Tag - Internazionale

L’attacco al Venezuela sprofonda nel ridicolo
Si complica maledettamente la vicenda legale sull’imbarcazione al largo del Venezuela che è stata affondata da gli Stati Uniti il 2 settembre scorso. Non si tratta dell’unica imbarcazione attaccata – attualmente ci sono già quasi 100 morti accertati – ma in quel caso c’è stato un “doppio colpo”, ossia una […] L'articolo L’attacco al Venezuela sprofonda nel ridicolo su Contropiano.
La lobby israeliana si sta sciogliendo sotto i nostri occhi
Il mese scorso, un membro di spicco dell’organizzazione ebraica J Street, che aveva lavorato per Obama e Harris, ha spiegato che la tradizione del Congresso di sostenere Israele “a prescindere da tutto” è stata imposta da un “gruppo ben finanziato di ebrei“. “Un piccolo gruppo di ebrei americani, organizzato e […] L'articolo La lobby israeliana si sta sciogliendo sotto i nostri occhi su Contropiano.
Mo’ pure il Belgio è “filo-russo”
Il Belgio ha semplicemente fatto l’impensabile: ha detto la verità e per averla detta l’hanno accusato di far parte di un intrigo geopolitico. L’UE sta orchestrando il più grande furto di ricchezza sovrana sancito dallo Stato nella storia moderna, un’incursione diretta alle riserve della Banca Centrale Russa con tanto di […] L'articolo Mo’ pure il Belgio è “filo-russo” su Contropiano.
“L’ICE funziona come un esercito di occupazione. Lo so perché ne ho fatto parte”
Gli elicotteri dell’Immigration and Customs Enforcement (ICE) sorvoleranno senza dubbio il mio quartiere in cerca di riparatori di tetti e giardinieri in questo “Veterans Day”, proprio come hanno fatto per settimane. Negli Stati Uniti, sei un bersaglio facile se hai la pelle scura e il tuo lavoro richiede di lavorare […] L'articolo “L’ICE funziona come un esercito di occupazione. Lo so perché ne ho fatto parte” su Contropiano.
Tunisia: il sindacato reagisce alla repressione convocando uno sciopero generale
Dopo l’ondata di arresti che ha messo in galera con la scusa di “complotto contro la sicurezza dello Stato” alcuni dei principali oppositori al regime, il principale sindacato tunisino, l’Union Générale des Travailleurs Tunisiens” (UGTT) ha proclamato uno sciopero generale per il 21 di Gennaio. Di fronte alle pressioni del governo, il segretario generale dell’UGTT, Nourredine Taboubi ha dichiarato “Non ci lasciamo intimidire dalle vostre minacce o dalle vostre prigioni. Non temiamo il carcere”. L’UGTT ha svolto un ruolo centrale nella transizione democratica della Tunisia dopo il 2011, ma in un primo tempo aveva appoggiato il presidente Kais Saied quando aveva nel 2021 sospeso i poteri del parlamento in quello che è stato considerato dall’opposizione un autentico colpo di stato. Pressenza IPA
Mai più catene. La lotta per l’abolizione della schiavitù è un impegno collettivo
Contrariamente a quanto si potrebbe supporre, secondo le ultime stime dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), il lavoro forzato e i matrimoni forzati sono aumentati notevolmente negli ultimi cinque anni. Nel 2021 c’erano 10 milioni di persone in più in condizioni di schiavitù moderna rispetto al 2016, per un totale di 50 milioni in tutto il mondo, con donne e bambini tra i più vulnerabili. La schiavitù è oggi presente in quasi tutti i Paesi del mondo e attraversa tutte le linee etniche, culturali e religiose. In netto contrasto con quanto potrebbe affermare il senso comune, secondo i dati forniti dalle Nazioni Unite, più della metà (il 52%) di tutti i lavori forzati e un quarto di tutti i matrimoni forzati si verificano in Paesi a reddito medio-alto o alto. Alcuni dati che rendono conto della portata di questo flagello: Circa 50 milioni di persone sono soggette alla schiavitù moderna: circa 28 milioni al lavoro forzato e 22 milioni ai matrimoni forzati. Quasi una persona su otto sottoposta a lavoro forzato è un bambino o una bambina (3,3 milioni). Più della metà di loro è vittima di sfruttamento sessuale a fine di lucro. La maggior parte dei casi di lavoro forzato (l’86%) si