
Emergency aderisce alle mobilitazioni per Gaza del 19 e 22 settembre
Pressenza - Friday, September 19, 2025Il cessate il fuoco e il rispetto del diritto internazionale, lo stop alla collaborazione militare e al commercio di armi con Israele: sono le richieste della ONG. Emergency: “Siamo testimoni diretti della violenza indiscriminata esercitata contro i gazawi. Non vogliamo essere complici di questo massacro”
EMERGENCY si unisce alle manifestazioni di venerdì 19 e lunedì 22 settembre, indette per chiedere la fine dei bombardamenti nella Striscia di Gaza e lo stop alla corsa al riarmo.
“Da più di un anno raccontiamo, attraverso la voce dei nostri operatori sanitari all’interno della Striscia di Gaza, la violenza indiscriminata esercitata contro gli abitanti Gazawi, coinvolti in una sistematica opera di disumanizzazione. – commenta l’Ong fondata da Gino Strada -. A Gaza non esiste un luogo sicuro per chi cerca di sopravvivere e nemmeno per chi fugge. Le persone sono stremate da due anni di feroce conflitto, costrette a sopravvivere senza cibo, acqua e cure. In 31 anni di interventi umanitari in zone di conflitto non abbiamo mai visto una tale brutalità, contro così tante persone, concentrate in pochi chilometri quadrati. Gaza City è stata distrutta e la sua popolazione è intrappolata tra bombe e macerie.”.
EMERGENCY è presente nella Striscia con una sua clinica nella località di al-Qarara, nel governatorato di Khan Younis, dove visita in media 250 persone al giorno. L’Ong offre la sua assistenza anche nella clinica di medicina di base allestita dall’associazione locale CFTA (Culture & Free Thought Association) ad al-Mawasi, dove da novembre 2024 a luglio 2025 ha effettuato oltre 19.000 visite.
EMERGENCY è anche partita con la sua nave di ricerca e soccorso per accompagnare la Global Sumud Flotilla, con funzioni di nave osservatrice e di supporto medico e logistico.
“La società civile è stanca delle mancate azioni concrete dell’Europa, colpevole di non garantire la sopravvivenza delle centinaia di migliaia di civili che subiscono quotidianamente l’atrocità di questa ennesima guerra. Il mancato intervento da parte dell’Europa l’ha resa complice di quanto sta succedendo a Gaza, che il recente pronunciamento della Commissione internazionale indipendente delle Nazioni Unite per l’inchiesta sui Territori palestinesi occupati ha definito come “genocidio”” prosegue EMERGENCY.
“Come EMERGENCY torniamo a fare appello al governo italiano con tre richieste urgenti affinché:
- attivi immediatamente un impegno diplomatico per un cessate il fuoco e per il rispetto del diritto umanitario internazionale;
- annulli il memorandum d’intesa per la collaborazione militare tra Italia e Israele;
- interrompa la compravendita di armi e sistemi d’arma da e per Israele.
Non vogliamo e non possiamo essere complici di questo massacro. La voce dei cittadini e delle cittadine italiane è fondamentale per obbligare il governo italiano e i governi europei ad agire ora.” – conclude l’Ong.