Cooperazione. Siviglia, al via Conferenza Sviluppo
COOPERAZIONE. SIVIGLIA, AL VIA CONFERENZA SVILUPPO: USA ASSENTI
L’ONU: MANCANO 4MILA MILIARDI DI DOLLARI PER I PAESI VULNERABILI
(DIRE) Roma, 30 giugno
Circa 70 capi di Stato e di governo insieme a 4mila esponenti della società
civile e di istituzioni multilaterali: questi i numeri della quarta Conferenza
sul finanziamento dello sviluppo, nota anche con l’acronimo “FfD4”, al via oggi
nella città spagnola di Siviglia.
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha sottolineato di
sperare che l’incontro consenta di trovare “soluzioni” per i bisogni dei Paesi
più svantaggiati e vulnerabili.
Questi, stando alle stime dell’Onu, “soffrono di un deficit di finanziamento
annuo stimato in 4mila miliardi di dollari”, ovvero 1.500 miliardi in più
rispetto a dieci anni fa.
I lavori saranno segnati dalla defezione degli Stati Uniti, assenti dopo i tagli
agli aiuti internazionali decisi dall’amministrazione di Donald Trump.
A prendere parte alla Conferenza invece il primo ministro spagnolo Pedro
Sanchez.
Con lui anche il capo di Stato francese Emmanuel Macron e quello sudafricano
Cyril Ramaphosa.
Confermata pure la presenza del presidente della Banca mondiale, Ajay Banga.
Sanchez ha detto di “sfide immense” da affrontare e ha ricordato che le
difficoltà nel reperire i finanziamenti necessari indeboliscono non solo il
multilateralismo ma anche gli “obiettivi di sviluppo sostenibile” e la lotta
contro la “crisi climatica”.
Secondo Guterres, la Conferenza è “un’opportunità unica per riformare il sistema
finanziario internazionale”, giudicato da alcuni “obsoleto” e “disfunzionale”.
Fino alla chiusura, prevista giovedì, i lavori di Siviglia saranno seguiti con
una diretta sui siti di informazione delle Nazioni Unite.
In un aggiornamento pubblicato stamane, accanto a una foto dell’inizio della
Conferenza, si riferisce: “Dal crescente indebitamento e dalla diminuzione degli
investimenti alla crisi dei finanziamenti per gli aiuti e al mancato
raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di sviluppo, il sistema finanziario
globale sta fallendo nei confronti delle persone che dovrebbe servire”.
La defezione degli Stati Uniti era considerata scontata da più parti, annota
l’emittente Radio France Internationale in un suo servizio, “dopo che con
l’amministrazione di Donald Trump Washington ha tagliato circa l’83 per cento
dei finanziamenti ai programmi all’estero dell’Agenzia statunitense per lo
sviluppo internazionale (Usaid)”.
Agenzia DIRE