verifica nel settore privato. Quasi quattro persone su cinque sottoposte a sfruttamento sessuale a fine di lucro sono donne o bambine. Oltre a ciò, la schiavitù ha assunto oggi forme più sottili. Le dolorose catene di un tempo sono state sostituite da catene più sottili e meno visibili, ma quasi altrettanto opprimenti. L’appropriazione dell’intenzionalità della maggior parte degli esseri umani da parte delle minoranze è ancora presente e va denunciata in tutte le sue sfaccettature come una violenza inaccettabile. Se si considerano le restrizioni nelle scelte esistenziali a cui tutte le persone sono sottoposte da un sistema che non privilegia l’essere umano come valore centrale, si può affermare che è ora di lottare non solo per l’abolizione delle forme più terribili di schiavitù e servitù, ma anche per il superamento stesso di un sistema violento e, nella sua essenza, schiavizzante. Questo articolo fa parte della campagna “No más cadenas” (“Mai più catene”), lanciata da Pressenza con l’obiettivo di smuovere le coscienze e ottenere l’abolizione definitiva di ogni forma di schiavitù. Traduzione dallo spagnolo di Stella Maris Dante. Revisione di Anna Polo Javier Tolcachier
“Non vogliamo diventare carne da cannone!” Studenti tedeschi in sciopero contro la leva
Oggi, 5 dicembre, 60 città tedesche verranno attraversate dalle proteste degli studenti, che si prevede scenderanno in piazza a migliaia per opporsi con fermezza alla reintroduzione della leva obbligatoria. Le manifestazioni si svolgeranno in contemporanea col voto che si terrà al Bundestag riguardo a questa ennesima misura di una Germania […] L'articolo “Non vogliamo diventare carne da cannone!” Studenti tedeschi in sciopero contro la leva su Contropiano.
Primi colloqui diretti tra Libano e Israele ma cresce il rischio di escalation
Il 3 dicembre si è svolto l’incontro diretto tra funzionari civili libanesi e israeliani, un momento importante perché era qualcosa che non succedeva dal 1983, ovvero da quando i sionisti invasero il sud del paese dei cedri. L’incontro si è tenuto presso il quartier generale delle forze UNIFIL, nella città […] L'articolo Primi colloqui diretti tra Libano e Israele ma cresce il rischio di escalation su Contropiano.
Tunisia: arrestato un altro oppositore politico
Ahmed Néjib Chebbi è stato arrestato oggi giovedì 4 dicembre a Tunisi  dopo essere stato condannato a 12 anni di prigione in un processo farsa in cui era accusato di “complotto contro la sicurezza dello Stato”. Chebbi, che ha 81 anni, è uno degli oppositori di sinistra più conosciuti nel paese e con una lunga carriera politica che lo ha portato ad essere candidato alla presidenza della Tunisia nel 2009, ministro nel primo governo di unità nazionale dopo la caduta di Ben Alì e membro della Costituente. Nei giorni scorsi Chebbi aveva dichiarato in un video:” vado in prigione con la coscienza tranquilla e sapendo di non aver commesso nessun errore”. Il suo arresto non è un caso isolato, segue infatti l’arresto dell’avvocato Ayachi Hammami e dell’attivista Chaïma Issa, condannati nello stesso processo. Dure le reazioni delle associazioni di difesa dei Diritti Umani. Secondo Sara Hashash, direttrice regionale di Amnesty International, “queste detenzioni confermano l’allucinante determinazione delle Autorità nel soffocare l’opposizione pacifica”; Ahmed Benchemsi, portavoce locale di Human Rights Watch sottolinea che l’opposizione tunisina è ormai in prigione o in esilio. Pressenza IPA
Gaza. Scontro a fuoco a Rafah, bombardato campo di sfollati. I tunnel incubo per gli occupanti
Ieri pomeriggio, cinque soldati israeliani sono rimasti feriti, uno dei quali gravemente, in uno scontro tra combattenti palestinesi e le truppe stanziate a Rafah, nel sud di Gaza. Secondo quanto riporta il Times of Israel, la versione dei portavoce militari israeliani afferma che lo scontro è iniziato quando i soldati […] L'articolo Gaza. Scontro a fuoco a Rafah, bombardato campo di sfollati. I tunnel incubo per gli occupanti su Contropiano.