Da Monte Sole per Gaza e la popolazione palestinese

Pressenza - Monday, May 12, 2025

Pubblichiamo l’Appello da Monte Sole per Gaza e la popolazione palestinese, a firma della Sindaca di Marzabotto Valentina Cuppi.

Rete Pace e Disarmo, Unione delle Comunità Islamiche in Italia e Portico della Pace di Bologna hanno contribuito alla sua stesura.

“Da Monte Sole parte l’appello per una mobilitazione nazionale umanitaria ed unitaria.

Per convocare e organizzare a Bologna la manifestazione nazionale, si terrà un primo coordinamento operativo delle realtà aderenti lunedì 12 maggio alle ore 18.00 in presenza a Marzabotto e online su Zoom

Chi intende aderire all’appello lo comunichi SUBITO a: comitato.montesole@gmail.com
Riceverà il link per partecipare online al coordinamento, ma potrà farlo anche in presenza.

Monte Sole, 06/05/2025

Il Comitato regionale per le Onoranze ai Caduti di Marzabotto, come aveva annunciato la
Sindaca di Marzabotto il 25 aprile durante le celebrazioni per l’80° anniversario della Liberazione
dal nazifascismo, lancia l’appello per convocare una manifestazione nazionale che chieda al
governo italiano ed alla comunità internazionale di agire con tutti gli strumenti politici,
diplomatici ed economici di porre fine della violenza, di far tacere le armi e di fermare la
deportazione nella Striscia di Gaza dove il massacro di civili sta assumendo la portata di un
genocidio, liberare gli ostaggi e i prigionieri, di garantire assistenza alla popolazione civile e di
riconoscere lo Stato di Palestina accanto allo Stato di Israele, nel rispetto dei diritti di entrambi.

Il Comitato si rende disponibile ad ospitare a Monte Sole una prima riunione, il 12
maggio alle 18 presso la Sala Consiliare del Comune di Marzabotto (con possibilità di
collegamento da remoto), per dar vita ad un Coordinamento Operativo.

APPELLO PER UNA MANIFESTAZIONE NAZIONALE,
SALVIAMO GAZA E LA POPOLAZIONE PALESTINESE!

Da Monte Sole – Marzabotto la tragedia di Gaza assume in pieno il volto dei bambini uccisi a
migliaia nelle case, nelle tende, nelle strade, negli ospedali della Striscia.

Il Governo israeliano va fermato. La violenza va fermata.

Non è più possibile assistere silenti alla
spirale di violenza e di violazioni del diritto internazionale che da decenni si stanno ripetendo.
Ciò che è successo dal 7 ottobre 2023, non è altro che l’ultimo atto di una storia intrisa di
violazioni e di ingiustizie che ci coinvolge tutte e tutti. Insieme, tutte e tutti, dobbiamo dire basta.

Avere il coraggio e l’onestà di condannare l’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023,
come di condannare la risposta del governo israeliano, che ha superato ogni limite ed ogni regola
del diritto di difesa.

Nonostante il rischio di violazione della Convenzione contro il genocidio, già denunciata dalla Corte Internazionale di Giustizia, l’esercito israeliano prosegue senza sosta incursioni e bombardamenti sulla popolazione civile, a cui, inoltre, sono negati cibo, acqua, cure mediche e protezione.

La ferocia implacabile e la volontà di espellere la popolazione palestinese dalla Striscia, dopo averla rinchiusa in quel lembo di terra, si è estesa nelle città, nei campi profughi e nei villaggi della Cisgiordania, con continue azioni dell’esercito e dei coloni,assumendo, a tutti gli effetti, le caratteristiche, della pulizia etnica, vero e proprio crimine contro l’umanità, contro ogni norma, risoluzione e convenzione internazionale.

E c’è una comunità internazionale lontana, inattiva, tollerante e silenziosa, capace solo di timide dichiarazioni, resa straordinariamente lenta e prudente nell’agire da opposti interessi, opportunismi, ambiguità, celati e malcelati disegni egemonici.

Mentre gli stati ed i governi democratici hanno il dovere di fermare le violazioni del diritto internazionale e di proteggere la popolazione civile, con tutti i mezzi politici, diplomatici ed economici a sua disposizione.

Per questo chiediamo al Governo italiano e alle Istituzioni Europee di:
● sospendere la cooperazione militare e l’Accordo di Associazione UE-Israele, sino a
quando non siano cessate le violazioni dei diritti umani e dell’occupazione;
● di ripristinare il sostegno all’UNRWA per l’assistenza ai profughi palestinesi;
● l’immediato riconoscimento dello stato di Palestina;
● chiedere la convocazione di una conferenza di pace sotto l’egida delle Nazioni Unite.

Azioni oggi necessarie per:
● porre fine ad ogni tipo di violenza, a Gaza, in Cisgiordania, a Gerusalemme, in Israele;
● ottenere l’immediato cessate il fuoco nella Striscia di Gaza;
● la liberazione degli ostaggi e dei prigionieri;
● garantire assistenza alla popolazione civile palestinese;
● fermare la deportazione della popolazione palestinese e il piano di invasione di Gaza.

Da Marzabotto, da Monte Sole chiediamo di unirsi a noi in questo appello a tutte le persone
e a tutte le organizzazioni che come noi sentono il dovere di fare tutto ciò che è in nostro
potere per salvare vite, salvare civili, salvare bambini innocenti, salvare la pace e la convivenza
tra palestinesi ed israeliani.

Non possiamo convocarla da soli, possiamo però metterci a disposizione per un grande incontro
di tutte le organizzazioni qui a Monte Sole per prepararla.

Quando avvennero le stragi qui nessuno poteva immaginarsi cosa stesse succedendo.
È nostra precisa responsabilità oggi che sappiamo, fare tutto quel che possiamo per fermare lo
sterminio di una popolazione innocente, proprio come i civili inermi che abitavano a Monte Sole 80 fa.

Comune di Marzabotto e Comitato regionale per le Onoranze ai Caduti di Marzabotto

Per aderire all’appello mandare una mail a comitato.montesole@gmail.com

Per info: Valentina Cuppi, sindaca di Marzabotto sindaca@comune.marzabotto.bo

Redazione Italia