Trieste, Porto Vecchio: sveglie all’alba e sgombero delle persone che non hanno altro rifugio

Progetto Melting Pot Europa - Thursday, August 14, 2025

Da oltre venti giorni, nei dintorni della stazione di Trieste, si ripete ogni mattina lo stesso copione. Alle cinque, forze di polizia statale e locale sgomberano le persone che trovano riparo nell’androne coperto alla sinistra dell’ingresso di Porto Vecchio. Non sono persone in transito, ma richiedenti asilo o titolari di documenti validi.

Nei giorni scorsi altre organizzazioni avevano denunciato la situazione drammatica dell’accoglienza dei richiedenti asilo in città. Al 4 agosto 2025 sono stati segnalati almeno 173 uomini singoli, 2 donne sole e 4 nuclei familiari con bambini senza alcun supporto da parte delle autorità.

Secondo l’associazione Linea d’Ombra ODV, la situazione è degenerata a partire dal 22 luglio, quando “un’assurda operazione di polizia di 60 carabinieri, fatti arrivare in parte dall’Emilia, con cani antidroga” si è conclusa con “una ventina di denunce per occupazione di suolo pubblico nei confronti di migranti che avevano già fatto o stavano facendo domanda d’accoglienza”.

L’associazione sottolinea che l’azione repressiva si regge su un pretesto – la lotta allo spaccio – che riguarda “un minimo gruppo per minime quantità”, mentre il vero obiettivo sarebbe “continuare nell’uso politico del fantasma del migrante, su cui tutte le forze di governo contano per strappare voti”.

Per LDO, “è evidente il carattere di propaganda politica della recente operazione” e le modalità messe in campo segnano “una fase di rapido passaggio da una Repubblica costituzionale a uno Stato di polizia, attuato con decreti legge emanati in spregio alla legge”.

La critica non si limita al piano politico. L’associazione descrive le condizioni quotidiane: persone che si presentano in Questura per formalizzare la domanda d’asilo vengono rimandate indietro di giorno in giorno, costrette a dormire in strada. “Sono quindi persone aventi diritto – scrive LDO – ma, come Israele dimostra ogni giorno, arrestando in pieno Mediterraneo chi cerca di portare aiuti nei campi martoriati di Gaza, diritto è ormai una parola priva di senso”.

Linea d’Ombra, che da anni offre aiuto concreto in piazza “per aiutare le persone, semplicemente, a vivere, creando relazioni basate sul rispetto e la solidarietà”, invita a manifestare pubblicamente: “Venite nella piazza serale con coperte e quant’altro sia utile, per difendere il diritto alla vita delle persone migranti e di tutti”.