Gennaro Giudetti, l’inferno di Gaza dall’interno delle sue fiamme

Pressenza - Friday, September 5, 2025

È tornato a casa dall’inferno di Gaza, Gennaro Giudetti. Casa è Taranto, che è un altro inferno, ma senza fiamme. Solo fumi, rossastri e cancerogeni. E i bambini muoiono come a Gaza, ma in modo ‘diverso’. Nel suo ultimo libro, ‘Con loro, come loro – storie di donne e bambini in fuga’, Gennaro li accosta – bambini di Gaza e quelli di Taranto – descrivendo le similitudini di un destino infame.

Probabilmente da quei bambini che andavano a trovarlo negli uffici ‘teoricamente’ al sicuro, sotto l’egida delle Nazioni unite, non potrà tornarci per un po’, di tempo, perché è stato considerato ‘soggetto sgradito’ a Israele.

“Sapremo con più precisione la decisione definitiva tra una decina di giorni”, ci confida.

Intanto – appena il tempo di abbracciare i suoi genitori – ed è già in partenza: ha la smania addosso di descrivere ciò che nessuno di noi può neanche immaginare della carneficina a cui un governo genocida ha condannato un intero popolo.

“Devo raccontare… devo raccontare che quei bambini ora sono i nostri bambini.

In che stato di trance può essere un padre o una madre che mette sul cofano di un’auto delle Nazioni unite il corpo del proprio figlio con la testa staccata dal collo, perché sia condotto… ‘al sicuro’?”

Abbiamo intervistato Gennaro Giudetti per saperne di più, sperando che sempre meno gente continui a guardarsi l’ombelico:

Mimmo Laghezza