Media iraniani pubblicano documenti segreti israeliani: “AIEA si pronuncia su nucleare iraniano, ma non su nucleare israeliano”

Pressenza - Friday, June 13, 2025

Mentre i paesi occidentali e l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) tentano sempre più di fare pressione sull’Iran in merito al suo programma nucleare – nonché mentre Israele minaccia gli impianti nucleari del paese – sono apparsi online documenti che indicano un collegamento tra l’AIEA e Israele.

I documenti sono stati pubblicati da alcuni media iraniani e sarebbero documenti segreti sul programma nucleare israeliano che, come sostiene Teheran, i servizi segreti iraniani sono riusciti a ottenere.

Finora è stato pubblicato il primo pacchetto di questi materiali, che contiene la testimonianza della cooperazione del Direttore Generale dell’AIEA, Rafael Grossi, con le autorità israeliane e il suo pieno coordinamento delle azioni con esse. Non solo ha coordinato le sue azioni con Tel Aviv, ma ne ha anche seguito scrupolosamente le direttive.

Come scrivono le agenzie di stampa Fars e Iran Press, citando rappresentanti dell’intelligence iraniana, l’AIEA ha trasmesso segretamente la corrispondenza riservata che l’agenzia intratteneva con Teheran ai servizi segreti israeliani.

“Ciò dimostra chiaramente che l’AIEA, anziché svolgere il ruolo di parte neutrale, è diventata uno strumento al servizio degli interessi del regime israeliano.” – ha dichiarato il rappresentante dell’intelligence iraniana in un’intervista a Fars News.

Secondo uno degli interlocutori anonimi di Fars News, è stato attraverso questa organizzazione internazionale che i nomi dei fisici nucleari iraniani – successivamente uccisi – sono diventati noti in Israele e facile bersaglio.

Infatti Israele in questi anni ha portato avanti diverse operazioni di intelligence per contrastare l’armamento nucleare iraniano, con campagne di sabotaggio, cyberattacchi contro le installazioni iraniane per l’arricchimento dell’uranio, e anche una serie di uccisioni di funzionari e scienziati nucleari che avrebbero potuto aiutare il Paese a dotarsi di tali armi.

Dal 2007 al 2021, sono stati uccisi[1] cinque scienziati, la maggior parte dei quali agiva sotto la direzione dello scienziato Mohsen Fakhrizadeh, uno dei bersagli più importanti.

La campagna di sabotaggio e di omicidi politici mirati israeliani, palesemente in contrasto con il diritto internazionale, si fermò nel 2012 quando cominciarono le trattative che portarono all’accordo sul nucleare[2] del 2015, che stabiliva una serie di parametri sulla gestione del nucleare civile da parte dell’Iran che avrebbero reso più complicati i suoi eventuali piani di sviluppare un’arma nucleare.

La campagna di sabotaggio riprese però durante la presidenza di Donald Trump, che annullò[3] l’accordo sul nucleare nel 2018, prima colpendo Soleimani e poi Fakhrizadeh.

Ieri il Consiglio dei Governatori dell’AIEA ha adottato una risoluzione che critica le azioni dell’Iran in ambito nucleare; ma allo stesso tempo, non ha pronunciato alcuna parola sul programma nucleare israeliano.

https://it.topwar.ru/266207-iranskie-smi-opublikovali-pervyj-paket-izrailskih-sekretnyh-dokumentov-ulichajuschih-magatje-v-svjazjah-s-izrailem.html

https://www.ilpost.it/2020/11/27/ucciso-mohsen-fakhrizadeh-scienziato-nucleare-iran/

https://www.ilpost.it/2020/11/28/morte-mohsen-fakhrizadeh-nucleare-iran/

 

[1] https://www.ilpost.it/2021/09/22/scienziato-iraniano-ucciso-mitragliatrice/

[2] https://www.ilpost.it/2015/04/03/accordo-nucleare-iraniano/

[3] https://www.ilpost.it/2021/06/30/iraq-in-mezzo-tra-iran-stati-uniti/

Lorenzo Poli