traccia tavolo CURA DEL MOVIMENTO – assemblea nazionale genova 2025
LIBERIAMO NODI, TESSIAMO TRAME.
Dopo 9 anni di attività Non Una di Meno vive ancora una fase di grande vitalità.
L’8 marzo 2025 e le ultime piazze contro i femminicidi sono state molto potenti
e partecipate in tutti i territori, lo scambio e l’allargamento della
partecipazione sono una realtà costruita con cura ed entusiasmo in molti luoghi
attraversati dalla nostra lotta.
In questi 9 anni non abbiamo mai dedicato uno spazio esplicitamente pensato per
prenderci cura di quanto abbiamo creato, delle relazioni da cui nasce l’impegno
di lotta e trasformazione. L’assemblea nazionale che si svolgerà a Genova sarà
il contesto di questa novità, un tavolo dedicato alla cura del movimento, che
consideriamo un atto politico di amore.
La lunga storia di Nudm, la sua visibilità e la fase storica sociale che
attraversa sono elementi di un momento in cui vediamo aumentare l’attenzione sul
nostro lavoro, le aspettative, le tensioni, le critiche alla rete: tutto questo
ci porta a sentire forte l’esigenza di una riflessione in assemblea per
rinsaldare i legami, districare i nodi e continuare a tessere trame di
trasformazione dell’esistente in modo sempre più partecipato e per liberarci dal
peso della performatività che a volte percepiamo come logorante e inibente.
Vorremmo costruire lo spazio di questa discussione nel seguente modo:
* Sabato pomeriggio un momento di confronto in modalità “tavolo”, in
contemporanea con gli altri tavoli: in questa parte – aperta ai nodi e alle
persone che hanno attraversato e animato in questi anni le assemblee dei nodi
– vorremmo darci delle indicazioni di postura relative all’ascolto e al
rispetto, che abbiamo immaginato come un patto che faciliti il confronto;
vorremmo poi porci delle domande a cui cercheremo di rispondere in modo
preliminare e provvisorio;
* Domenica mattina la discussione proseguirà nella prima parte della plenaria,
in cui restituiremo il metodo della discussione svolto e le risposte che ci
siamo date, allargando il confronto a tutte le persone presenti in assemblea,
cercando di mantenere una postura di ascolto e rispetto.
Il tavolo cura del movimento vuole occuparsi dei rapporti all’interno dei nodi,
di quelli tra i nodi e di quelli tra la rete Nudm e l’esterno, ovvero le altre
realtà con cui possiamo condividere parti più o meno grandi della lotta. Ci
siamo quindi post3 alcune domande che ci aiutino ad affrontare l’argomento in
modalità tavolo di lavoro, e che possono essere approfondite nei 3 piani di
discussione proposti:
Cosa ci fa sentire vulnerabili come movimento e come singol3 attivist3? Come
reagiamo di fronte alle critiche più o meno costruttive?
E’ importante l’ascolto collettivo delle nostre emozioni e quanto spazio gli
dedichiamo all’interno delle nostre assemblee?
Se si sviluppa una situazione di conflitto, come la affrontiamo?
In quali dinamiche e pratiche ci riconosciamo o non ci ritroviamo più?
Come ci sentiamo nei confronti della dimensione nazionale della rete? Quali sono
le risorse e le criticità che riconosciamo nella relazione tra i nodi e la
cornice nazionale?
Quali risorse e criticità riconosciamo nei rapporti tra i nodi?
Quanto peso diamo alla relazione e comunicazione via social e come questa
influisce al nostro interno e su ciascunə?
Come costruiamo intrecci con altre realtà a partire da posizioni diverse?
Come ci sentiamo di fronte alla richiesta di prendere posizioni su diversi
argomenti, di posizionarci in tempi stretti sulla contingenza politica? Come ci
relazioniamo ai soggetti che avanzano aspettative verso le rete? Come comunicare
che la rete è uno spazio aperto, in cui posizioni e pratiche si costruiscono
insieme?
Quanto riusciamo ad essere accoglienti e permeabili alle realtà politiche
presenti sui nostri territori?
Nell’evolversi del movimento e con l’aumento della sua complessità, alcune
vecchie pratiche, per esempio quelle comunicative, potrebbero non essere
sufficienti a rispondere a nuove e crescenti domande; ci proponiamo, quindi di
metterle in discussione e iniziare un confronto sulla costruzione di nuove
pratiche condivise che ci facciano sentire accolt3 e liber3 di esprimerci
all’interno del movimento stesso. Nuove metodologie che ci aiutino a tenere
insieme le diversità, integrarle, e al presentarsi di situazioni conflittuali,
ci diano gli strumenti per rispondere e in maniera collettiva, con lo scopo di
non creare divisioni ma rinsaldare le relazioni. Non vogliamo in questo tavolo
focalizzarci su una ri-organizzazione della rete, ma nominare le questioni
importanti, a volte problematiche a volte stimolanti, e costruire strumenti per
gestire i conflitti con l’obiettivo di portare avanti il movimento e favorire la
partecipazione. Vediamo il tavolo cura del movimento come una bussola per
immaginarci dove andare nella prosecuzione della lotta, promuovendo una
partecipazione sempre più ampia.
Per affrontare questi argomenti proponiamo un metodo basato sull’ascolto attivo,
sull’accoglienza e l’autocritica, evitando la provocazione e prevaricazione
dell’altrə; un approccio che lasci spazio per riflettere, senza l’esigenza né la
pressione di dover risolvere una domanda nel tempo dedicato al tavolo, ma con
la voglia di lasciare aperta la discussione. Pensiamo infatti che il tavolo cura
del movimento, in quanto novità, sia solo l’inizio, il primo momento di
confronto che non esaurirà i temi di discussione e non pretende di risolverli
tutti.