
La Local March for Gaza riparte da Albenga
Pressenza - Saturday, August 23, 2025Stamattina erano in 52 alla partenza della seconda Local March for Gaza da Albenga. Fiorite dalla prima sul Cammino di Oropa che ha aperto la strada a ben altre 9 marce.
Con oltre 160 pellegrini, quella di Oropa ha attraversato luoghi significativi del Piemonte orientale, per poi culminare a Milano, portando una richiesta chiara, consegnata in Prefettura: la petizione già firmata da oltre 500 persone per un cessate il fuoco immediato, la sospensione delle armi e l’accesso umanitario a Gaza.
Oggi, 23 agosto, ad Albenga in Liguria c’erano 52 persone alla partenza, che hanno percorso 7,4 km e raccolto firme per la petizione.
Stavolta le firme verranno raggruppate tutte, da tutte le Local March for Gaza d’Italia e portate a Roma a fine ottobre.
Domani, 24 agosto, partirà la terza Local March for Gaza, stavolta da Sante Marie in Abruzzo e percorrerà il Cammino dei Briganti.
Dice Ivana in viaggio con me:
“Cammino dei Briganti. 1 giorno
Partiti! Alla stazione di Torino la mia bandiera palestinese è stata accolta con dei “brava”, “grazie signora”, sorrisi, approvazioni.
Domani saremo sul Cammino dei Briganti con la Local March for Gaza. Sventoleremo le bandiere di un popolo vessato, imprigionato, torturato, affamato, assassinato per dire “Basta” al nostro governo opportunista e guerrafondaio. Per chiedere che finalmente apra gli occhi su una tragedia umanitaria di cui continua a negarne l’esistenza, per chiedere che sospenda il commercio di armi con Israele, che spinga per l’apertura di un corridoio umanitario a Gaza, e si attivi perché si fermi l’avanzata dei coloni in Cisgiordania.
Domani saremo in tanti, saremo un lungo arcobaleno nato da qualche goccia di rugiada nel cuore di alcune persone speciali; un arcobaleno che occuperà il cielo d’Italia e raggiungerà Roma per scuoterla dall’inedia. Cammineremo pacificamente, ci armeremo di non violenza contro la violenza. Per fermare tutte le guerre. E ci riusciremo perché saremo sempre di più ad “invadere” senz’armi i sentieri del mondo.”
Chi vi scrive è in viaggio su un treno notte per raggiungere insieme a altri 3 sodali, di cui una è appunto Ivana, la marcia abruzzese. Anche ad Albenga ci sono tra i camminatori dei partecipanti alla prima Local March. Una sorta di staffetta che si realizza e fa tesoro delle esperienze,
Viaggiamo con negli occhi e nel cuore le parole di Muin Masri, scrittore palestinese residente a Ivrea:
“Non so se un giorno riavrò la mia patria e se tornerò a casa mia da uomo libero, ma ho aspettato 77 anni e, se necessario, ne aspetterò ancora 2000 ai bordi della Storia. Non importa se pioveranno missili per sempre sulla mia testa o se ci sarà, finalmente, il sole; non importa se dormirò ancora per molto nelle tende con la mia donna, i miei figli e i miei nipoti o se, prima o poi, troverò una sistemazione dignitosa all’ombra del vecchio ulivo.
Quando nasci e vivi da palestinese non ti importa niente di niente, non ti importa a quanti funerali devi ancora assistere o se un giorno avrai un matrimonio con musica, balli e tanti invitati. Una delle cose più importanti è vedere tanta gente mai conosciuta prima, dedicare il loro tempo libero a portare la tua causa in giro per il Belpaese, camminare ovunque per venirti incontro e abbracciarti con lo sguardo.
Carissimi camminatori delle LocalMarchforGaza, a nome di ogni palestinese e di ogni oppresso, vi ringrazio di cuore, siete la nostra unica speranza, luce in questo mondo di buio.”
Stiamo viaggiando con il buio non solo per impattare meno sull’ambiente, ma soprattutto perché non abbiamo paura. Come hai detto tu, Muin, la libertà esiste quando si vince la paura e si fa quello che serve a tutti, in primo luogo agli oppressi.