
Pericoloso aumento della violenza dei coloni in Cisgiordania
InfoPal - Monday, November 24, 2025
Cisgiordania – PIC. L’Ufficio Nazionale per la Difesa della Terra e la Resistenza agli Insediamenti ha confermato un rapido deterioramento della situazione della sicurezza nella Cisgiordania occupata, tra un’impennata senza precedenti negli attacchi dei coloni ebrei nelle ultime settimane.
In un rapporto sui diritti umani pubblicato sabato, l’Ufficio ha spiegato che la stagione della raccolta delle olive di quest’anno ha registrato la peggiore ondata di violenza dei coloni vista in Cisgiordania da anni, secondo la documentazione di organizzazioni israeliane e internazionali. Ha osservato che la violenza dei coloni ha “superato ogni limite”.
Il rapporto ha affermato che il Segretario di Stato USA Marco Rubio ha espresso la preoccupazione del suo Paese riguardo all’impatto dell’ondata di attacchi dei coloni sugli sforzi per stabilizzare il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza.
Ha inoltre fatto riferimento alle posizioni assunte dai Paesi dell’Unione Europea che hanno condannato gli attacchi dei coloni e chiesto a Tel Aviv di intervenire per fermarli.
مستوطنون يعتدون على أهالي قرية الجبعة، جنوب غرب بيت لحم، ويحرقون سياراتهم. pic.twitter.com/T6G7QGYm5L
— عربي بوست (@arabic_post) November 17, 2025
L’Ufficio Nazionale ha evidenziato il tentativo del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, di presentarsi come “distaccato” dai crimini dei coloni, nonostante le sue precedenti dichiarazioni che ne giustificavano le azioni. Ha ricordato che il 28 agosto 2024 Netanyahu aveva dichiarato di considerare “con serietà” le sanzioni statunitensi imposte ai coloni per aver commesso atti di violenza contro i palestinesi in Cisgiordania, e che la questione era in discussione con gli Stati Uniti.
Il rapporto ha rilevato il tentativo del ministro dell’Esercito israeliano, Israel Katz, di prendere le distanze dalla violenza dei coloni pur rinnovando contemporaneamente il suo sostegno all’espansione degli insediamenti in Cisgiordania.
A seguito dell’attacco terroristico al villaggio di al-Jab’a, nel governatorato di Betlemme, Katz ha sottolineato che il governo israeliano continuerà a “sviluppare ed espandere gli insediamenti in tutta la Giudea e Samaria (la Cisgiordania)” in coordinamento con la leadership dei coloni, “mantenendo la legge e l’ordine, garantendo la sicurezza dei residenti e stabilizzando l’area”.
Ha aggiunto che non permetterà “a una manciata di anarchici e criminali” di farsi giustizia da soli, danneggiare la reputazione dei coloni o minare la missione dell’esercito di “proteggere gli israeliani e sventare il terrorismo palestinese”, come da lui affermato.
مستـ ـوطنون يهـ ـاجمون مصنع "الجنيدي" للألبان في مدينة طولكرم ويحرقون ممتلكاته#عربي21 pic.twitter.com/f3JA5ghcqr
— عربي21 (@Arabi21News) November 14, 2025
Il rapporto sui diritti umani ha dichiarato che questi coloni, descritti dai funzionari israeliani come “piantagrane”, si definiscono, secondo i media israeliani, le “Brigate Re Davide”. Sono gli stessi “Hilltop Youth”, che hanno abbandonato i percorsi educativi o ne sono stati espulsi e sono ben conosciuti dalle autorità di sicurezza israeliane.
Ha sottolineato che questi coloni portano avanti i loro brutali attacchi contro i civili palestinesi “in modo organizzato; hanno leader sul campo come Neria Ben Bazi e molti altri, patroni politici come Bezalel Smotrich e Itamar Ben Gvir, e autorità religiose tra cui il rabbino Yitzhak Ginsburgh e altri rabbini estremisti ai quali il ministro dell’Esercito ha delegato le questioni relative ai coloni”.
Secondo i dati pubblicati dal quotidiano Yedioth Ahronoth, sono stati registrati 1.586 episodi di crimini nazionalisti ebraici durante i due anni di guerra a Gaza, una media di due incidenti al giorno, e 114 attacchi hanno preso di mira le forze dell’esercito e della polizia israeliani. I dati indicano un aumento compreso tra il 20% e il 25% rispetto al 2024.
Le cifre mostrano anche che 174 palestinesi sono stati feriti dall’inizio del 2025 in attacchi motivati dal nazionalismo, un aumento del 12% rispetto all’anno precedente, mentre il numero totale dei feriti dall’inizio della guerra ha raggiunto quota 376.
Il quotidiano ebraico ha avvertito che l’ondata di violenza “proviene dagli avamposti degli insediamenti e dalle fattorie di pascolo”, osservando che ha raggiunto un livello tale da spingere alti ufficiali dell’esercito israeliano a chiedere il ripristino degli ordini di detenzione amministrativa revocati mesi fa.
Il giornale ha anche rivelato che il capo del Comando Centrale dell’esercito israeliano, Avi Blut, si è vantato della creazione di circa 120 nuovi avamposti di insediamento sotto forma di “fattorie”, nonostante siano siti non autorizzati e illegali.
هاجمت مجموعة من المستوطنين الإسرائيليين مزرعة للمواشي ومنزلًا وأراضي زراعية تعود لعائلة فلسطينية جنوب الخليل.
— Tamer | تامر (@tamerqdh) November 1, 2025
إسرائيل منزعجة من انتشار هذا الفيديو الذي اعتبره البعض تشويهًا فضيع لسمعتها، لكنه في الحقيقة يُظهر كيف ربّت إسرائيل مجتمعها على الجريمة والعنف والحقد والإبادة ضد كل ما… pic.twitter.com/b4oPOfRr6w
Traduzione per InfoPal di F.L.