A novembre, forze armate israeliane e coloni hanno effettuato 2.144 attacchi nella Cisgiordania occupata
Cisgiordania occupata – PressTV. A novembre, le forze armate israeliane e i
coloni hanno effettuato almeno 2.144 attacchi contro civili palestinesi e le
loro proprietà in tutta la Cisgiordania occupata, secondo quanto riportato da un
organismo di controllo con sede a Ramallah.
Il nuovo rapporto mensile pubblicato mercoledì dalla Commissione contro il Muro
e gli Insediamenti ha descritto in dettaglio incursioni diffuse, appropriazioni
di terre e distruzioni con il titolo “Violazioni delle misure di occupazione e
di espansione coloniale” (Violations of the Occupation and Colonial Expansion
Measures).
Il rapporto è stato presentato dal suo direttore Muayyad Shaaban, che ha
attribuito 1.523 incidenti alle truppe israeliane, mentre i restanti sono stati
perpetrati da coloni autorizzati dall’esercito.
> Israeli helicopters strike Tubas and Qabatiya amid West Bank military
> escalation https://t.co/k8FHovmOaw
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> — Press TV 🔻 (@PressTV) December 3, 2025
Il dossier ha catalogato una vasta gamma di abusi, tra cui demolizioni di case e
mezzi di sussistenza, confische di terreni, vandalismo, blocchi stradali,
sparatorie mortali, percosse, furti e intimidazioni.
Le comunità palestinesi, dalla città di Nablus, nel nord della Cisgiordania,
fino alle colline rurali, hanno denunciato un clima di prigionia, dolore ed
espropriazione.
Shaaban ha avvertito che gli attacchi riflettono una strategia coesa “progettata
per sradicare i palestinesi indigeni e imporre un ordine coloniale razzista”.
La dichiarazione ha indicato un’intensificazione delle affermazioni palestinesi
secondo cui le violazioni sono coordinate, politicamente approvate e progettate
per svuotare le comunità, piuttosto che disciplinare presunti sospetti.
Il censimento di novembre ha anche registrato tentativi di impiantare futuri
insediamenti illegali, inclusi i tentativi di erigere 19 nuovi avamposti,
descritti dalla commissione come precursori di reti di insediamenti espanse.
La scala delle confische territoriali si è accelerata parallelamente.
Attraverso ordini di confisca e una riorganizzazione dei confini amministrativi,
il regime ha annesso 280 ettari di terra palestinese, il mese scorso, inclusi
circa 280 ettari ottenuti ridisegnando le designazioni territoriali.
Sono stati emessi circa 51 ordini di demolizione, mentre 46 ondate di
demolizioni hanno raso al suolo o danneggiato 76 strutture palestinesi, dalle
fattorie alle aziende a conduzione familiare. Ulteriori 51 avvisi hanno
minacciato di distruzione altri siti, aggravando l’ansia nelle comunità già in
difficoltà nella ricostruzione.
I difensori dei diritti umani hanno affermato che i risultati hanno rafforzato
le critiche di lunga data di organizzazioni come l’israeliana B’Tselem, che ha
sostenuto che la demolizione strutturale e la crescita degli insediamenti
costituiscono i pilastri fondamentali dell’occupazione, non gli effetti
collaterali dell’emergenza.
Traduzione per InfoPal di F.L.