
Ministro e membri della Knesset chiedono di uccidere i palestinesi che bruciano rifiuti (soprattutto del contrabbando israeliano) in Cisgiordania
InfoPal - Thursday, December 4, 2025
Nazareth. In mezzo a un’intensificazione della retorica incendiaria all’interno della Knesset israeliana, le questioni ambientali in Cisgiordania vengono sempre più collegate a politiche di sicurezza che prendono di mira direttamente i palestinesi. Il tema della combustione dei rifiuti, causata principalmente dalla mancanza di infrastrutture ambientali dovuta alle restrizioni israeliane, si è trasformato in una nuova piattaforma per appelli pubblici all’uso della forza letale contro i civili, segnalando una deriva dei dibattiti legislativi verso una maggiore estremizzazione e militarizzazione, anche in questioni civili e ambientali.
Durante una sessione tenutasi mercoledì alla Knesset, il parlamentare Tzvi Sukkot, del partito di estrema destra “Otzma Yehudit”, ha chiesto che l’Aeronautica israeliana “attacchi e uccida” i palestinesi che bruciano rifiuti in Cisgiordania.
Le sue dichiarazioni sono state sostenute dalla ministra della Protezione Ambientale Idit Silman e dal collega deputato Yitzhak Kroizer, entrambi dello stesso partito.
Durante una riunione della Commissione per gli Interni e la Protezione Ambientale, i tre parlamentari hanno affermato che la combustione dei rifiuti costituisce “un atto di terrorismo”, chiedendo che venga trattata allo stesso modo dei palestinesi accusati di lanciare pietre, secondo quanto riportato da Haaretz.
Silman ha dichiarato che il governo intende detrarre somme dalle entrate fiscali che trasferisce all’Autorità Palestinese, con il pretesto di finanziare le operazioni di spegnimento degli incendi di rifiuti, e ha richiesto maggiori poteri per il suo ministero per operare all’interno della Cisgiordania.
Sukkot ha anche chiesto la formazione di un comitato investigativo specializzato nel problema, come lui lo ha definito, dei siti di combustione dei rifiuti.
Colonialismo e mancanza di strutture nei territori colonizzati.
Allo stesso tempo, Silman ha riconosciuto che una delle cause principali della diffusa combustione dei rifiuti è la mancanza di strutture formali per la raccolta e il trattamento dei rifiuti nelle città palestinesi.
Ha affermato che il suo ministero sta lavorando all’ampliamento di due strutture esistenti che trattano i rifiuti palestinesi, oltre a spingere per l’istituzione di due impianti che generano energia bruciando rifiuti.
Nonostante il governo dell’occupazione abbia approvato due anni fa un piano per affrontare i danni ambientali in Cisgiordania, non ha ancora ricevuto l’approvazione finale del governo.
Secondo Silman, il suo ministero sta aspettando l’approvazione del ministero della Difesa per implementare il piano, il cui budget è stimato in 134 milioni di shekel.
Prima scaricano rifiuti nei Territori palestinesi, poi chiedono l’uccisione di chi è costretto a bruciarli.
Un rapporto del Centro di Ricerca e Informazione della Knesset afferma che l’Unità di Ispezione dei Valichi intercetta ogni anno circa 150 camion che contrabbandano rifiuti da Israele alla Cisgiordania, una piccola percentuale rispetto al numero reale di camion che scaricano illegalmente rifiuti nelle aree palestinesi.
Sukkot ha sostenuto che le squadre antincendio sono pronte a entrare in Cisgiordania per spegnere gli incendi di rifiuti, ma che l’esercito israeliano “non fornisce loro protezione”, mentre il rappresentante dell’esercito presente alla sessione ha affermato di non avere informazioni riguardo tali piani.
Nel frattempo, l’“Amministrazione Civile” dell’occupazione, responsabile della rimozione dei rifiuti, ha affermato di trovarsi in difficoltà nello svolgere i compiti assegnati, nonostante abbia ricevuto lo scorso maggio un budget governativo per bonificare diversi siti di combustione dei rifiuti in Cisgiordania.
Haaretz ha concluso che molti altri siti continueranno a vedere rifiuti bruciati a meno che il governo israeliano non cambi la sua politica sulla gestione dei rifiuti nelle aree sotto l’Autorità Palestinese.
(Fonte: PIC),
Traduzione per InfoPal di F.L.