagoda con la grande statua del Buddha. E’ aperta, come sempre, dalla recita suonando i tamburi della preghiera del Sutra del Loto. Il motivo ripetuto contiene l’insegnamento principale del buddhismo, cioè l’invito ad entrare in sintonia con le leggi che governano l’Universo. Per la cerimonia sono arrivati confratelli da tutto il mondo: dal Giappone, dall’India, dalla Cina, dalla Polonia, dall’ Inghilterra, dall’ Austria … Esistono due problemi pratici per il progetto Pagoda: 1) acquistare il terreno su cui si erge pagando 35.000 euro entro il marzo 2026; 2) completare alcuni adempimenti urbanistici.
Documento Docenti IISS “Ragusa Kiyohara-Parlatore” Palermo per la PACE e il DIALOGO
SI AGGIUNGE ANCHE IL COLLEGIO DEI DOCENTI DELL’IISS “RAGUSA KIYOHARA – PARLATORE” DI PALERMO ALLE SCUOLE CHE HANNO PRESO LA PAROLA A SOSTEGNO DEL DIALOGO – E CONTRO OGNI VIOLENZA – PER LA RISOLUZIONE PACIFICA DI OGNI CONTROVERSIA. LO PUBBLICHIAMO AUSPICANDO CHE ANCORA ALTRE SCUOLE SI UNISCANO A QUESTI APPELLI. Il Collegio dei Docenti dell’IIS Ragusa Kiyohara – Parlatore da molti anni svolge il proprio ruolo di comunità educante nella città di Palermo. Dopo attenta riflessione, nella consapevolezza del significato di ogni parola e di ogni silenzio e nel rispetto di tutti quei valori su cui fondiamo la nostra attività quotidiana, non possiamo restare indifferenti a quanto sta accadendo in altri Paesi ai danni di uomini, donne, anziani, giovani e bambini. Pertanto ribadiamo il nostro RIFIUTO e SDEGNO assoluti e la nostra ferma CONDANNA verso ogni forma di violenza, sopraffazione, abuso e trasgressione di tutti quei diritti fondamentali, che un Paese civile, non solo non può negare, ma deve garantire giorno per giorno e che sono sanciti anche dalla Costituzione della Repubblica Italiana. Ogni giorno nelle nostre aule si lavora per accrescere la cultura, per valorizzare la bellezza e l’ingegno, per COSTRUIRE e non per DISTRUGGERE. Si educano i ragazzi al dialogo, all’integrazione e al superamento pacifico di ogni controversia e alla consapevolezza che nessuna forma di VIOLENZA possa mai essere giustificata nè tantomeno ignorata o tollerata. Albert Einstein affermava che «il mondo è un posto pericoloso, non a causa di quelli che compiono azioni malvagie, ma per quelli che osservano senza fare nulla» e il Collegio dei Docenti dell’IIS Ragusa Kiyohara Parlatore, decide oggi, come ogni giorno, di non restare in silenzio a osservare e CHIEDE a gran voce che sia fermato il massacro che si sta perpetrando a Gaza e confida che tutte le comunità scolastiche del Paese aderiscano ad un comune appello in nome di tutti quei valori per cui ogni giorno entriamo nelle aule. Ugualmente si impegna a garantire un’azione costante e sempre più incisiva per la sensibilizzazione dei giovani, affinchè tutti tengano sempre ben presente l’importanza della pace e del dialogo, senza cedere alla corsa all’aggressione. Infine si chiede a gran voce la condanna di tutte le attività belliche, che minano i precari equilibri della nostra epoca. In qualità di fucina di civiltà e umanità, ci appelliamo al senso di responsabilità che deve animare tutti i Paesi nell’operare scelte che tendano alla risoluzione pacifica di ogni controversia.
