
31 maggio
Comune-info - Monday, May 26, 2025Il governo ha posto la fiducia alla Camera sul decreto legge sicurezza al termine della discussione sul provvedimento. Proteste in strada lunedì pomeriggio. La polizia ha impedito che la protesta si avvicinasse ai palazzi istituzionali. Mentre cercava di mediare con le forze dell’ordine, è rimasto ferito Luca Blasi, assessore al III Municipio di Roma con delega in materia di Politiche culturali e Diritto all’abitare e portavoce della rete nazionale “No Dl Sicurezza”. “C’è solo una risposta da dare ora: il 31 maggio 2025 dobbiamo essere marea, invadere Roma con contenuti, corpi, colori, musica, parole, azioni – scrive Luca dall’ospedale – Dobbiamo costruire la più grande manifestazione nazionale contro questo governo…”

Sono ancora in ospedale (ore 21 di lunedì 26, ndr). Sto aspettando gli esami di controllo. Brutta botta, un occhio mal messo che vede a fatica, lividi qua e là. Dovrei essere dimesso in serata, vedremo la prognosi. Abbiamo la testa più dura di quanto credono.
C’è poco da dire perché il video parla chiaro: come deciso dalla Rete No DDL Sicurezza stavo svolgendo un ruolo di mediazione, ero a volto scoperto e senza protezioni, tutto era finito quando circa due/tre agenti avanzano e mi colpiscono ripetutamente per farmi male.
Il nostro movimento è un movimento pacifico ma radicale: abbiamo portato in piazza centinaia di migliaia di persone lungo 8 mesi di mobilitazione e assemblee ma nessuno del Governo ha ascoltato la voce delle piazze. L’hanno ascoltata la voce dei 100.000 manifestanti del 14 dicembre a Roma? L’hanno ascoltata la voce delle centinaia di fiaccolate che abbiamo fatto in tutte le città italiane? L’hanno ascoltata la voce dei giuristi, avvocati e magistrati, che hanno scioperato contro questo decreto? No. Anzi hanno accelerato, hanno provocato, hanno calpestato ogni minima norma democratica pur di portare avanti il loro progetto antidemocratico.
Voglio innanzitutto ringraziare tuttə per la vicinanza e l’affetto. Voglio ringraziare tutta la Rete perché non molla un centimetro e ancora aggrega, rilancia, organizza, discute, lavora.
Oggi dietro quegli scudi, che sono strumenti di difesa, c’è il paese non arreso, coraggioso, vivo.
In tutti i paesi del mondo, anche quelli in cui lo scontro sociale è più duro, si può manifestare sotto i palazzi del potere. In Italia no.
C’è solo una risposta da dare ora. Il 31 maggio 2025 dobbiamo essere marea, invadere Roma con contenuti, corpi, colori, musica, parole, azioni. Dobbiamo costruire la più grande manifestazione nazionale contro questo governo. Dobbiamo dimostrare che rappresentiamo quella parte grande di popolo italiano che non cederà un centimetro di democrazia alla peggior destra. La democrazia non si piega. Noi neppure.
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