
Un Tribunale simbolico per i crimini degli Stati contro i migranti
Pressenza - Thursday, July 17, 2025Continuano le azioni di Carovana Migranti a Calais dove ieri abbiamo fatto un sit-in spontaneo davanti all’Hotel de Ville con lenzuola della memoria, striscioni e slogan per ricordare che nessun essere umano è clandestino e che ognuno ha diritto a muoversi per il proprio pianeta terra.
La polizia ci ha allontanato dopo aver identificato una partecipante alla carovana; dopo qualche minuto di tensione la situazione è migliorata e abbiamo potuto fare anche un altro sit-in davanti al CPR di Calais.
Verso sera abbiamo fatto un momento di commemorazione nel parco centrale della città per la morte del giovane migrante sudanese di cui non posso dire il nome perché ancora la famiglia non è a conoscenza della sua morte.
Durante la commemorazione hanno parlato molti migranti in particolare Ibrahim un sans papier ricercatore all’università Ante Diop del Senegal che ha ricordato le colpe di noi bianchi le colpe di noi europei rispetto allo sfruttamento e annichilimento dell’ Africa e con molta dignità e rabbia ha ricordato a tutti noi l’ intrinseco razzismo del sistema d’ apartheid con cui l’Unione Europea ha impedito a quasi tutto il mondo di potersi muoversi liberamente. Inoltre, ha ricordato anche il sacrificio degli africani subsahariani per aiutare la Francia a liberarsi dal nazifascismo e ha concluso il suo intervento dicendo che la Francia appartiene anche agli africani non solo ai francesi.
In questa commemorazione hanno anche preso parte le nostre testimoni afghane in particolare Fatima ha ricordato le responsabilità della Marina Militare italiana e della Guardia di Finanza rispetto al naufragio di Cutro e ha chiesto che lo stato italiano paghi per la sua colpa di avere abbandonato la Summer Love e il suo equipaggio a se stessa ed alla forza del mare.
Nella giornata di oggi è prevista la costituzione di un tribunale simbolico con giudici ed avvocati veri che dovrà appunto valutare le responsabilità dello Stato Italiano nel naufragio di Cutro e sarà l’occasione per le testimoni dei familiari di dettagliare bene le dinamiche della scomparsa, i nomi e le storie delle persone scomparse e dimostrare che i naufragi sono una conseguenza di un sistema che non vuole stranieri in Europa e cerca di bloccarli in tutti i modi anche quelli più mortiferi.