Mozione IISS “Majorana” di Palermo per la PACE e la COOPERAZIONE tra i popoli
ANCHE IL COLLEGIO DEI DOCENTI DELL’IISS “ETTORE MAJORANA” DI PALERMO HA VOTATO ALL’UNANIMITÀ UN DOCUMENTO GIÀ APPROVATO DA ALTRE SCUOLE CONTRO LA CULTURA DELLA GUERRA E PER LA PACE, LO PUBBLICHIAMO AUGURANDOCI CHE ANCORA ALTRE SCUOLE NE SEGUANO L’ESEMPIO. In questo momento di profondo dolore e impotenza di fronte alle tragedie che si stanno consumando a Gaza, in Cisgiordania, in Ucraina, in Kashmir, in Sudan, nel mar Mediterraneo, in Iran ed in altre zone del mondo, scriviamo questo testo per affermare la nostra solidarietà alla sofferenza di civili, bambini, famiglie intere che vivono morte, mutilazioni, terrore, fame, sete, perdite di affetti e di dignità umana. Siamo testimoni di orrori che pensavamo appartenere a un passato chiuso dalle due guerre mondiali e da cui speravamo si fossero rafforzati ideali di pace e di cooperazione. Tra i valori dell’Unione europea c’è la speranza di un futuro condiviso e pacifico, oggi invece vediamo risorgere la logica del riarmo, della contrapposizione armata, mentre si sottraggono risorse a ciò che dovrebbe essere prioritario per ogni società civile: la salute, la scuola, il lavoro, la tutela dell’ambiente, l’accoglienza e l’inclusione. Noi, come docenti, come educatrici ed educatori, ci opponiamo a questa deriva con questo documento che sottoscriviamo. Noi lavoriamo ed insegniamo per costruire convivenze pacifiche, abilità nella cooperazione, pace come modello di vita autentica, fatta di responsabilità condivise. Insegniamo ai nostri studenti che ogni persona ha diritto a vivere con dignità, ad immaginare un futuro migliore, a coltivare sogni e quindi non accettiamo che questi valori vengano calpestati. Esistono alternative alla violenza: gli strumenti del diritto internazionale, le vie diplomatiche, le forme di pressione non violenta, come il disinvestimento o il boicottaggio e di questo vogliamo farci portavoce con il nostro lavoro. Noi siamo lavoratori anche per la diffusione della cultura, della libertà, della dignità umana, della pace e della ricerca della giustizia.
Merkatu di Noto: iniziativa per la Pace e i Diritti con Osservatorio contro la militarizzazione
Intervento dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università domenica 29 giugno nel contesto animato e festivo di Testa dell’Acqua, una frazione del Comune di Noto (Siracusa) dove l’associazione Meraki (https://www.lazytime.org/sicily) organizza un Merkatu contadino mensile. In mezzo alle bancarelle di contadini, apicoltori e artigiani, a laboratori per bambini, e accanto al palco di una band, Nino De Cristofaro e Lorenzo Perrona hanno creato con Vanni Spataro uno spazio di riflessione per cercare di disinnescare l’intervento dei militari nelle scuole. Oltre alle persone che hanno ascoltato sparse nel mercato, una ventina si sono soffermate ad ascoltare e a fare domande, condividendo  e riconoscendo l’impegno e la lotta dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università. In particolare, è stata condivisa la preoccupazione per l’allargamento e l’estensione dei conflitti in atto, soprattutto nel cosiddetto Medio Oriente. Israele, infatti, prosegue nel genocidio del popolo palestinese (anche attraverso il blocco degli aiuti umanitari) e, come avvenuto per ultimo con l’aggressione all’Iran, getta ulteriore benzina sul fuoco. È stata anche sottolineata la subordinazione dell’Unione Europea, incapace di stimolare una politica di pace, subordinata ai diktat di USA e Israele, schierata contro l’avvio di trattative di pace fra Russia e Ucraina. Un quadro generale reso ancora più  preoccupante dal tentativo della maggior parte dei governi, compreso quello italiano, di rendere ‘normale’ la guerra come strumento utile per risolvere problemi e contraddizioni. Per contrastare tutto questo, diventa perciò essenziale costruire, a partire dai luoghi di studio e di ricerca, una grande mobilitazione per la pace e per i diritti. Nella consapevolezza che l’escalation degli armamenti e i sempre maggiori investimenti in questa direzione sottraggono e sottrarranno sempre più risorse alle spese sociali (sanità, scuola, trasporti…) e al benessere dei cittadini. Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università, Siracusa