PISOGNE (BRESCIA): IL NUOVO QUESTORE DI BRESCIA VIETA UNA MANIFESTAZIONE CONTRO IL GENOCIDIO DEL POPOLO PALESTINESE

Radio Onda d`Urto - Friday, June 20, 2025

Palestina, territori e…repressione. A Pisogne, Comune bresciano dove si uniscono le aree dell’alto Lago d’Iseo e della Valle Camonica, domenica 22 giugno è stato indetto il presidio “Stop Genocidio. Palestina Libera”. 

L’iniziativa – promossa da L’Italia che R/Esiste Valcamonica – rispondeva alla necessità del gruppo di tornare in piazza “perché non si può più tacere di fronte a questo genocidio e al silenzio dei media”. L’appuntamento in piazza Corna Pellegrini, sul lungolago sebino, è stata però…”stoppata” dal neoquestore di Brescia, Paolo Sartori, reduce poche ore prima dall’ondata repressiva che ha colpito in particolare 3 esponenti del gruppo ultras Brescia 1911 – Ex Curva Nord tra denunce e fogli di via da ben 4 anni dal territorio di Brescia capoluogo.

Il presidio solidale con la Palestina di domenica a Pisogne è stato infatti vietato dalla questura di Brescia, nonostante il Comune l’avesse già autorizzato. Questo perché – spiegano gli organizzatori – la Questura sosterrebbe di non avere sufficiente…personale di sicurezza.  Gli stessi organizzatori hanno rifiutato di spostare il concentramento, come…suggerito, dal centrale lungolago a Gratacasolo, una frazione periferica e artigianale della stessa Pisogne, dove la possibilità di incrociare persone e diffondere quindi il messaggio politico della mobilitazione rasenterebbe lo zero.

A rendere la decisione poliziesca ancora più grave è stato comunicato agli organizzatori del presidio contro il genocidio che, se volessero promuovere il presidio sul lungolago, dovrebbero dare il preavviso di un mese e la richiesta verrebbe vagliata con la possibilità da parte del questore di vietare nuovamente l’iniziativa.

Su Radio Onda d’Urto l’intervento di Alessandro Bono, redattore di Radio Onda d’Urto Valle Camonica. Ascolta o scarica