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VERONA: SABATO 13 SETTEMBRE APPUNTAMENTO CON IL TUMULTO PRIDE
Presentato dalla rete Verona Rainbow il “Tumulto Pride” 2025. Fanno parte della rete il Circolo Pink, Mercury Verona, Eimì Verona, Laboratorio Autogestito Paratod@s, UGS – Unione Giovani di Sinistra Verona e diverse libere soggettività. Concentramentoquesto sabato 13 settembre alle ore 14 in piazzale questo sabato 13 settembre in piazzale XXV aprile, davanti alla stazione ferroviaria di Porta Nuova, dove ci saranno i primi interventi; partenza corteo alle ore 16. Si sfilerà per le vie del centro cittadino, per terminare intorno alle ore 19 in piazza Isolo, dove la manifestazione si concluderà intorno alle ore 20.30. Tutto il percorso e anche la festa finale, sono interamente accessibili alle persone con carrozzina, poiché “la vera libertà è poter partecipare senza barriere”. Saranno inoltre presenti zone di decompressione, interpreti LIS, punti di ritrovo dedicati e staff a disposizione durante tutto il percorso. La festa che concluderà la giornata, “Scostumato party”, si terrà dalle ore 21 al Laboratorio Autogestito Paratod@s di Corso Venezia 51. In programma la “cena green based” con musica di Three Beats e a seguire dj-set con The Beat Brothers. Ingresso libero e cocktail bar. L’incasso della festa, sottolineano gli organizzatori, dopo aver coperto le spese del Tumulto Pride, verrà devoluto ad un progetto a favore della Palestina. Tumulto Pride è organizzato dal basso, senza alcuna sponsorizzazione. Per chi volesse contribuire con una donazione, gli estremi del conto corrente bancario sono: IT35M0501811700000016902645, causale donazione Tumulto Pride 2025; per chi preferisse contribuire tramite PayPal: pinkverona1985 (chiocciola) gmail.com – causale: donazione Tumulto Pride 2025. Abbiamo intervistato Giovanni Zardini, storico esponente della comunità LGBTQIAPK+ veronese, che fa parte della Rete Verona Rainbow. Oltre a presentarci l’iniziativa, ci racconta anche come è cambiato l’atteggiamento delle istituzioni con l’amministrazione Tommasi, primo sindaco veronese ad aver presenziato al Pride nel 2022 e che è stato anche recentemente attaccato sui social dai soliti fascistelli locali, insieme allo stesso Zardini. Ascolta o scarica Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di presentazione del Tumulto Pride.
A VENEZIA ARRIVANO MELONI E PIANTEDOSI, LA RETE NO DL SICUREZZA DARÀ LORO IL “BENVENUTO” IN CITTÀ
Nel quadro del festival delle Regioni e delle Province autonome in corso a Venezia, arriveranno domani in laguna la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Per l’occasione il nodo veneziano della rete “A Pieno Regime No DL Sicurezza” ha lanciato una mobilitazione pubblica, “Meloni e Piantedosi: Welcome to Venice”. L’iniziativa si inserisce in un più ampio ciclo di proteste nazionali contro il Decreto Sicurezza, la cui approvazione finale è attesa in Parlamento nei prossimi giorni. La rete promotrice denuncia l’impianto autoritario e repressivo del provvedimento e contesta la legittimità della presenza a Venezia dei due esponenti del governo, accusati di rappresentare una politica fondata su controllo sociale, negazione dei diritti e militarizzazione dei territori. L’appuntamento per la contestazione veneziana è fissato per martedì 20 maggio, alle 10:30 in Campo Sant’Angelo, come tappa di avvicinamento alle giornate di mobilitazione nazionale del 26 e 31 maggio a Roma. Ai nostri microfoni Federica del Laboratorio occupato Morion, ci racconta i temi della mobilitazione, che vuole portare “le voci del territorio veneziano” all’interno del quale, come in tutto il resto del paese, il DL sicurezza “avrà delle conseguenze fortissime”. Venezia infatti “è una città in cui le battaglie per l’ambiente hanno fatto si che non ci fossero più le grandi navi in Laguna, una città in cui il tema della casa si fa sempre più forte e le occupazioni sono ormai l’unico modo per le persone per poter continuare a vivere qui”. A proposito della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome in corso nel capoluogo Veneto, Federica ha sottolineato come lo stesso governo che elogia “il Made in Italy, i territori, la sostenibilità, dall’altro lato sta tagliando sul welfare, sui fondi alle regioni, alle provincie, ai servizi, alle scuole, i finanziamenti per la salvaguardia dei territori dal cambiamento climatico, quando invece preferisce spostare tantissimi soldi sul riarmo e per la guerra”. L’intervista con Federica, del Laboratorio occupato Morion. Ascolta o scarica