
La città di Bat Yam assomiglia a Gaza dopo l’attacco missilistico iraniano contro Israele: media ebraici
InfoPal - Wednesday, July 2, 2025
PressTV. La città di Bat Yam, nei territori occupati da Israele, assomiglia alle aree distrutte della Striscia di Gaza, a seguito degli attacchi di rappresaglia condotti dall’Iran contro il regime, secondo i media israeliani in lingua ebraica.
Il quotidiano israeliano Calcalist ha riportato che, secondo nuovi dati, circa 18.000 persone sono state evacuate dalle case distrutte dagli attacchi missilistici iraniani.
Di queste, 12.000 sono state trasferite in hotel, mentre le restanti sono state ospitate in appartamenti in affitto.
Le analisi rivelano che quattro città, tra cui Bat Yam, Tel Aviv, Rehovot e Ramat Gan, sono state gravemente danneggiate dagli attacchi missilistici iraniani, mentre la grave carenza di alloggi disponibili ha causato lo sfollamento dei coloni.
In precedenza, il sindaco di Bat Yam, Tzvika Brot, aveva reso noto l’ingente danno causato dagli attacchi missilistici iraniani sulla città.
Parlando all’israeliano Canale 10, Brot ha definito l’attacco come “il colpo più duro nella storia della città”, rivelando che un’area residenziale di 120 dunam (circa 40 acri) è stata completamente spazzata via.
Il sindaco ha sottolineato che il bombardamento iraniano di un solo giorno ha provocato una distruzione senza precedenti, sottolineando che questo rappresenta ora l’attacco più catastrofico mai visto nei Territori Occupati, non solo a Bat Yam.
Le prime valutazioni israeliane stimano le perdite totali della guerra contro l’Iran in 20 miliardi di dollari
Israele ha subito perdite dirette stimate in 12 miliardi di dollari per la sua guerra di 12 giorni contro l’Iran, con danni totali che potrebbero potenzialmente raggiungere i 20 miliardi di dollari, secondo alcuni rapporti.
Le stime suggeriscono che la distruzione causata dagli attacchi dell’Iran causerà un aumento dei prezzi delle case a medio termine.
Secondo quanto riportato dalle agenzie immobiliari nel nord di Tel Aviv, l’offerta di appartamenti nella zona è insufficiente, il che lascia incertezza su dove le famiglie sfollate si trasferiranno.
Il regime israeliano ha lanciato la sua aggressione immotivata contro la Repubblica Islamica il 13 giugno, con il sostegno americano, assassinando diversi comandanti militari di alto rango, scienziati e molti altri civili, tra cui donne e bambini.
Lo stesso giorno, le forze armate iraniane, guidate dal Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC), hanno lanciato una campagna di ritorsione senza precedenti contro il regime israeliano denominata Operazione Vera Promessa III.
Mentre le forze armate iraniane attaccavano Israele e le sue infrastrutture militari e industriali, usando molti missili di nuova generazione che colpivano con precisione gli obiettivi designati, il regime in difficoltà è stato costretto a cessare unilateralmente la sua aggressione contro l’Iran il 24 giugno.
A seguito di questa azione unilaterale, anche l’Iran ha interrotto la sua campagna di rappresaglia dopo aver condotto con successo 22 attacchi contro i Territori Occupati da Israele.
Il ministero della Salute israeliano ha confermato 29 vittime e 3.238 feriti negli attacchi di rappresaglia iraniani, sebbene gli osservatori affermino che la cifra sia probabilmente molto più alta a causa della storica censura delle statistiche sulle vittime da parte di Israele.
Traduzione per InfoPal di Edy Meroli