La centrale nucelare di Gravelines assaltata dalle meduse

Pressenza - Wednesday, August 13, 2025

Nella ‘notte di San Lorenzo’, tra il 10 e l’11 agosto, quattro dei sei reattori si sono bloccati automaticamente e, siccome gli altri due erano erano già fermi per manutenzione, è improvvisamente rimasto inattivo tutto l’impianto sito nei pressi di Dunkerque.

La causa non è stato un guasto o un incidente, bensì l’inaspettata invasione di un enorme sciame di meduse nei condotti e, quindi, l’ostruzione dei filtri in cui passa l’acqua, pompata da un canale collegato al Mare del Nord, che raffredda i reattori della centrale nucleare, una delle maggiori attive in Europa occidentale, del colosso francese EDF, la cui sigla sta per Électricité de France S.A.

Nel comunicato pubblicato oggi, 13 agosto, EDF annuncia che “l’unità di produzione n° 6 della centrale elettrica di Gravelines è stata ricollegata alla rete elettrica nazionale” e rassicura: l’arresto, che è stato “causato dalla presenza massiccia e imprevedibile di meduse nei tamburi filtranti delle stazioni di pompaggio, situate nella parte non nucleare degli impianti”, non ha avuto conseguenze, nessun impatto “sulla sicurezza degli impianti, sulla sicurezza del personale o sull’ambiente”.

Sul sito della compagnia, nella pagina che illustra l’impegno CSR del Gruppo per “contribuire alla conservazione delle risorse idriche al fine di migliorare la resilienza dell’ambiente naturale e di rispondere alle esigenze idriche in modo equilibrato e sostenibile”, l’attuale chairman e CEO di EDF precisa: “La nostra storia è sempre stata strettamente legata all’acqua. Il 90% della nostra produzione di energia elettrica ne dipende: l’acqua raffredda il nucleo delle nostre centrali elettriche, scorre attraverso le nostre centrali idroelettriche ed è una componente essenziale in tutti i nostri processi industriali”.

Ma le meduse non sono d’accordo… e, premettendo di non aver avuto ruolo in questo loro assalto alla centrale nucleare di Gravelines, Greenpeace France ha commentato: «Ben fatto meduse!».

“Anche se si tratta di qualcosa di abbastanza raro, non è certo la prima volta che le meduse paralizzano una centrale nucleare – osserva Umberto Mazzantini su Green Report – La stessa EDF aveva già subito invasioni di meduse negli anni ’90 e casi simili si sono già verificati, in particolare negli anni 2010, negli Usa, in Scozia, Svezia e Giappone. La proliferazione di meduse in tutto il mondo è dovuta a diversi fattori, tra i quali il riscaldamento degli oceani e climatico, ma anche alla pesca eccessiva, che elimina alcuni dei loro predatori diretti, come i tonni”.

“Gli impianti costieri, pur producendo energia a basse emissioni, rilasciano in mare acqua più calda di quella prelevata per il raffreddamento – evidenzia Riccardo Liguori su GreenMe – Questo inquinamento termico può creare micro-habitat favorevoli alla crescita di meduse e altri organismi marini”.

Maddalena Brunasti