
Notizie dal mondo arabo
Pressenza - Monday, July 7, 2025Gaza
La carneficina continua.
“Trattativa sotto il fuoco”, l’ha chiamata il ricercato per crimini di guerra Netanyahu. L’escalation ha riguardato in particolare i campi di sfollati nel centro della Striscia, dove l’esercito ordina alla popolazione di recarsi per evitare le bombe.
Nelle località del nord e del sud, l’esercito di occupazione sta demolendo tutti gli edifici ancora in piedi: scuole, ospedali, moschee e case.
L’obiettivo è di impedire il ritorno della popolazione e concentrarla nei campi di profughi nel centro per facilitarne l’uccisione o la deportazione.
Il rapporto di ieri del ministero della sanità parlava di 80 uccisi e 304 feriti fino a mezzogiorno di domenica.
Dopo il rilascio della statistica giornaliera, l’esercito ha ucciso fino a tarda notte 100 persone, soprattutto nei campi di sfollati a Deir Balah, Breij, Khan Younis. Dall’alba fino all’ora in cui scriviamo sono stati uccisi 16 civili.
I generali israeliani hanno utilizzato negli attacchi odierni anche gli elicotteri, con mitragliamento della folla spaventata e in fuga.
Trattative
Le delegazioni di Hamas e Jihad islamica sono nel Qatar per la trattativa indiretta con quella israeliana.
Il clima secondo la stampa di Tel Aviv e Doha è di ottimismo.
“Le modifiche introdotte dalla parte palestinese non sono insormontabili”, ha detto una fonte della delegazione israeliana.
Sul terreno, l’esercito occupante ha iniziato a ritirarsi da alcune postazioni a est di Rafah.
Il ricercato internazionale per crimini di guerra è arrivato negli Usa dove si incontrerà oggi con Trump.
La tregua a Gaza barattata con un forte sostegno politico e militare per il prossimo round di attacchi all’Iran.
Cisgiordania
Due giovani uccisi a Nablus, arresto di un giornalista palestinese a Betlemme e centinaia di case demolite a Tulkarem.
Il genocidio in Cisgiordania si accompagna alla deportazione.
Nella cittadina di Salem alle porte di Nablus l’esercito israeliano ha fatto irruzione con diversi veicoli corazzati, sparando all’impazzata con le mitragliatrici pesanti. Qusai Nassar, 23 anni, e Wissam Shtie, 37 anni, sono rimasti a terra.
Il primo è arrivato in ospedale già morto, mentre il corpo del secondo è stato preso in ostaggio dai soldati.
In un attacco israeliano a Betlemme, i soldati hanno arrestato un giornalista palestinese che stava documentando gli avvenimenti, è stata perquisita la sua casa e sequestrati computer e telefonini.
A Tulkarem continua l’opera di demolizione delle abitazioni. Altre 60 famiglie sono state costrette ieri a raccogliere i propri mobili e abbandonare le case che l’esercito intende demolire. Il piano di deportazione prevede altri 400 case da radere al suolo. Il sindaco ha denunciato il piano di deportazione di massa che finora ha toccato oltre 42 mila persone.
I coloni ebrei israeliani hanno incendiato auto palestinesi nel villaggio di Beita e invaso, protetti dall’esercito, il centro di el-Khalil (Hebron).
Nei villaggi di Ramadeen e Dhahiria, di Massafer Yatta, l’esercito di occupazione ha iniziato a scavare trincee lungo tutta una strada che collega due colonie ebraiche e che passa per il centro delle due cittadine palestinesi. Le trincee lunghe diversi km servono per la costruzione di un muro che separa la strada da tutto il resto del territorio, con il risultato di smembrare le città palestinesi e danneggiarne l’economia.
Tutti i negozi che si affacciano sulla strada sono sotto minaccia di demolizione o di chiusura per mancanza di affari. Segregazione razziale.
Yemen
Una nave commerciale sta affondando dopo che è stata colpita da un drone lanciato dal territorio yemenita.
Israele nella notte ha compiuto un raid aereo contro 20 obiettivi sotto il controllo degli Houthi. Sono stati colpiti per l’ennesima volta la raffineria di Hodeida, una centrale elettrica e depositi di carburanti nel porto della città sul mar Rosso.
In risposta, gli Houthi hanno lanciato due missili balistici sul territorio israeliano.
Marocco/Solidarietà
Un presidio di solidarietà con la Palestina si è tenuto ieri a Rabat davanti al teatro Mohammed V dove si teneva un convegno di sociologia, con la partecipazione di professori israeliani.
L’iniziativa di boicottaggio organizzata dalla sezione locale di BDS e dal comitato marocchino di solidarietà con la Palestina è stata impedita dalla polizia, che ha assediato i partecipanti e li ha spinti lontano dalla sede del convegno.
Sciopero della fame a staffetta contro il genocidio
Continueremo la campagna di sciopero a staffetta fino alla fine definitiva della guerra.
Vi chiediamo di scattare una vostra foto con un cartello “IO DIGIUNO X GAZA”. Una lunghissima galleria di immagini che trasformeremo in un mosaico di solidarietà. Mandateci le foto a anbamedaps@gmail.com e pubblicatele sui vostri account social.
Abbiamo oramai concluso la 7a settimane di digiuno per Gaza.
Oggi, lunedì 7 luglio, prosegue per la 53a giornata l’azione nonviolenta di sciopero della fame per 24 ore a staffetta. L’azione continuerà nei prossimi giorni con la partecipazione di altri gruppi, fino al cessate il fuoco definitivo.
Gli iscritti sono tantissimi e, secondo le disponibilità espresse, costruiremo il calendario con l’elenco dei partecipanti di tantissime città italiane, europee e arabe.