A ottobre, in Cisgiordania, oltre 2.300 attacchi di coloni e forze israeliane

InfoPal - Friday, November 7, 2025

Cisgiordania Occupata – Al Mayadeen. La Commissione contro il Muro e gli Insediamenti dell’Autorità Nazionale Palestinese ha riferito che le forze di occupazione israeliane (IOF) e i coloni hanno effettuato un totale di 2.350 attacchi nella Cisgiordania occupata durante il mese di ottobre, proseguendo una campagna incessante di violenza contro i palestinesi, le loro terre e le loro proprietà.

Secondo Mu’ayyad Sha’ban, capo della commissione, le forze di occupazione hanno commesso 1.584 attacchi, mentre i coloni 766.

Il rapporto ha rivelato che gli attacchi sono stati più intensi nei governatorati di Ramallah e al-Bireh (542), Nablus (412) e Hebron/Al-Khalil (401), a indicare uno sforzo concentrato per interrompere la vita dei palestinesi in aree chiave del territorio occupato.

La violenza ha coinciso con la stagione annuale della raccolta delle olive, un periodo in cui storicamente gli attacchi aumentano. La commissione ha documentato incidenti tra cui aggressioni fisiche dirette, sradicamento e incendio di ulivi, ostruzione dell’accesso ai terreni agricoli e sequestro di proprietà.

Alberi distrutti, terreni confiscati, case demolite.

Reuters, citando funzionari palestinesi e delle Nazioni Unite, ha riferito che, durante la stagione della raccolta delle olive, gli attacchi dei coloni continuano senza sosta, con gli agricoltori palestinesi e le loro famiglie che affrontano minacce e intimidazioni crescenti.

Secondo i risultati mensili della commissione, gli attacchi hanno incluso non solo aggressioni, ma anche distruzioni diffuse: case e strutture agricole sono state demolite e vaste aree di territorio palestinese sono state chiuse con il pretesto delle cosiddette “misure di sicurezza”.

Queste chiusure spesso aprono la strada all’espansione dei coloni, portata avanti con il pieno appoggio delle forze di occupazione. Il rapporto ha inoltre confermato che oltre 15.000 alberi sono stati sradicati dall’inizio di ottobre 2024, danneggiando ulteriormente i mezzi di sussistenza palestinesi e l’ambiente locale.

Il ministero dell’Agricoltura palestinese ha documentato un aumento del 17% delle perdite finanziarie subite dagli agricoltori della Cisgiordania da gennaio a metà ottobre 2025, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il ministero attribuisce l’aumento alle sistematiche aggressioni dei coloni e all’appropriazione di terreni, in particolare durante il periodo critico del raccolto.

Martedì, fonti sul campo nella Cisgiordania occupata hanno riferito che coloni israeliani hanno aggredito agricoltori e proprietari di serre palestinesi a est di Beit Dajan, una città situata vicino a Nablus.

Secondo le stesse fonti, le IOF hanno anche fatto irruzione nella città di al-Yamoun, a ovest di Jenin, dove hanno condotto operazioni di ricerca e istituito posti di blocco militari in diversi quartieri, limitando la circolazione dei residenti.

Questi incidenti fanno parte di una più ampia e intensificata campagna di aggressione in Cisgiordania, dove le forze di occupazione israeliane e i coloni prendono regolarmente di mira civili palestinesi, terreni agricoli e abitazioni. Gli osservatori affermano che tali azioni riflettono una politica deliberata volta a sfollare con la forza i palestinesi, a impadronirsi di ulteriore territorio e ad espandere gli insediamenti illegali, in chiara violazione del diritto internazionale.

Traduzione per InfoPal di F.L.