ONU: la violenza dei coloni israeliani in Cisgiordania è “ai massimi livelli”. Due statunitensi rapiti e torturatiCisgiordania – Press TV. L’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento
degli Affari Umanitari (OCHA) afferma che la violenza dei coloni israeliani
contro i palestinesi è aumentata drasticamente nel 2025, con oltre 220 feriti
registrati, una media di 44 al mese, segnando il più alto tasso di aggressioni
mensili osservato negli ultimi 20 anni.
Secondo l’ultimo rapporto settimanale dell’OCHA sulla situazione umanitaria in
Cisgiordania, l’intera comunità beduina palestinese di Maghayer ad Deir,
composta da circa 120 persone, è stata sfollata con la forza dopo che i coloni
israeliani hanno stabilito un quarto avamposto non autorizzato vicino al loro
villaggio.
Nel frattempo, le restrizioni israeliane alla circolazione nel governatorato di
Salfit hanno gravemente limitato l’accesso ai servizi essenziali, tra cui
assistenza sanitaria, istruzione e mezzi di sussistenza, per quasi 90 mila
palestinesi.
Dall’inizio del 2025, le demolizioni punitive da parte delle forze israeliane
hanno causato lo sfollamento di 80 persone.
Solo a maggio, le demolizioni israeliane hanno distrutto 50 case nel campo
profughi di Nur Shams, mentre i residenti del campo di Tulkarm hanno ricevuto
solo tre ore di preavviso per evacuare 20 edifici.
> Palestinian-American Ghassan Jaber and his brother Imad were kidnapped by
> Israeli settlers in the village of Burqa and brutally tortured before being
> released and rushed to the hospital.
>
> In this photo, Ghassan lies on a stretcher, holding his American passport in
> his hand. pic.twitter.com/Wgb4DRdYDL
>
> — Ihab Hassan (@IhabHassane) June 1, 2025
Secondo l’UNRWA, oltre 33 mila palestinesi rimangono sfollati, impossibilitati a
tornare alle proprie case nei campi profughi di Jenin, Nur Shams e Tulkarm.
I coloni rapiscono due fratelli palestinesi-statunitensi in Cisgiordania.
Nel frattempo, i coloni israeliani hanno rapito e torturato due fratelli
palestinesi-statunitensi nel villaggio di Burqa, vicino a Ramallah, nella
Cisgiordania occupata, secondo l’agenzia di stampa ufficiale palestinese WAFA.
Identificati come Ghassan e Imad Jaber, i fratelli sono stati aggrediti mentre
erano in visita a dei parenti in un villaggio vicino a Ramallah. Dopo essere
stati tenuti prigionieri, i fratelli sono stati infine rilasciati e trasferiti
in un ospedale vicino per cure mediche, ha confermato il sindaco locale Sayel
Canaan ai media arabi.
Il regime ha intensificato la violenza in Cisgiordania dal 7 ottobre 2023,
quando ha iniziato il suo genocidio a Gaza. Da allora, le forze armate e i
coloni israeliani hanno ucciso circa mille palestinesi nei territori occupati.
Migliaia di palestinesi hanno abbandonato le loro case a Jenin e nella vicina
città di Tulkarm, nel nord-ovest, negli ultimi mesi. I palestinesi temono uno
sgombero simile a quello di Gaza, mentre Israele schiaccia Jenin e altri campi
profughi nella regione occupata.
Lo scorso luglio, la Corte internazionale di giustizia (CIG) ha dichiarato
illegale la lunga occupazione israeliana dei territori palestinesi, esigendo
l’evacuazione di tutte le colonie in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza.
Traduzione per InfoPal di F.L.