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PISOGNE (BS): CHI HA FATTO SALTARE IL PRESIDIO PER LA PALESTINA?
La mattina di venerdì 20 giugno 2025 la rappresentante delle realtà organizzatrici del presidio contro il genocidio a Gaza in programma per domenica 22 giugno 2025 a Pisogne, in Val Camonica, provincia di Brescia, ha fatto sapere che era stata convocata in Comune, dove il locale maresciallo dei carabinieri le aveva detto che la Questura di Brescia non poteva autorizzare il presidio sul lungolago (d’Iseo) dove si doveva svolgere l’iniziativa e proponeva di spostarlo in una frazione isolata e poco visibile, Gratacasolo. Nel pomeriggio, però, la Questura di Brescia ha smentito categoricamente di aver negato l’iniziativa di solidarietà con Gaza, come Radio onda d’Urto aveva riportato raccogliendo la testimonianza dell’organizzatrice. A questo punto chiediamo che sia fatta chiarezza: chi ha boicottato il presidio per Gaza che domenica non ci sarà dopo essere stato già pubblicizzato a seguito dell’assicurazione verbale del sindaco del fatto che si potesse svolgere? Il servizio con Alessandro Bono, della redazione di Radio Onda d’Urto della Val Camonica. Ascolta o scarica.
PISOGNE (BRESCIA): IL NUOVO QUESTORE DI BRESCIA VIETA UNA MANIFESTAZIONE CONTRO IL GENOCIDIO DEL POPOLO PALESTINESE
Palestina, territori e…repressione. A Pisogne, Comune bresciano dove si uniscono le aree dell’alto Lago d’Iseo e della Valle Camonica, domenica 22 giugno è stato indetto il presidio “Stop Genocidio. Palestina Libera”.  L’iniziativa – promossa da L’Italia che R/Esiste Valcamonica – rispondeva alla necessità del gruppo di tornare in piazza “perché non si può più tacere di fronte a questo genocidio e al silenzio dei media”. L’appuntamento in piazza Corna Pellegrini, sul lungolago sebino, è stata però…”stoppata” dal neoquestore di Brescia, Paolo Sartori, reduce poche ore prima dall’ondata repressiva che ha colpito in particolare 3 esponenti del gruppo ultras Brescia 1911 – Ex Curva Nord tra denunce e fogli di via da ben 4 anni dal territorio di Brescia capoluogo. Il presidio solidale con la Palestina di domenica a Pisogne è stato infatti vietato dalla questura di Brescia, nonostante il Comune l’avesse già autorizzato. Questo perché – spiegano gli organizzatori – la Questura sosterrebbe di non avere sufficiente…personale di sicurezza.  Gli stessi organizzatori hanno rifiutato di spostare il concentramento, come…suggerito, dal centrale lungolago a Gratacasolo, una frazione periferica e artigianale della stessa Pisogne, dove la possibilità di incrociare persone e diffondere quindi il messaggio politico della mobilitazione rasenterebbe lo zero. A rendere la decisione poliziesca ancora più grave è stato comunicato agli organizzatori del presidio contro il genocidio che, se volessero promuovere il presidio sul lungolago, dovrebbero dare il preavviso di un mese e la richiesta verrebbe vagliata con la possibilità da parte del questore di vietare nuovamente l’iniziativa. Su Radio Onda d’Urto l’intervento di Alessandro Bono, redattore di Radio Onda d’Urto Valle Camonica. Ascolta o scarica
PISOGNE: DOMENICA 22 GIUGNO PRESIDIO DI SOLIDARIETÀ CON IL POPOLO PALESTINESE
Stop Genocidio. Palestina Libera: saranno queste le parole d’ordine del presidio di solidarietà con il popolo palestinese in programma domenica 22 giugno a Pisogne. L’iniziativa – promossa da L’Italia che R/Esiste Valcamonica – risponde alla necessità del gruppo di tornare in piazza “perché non si può più tacere di fronte a questo genocidio e al silenzio dei media”, come ha spiegato ai nostri microfoni Adarosa de L’Italia che R/Esiste Valcamonica. Dopo le molte iniziative solidali dei mesi scorsi, il gruppo vuole provare a coinvolgere su questo tema ancora più persone, per questo il luogo scelto per il presidio è piazza Corna Pellegrini e l’orario è serale, dalle 20,30 alle 22,30. Ai microfoni di Radio Onda d’Urto, Adarosa di L’Italia che R/Esiste Valcamonica Ascolta o scarica