Media iraniani pubblicano documenti segreti israeliani: “AIEA si pronuncia su nucleare iraniano, ma non su nucleare israeliano”
Mentre i paesi occidentali e l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica
(AIEA) tentano sempre più di fare pressione sull’Iran in merito al suo programma
nucleare – nonché mentre Israele minaccia gli impianti nucleari del paese – sono
apparsi online documenti che indicano un collegamento tra l’AIEA e Israele.
I documenti sono stati pubblicati da alcuni media iraniani e sarebbero documenti
segreti sul programma nucleare israeliano che, come sostiene Teheran, i servizi
segreti iraniani sono riusciti a ottenere.
Finora è stato pubblicato il primo pacchetto di questi materiali, che contiene
la testimonianza della cooperazione del Direttore Generale dell’AIEA, Rafael
Grossi, con le autorità israeliane e il suo pieno coordinamento delle azioni con
esse. Non solo ha coordinato le sue azioni con Tel Aviv, ma ne ha anche seguito
scrupolosamente le direttive.
Come scrivono le agenzie di stampa Fars e Iran Press, citando rappresentanti
dell’intelligence iraniana, l’AIEA ha trasmesso segretamente la corrispondenza
riservata che l’agenzia intratteneva con Teheran ai servizi segreti israeliani.
“Ciò dimostra chiaramente che l’AIEA, anziché svolgere il ruolo di parte
neutrale, è diventata uno strumento al servizio degli interessi del regime
israeliano.” – ha dichiarato il rappresentante dell’intelligence iraniana in
un’intervista a Fars News.
Secondo uno degli interlocutori anonimi di Fars News, è stato attraverso questa
organizzazione internazionale che i nomi dei fisici nucleari iraniani –
successivamente uccisi – sono diventati noti in Israele e facile bersaglio.
Infatti Israele in questi anni ha portato avanti diverse operazioni di
intelligence per contrastare l’armamento nucleare iraniano, con campagne di
sabotaggio, cyberattacchi contro le installazioni iraniane per l’arricchimento
dell’uranio, e anche una serie di uccisioni di funzionari e scienziati nucleari
che avrebbero potuto aiutare il Paese a dotarsi di tali armi.
Dal 2007 al 2021, sono stati uccisi[1] cinque scienziati, la maggior parte dei
quali agiva sotto la direzione dello scienziato Mohsen Fakhrizadeh, uno dei
bersagli più importanti.
La campagna di sabotaggio e di omicidi politici mirati israeliani, palesemente
in contrasto con il diritto internazionale, si fermò nel 2012 quando
cominciarono le trattative che portarono all’accordo sul nucleare[2] del 2015,
che stabiliva una serie di parametri sulla gestione del nucleare civile da parte
dell’Iran che avrebbero reso più complicati i suoi eventuali piani di sviluppare
un’arma nucleare.
La campagna di sabotaggio riprese però durante la presidenza di Donald Trump,
che annullò[3] l’accordo sul nucleare nel 2018, prima colpendo Soleimani e poi
Fakhrizadeh.
Ieri il Consiglio dei Governatori dell’AIEA ha adottato una risoluzione che
critica le azioni dell’Iran in ambito nucleare; ma allo stesso tempo, non ha
pronunciato alcuna parola sul programma nucleare israeliano.
https://it.topwar.ru/266207-iranskie-smi-opublikovali-pervyj-paket-izrailskih-sekretnyh-dokumentov-ulichajuschih-magatje-v-svjazjah-s-izrailem.html
https://www.ilpost.it/2020/11/27/ucciso-mohsen-fakhrizadeh-scienziato-nucleare-iran/
https://www.ilpost.it/2020/11/28/morte-mohsen-fakhrizadeh-nucleare-iran/
[1] https://www.ilpost.it/2021/09/22/scienziato-iraniano-ucciso-mitragliatrice/
[2] https://www.ilpost.it/2015/04/03/accordo-nucleare-iraniano/
[3] https://www.ilpost.it/2021/06/30/iraq-in-mezzo-tra-iran-stati-uniti/
Lorenzo Poli